Una delle diete che ha più spopolato negli ultimi anni è quella del gruppo sanguigno. Molti dicono che sia miracolosa, altri hanno opinioni negative e lamentele. Noi ti diciamo tutto quello che devi scoprire prima di farla!
Non è mai facile perdere peso per chi si sente un po’ fuori forma: le abitudini alimentari del tutto errate hanno profonde radici nel nostro approccio al cibo e la vita stressante non aiuta.
Non bisogna però cercare alibi e giustificazioni, perdere peso è possibile: servirà un’alimentazione adeguata e magari un poco di attività fisica e tutto può cambiare.
Non serve diventare body builder in palestra per rilanciare il nostro fisico: sarà sufficiente inserire una camminata di almeno mezz’ora ogni giorno e i risultati non tarderanno ad arrivare.
L’elemento che comunque ha più forza di incidenza nella riduzione del peso rimanel’alimentazione corretta. Ma quale dieta è più adatta al nostro caso? Vediamo qui di seguito una dieta particolarmente utile ad un gruppo di persone specifico: la dieta per il gruppo sanguigno A positivo!
Principi su cui si basa la dieta del gruppo sanguigno
La dieta del gruppo sanguigno va ad affondare le sue radici sul sistema di classificazione del sangue AB0 che, come noto, offre 4 tipologie di sangue: A, B, AB, 0, in base alla presenza di antigeni A e B.
Nel gruppo A è presente l’antigene A ma manca il B, nel gruppo B è l’antigene A che manca, nel gruppo AB sono presenti entrambi gli antigeni, nel gruppo 0 (zero) non è presente alcun antigene.
Che cosa sono gli antigeni? Sono sostanze presenti sulla superficie dei globuli rossi e che vanno ad individuare i corpi estranei da cui il nostro organismo deve difendersi.
Secondo alcune teorie scientifiche gli antigeni sarebbero la conseguenza dei cambiamenti del sistema immunitario umano durante l’evoluzione della specie.
Proprio per queste ragioni ci sarebbe una forte correlazione tra appartenenza ad un gruppo sanguigno preciso e capacità di digerire alcuni alimenti specifici.
Il gruppo 0 sarebbe, secondo alcuni studi, il gruppo più antico, tipico degli uomini di Cro-Magnon, che inserivano nella loro dieta principalmente carne.
Il gruppo A, che risalirebbe al periodo Neolitico, si sarebbe sviluppato con le prime coltivazioni e la sua dieta fu quindi contrassegnata particolarmente da frutta e verdura.
Il gruppo B invece farebbe risalire le proprie origini a 1000 anni fa e, occupando prevalentemente zone montuose, avrebbe sviluppato una dieta incentrata su carne e prodotti caseari.
Il gruppo AB, risalirebbe invece a 1000 anni fa e sarebbe il frutto della mescolanza tra Romani (gruppo A) e Barbari (gruppo B). Per cui il nuovo gruppo sanguigno avrebbe ereditato le tolleranze di entrambi i gruppi che lo hanno costituito ma non i loro anticorpi.
Assunti questi concetti di fondo sarà sufficiente conoscere il proprio gruppo sanguigno per andare ad identificare le pietanze più adatte al nostro organismo.
Vediamo qui di seguito di approfondire maggiormente i cibi più o meno adatti a chi fa parte del gruppo sanguigno A e di creare una dieta appositamente studiata sulle esigenze specifiche del gruppo.
Alimenti consigliati nella dieta
Come abbiamo visto il gruppo A fa risalire le sue origini alle prime comunità agricole ed ha dunque un sistema immunitario piuttosto sensibile alle infezioni.
Ne consegue che la sua alimentazione dovrebbe essere composta principalmente da frutta, pesce, verdura e uova. Quindi sì agli ortaggi, ai legumi, alla frutta in genere, a molti pesci e alle uova.
Per i cereali si consiglia un di affidarsi a quelli senza glutine, in particolare alle farine di grano saraceno, e in linea del tutto generale si consiglia di alimentarsi soprattutto di cibi freschi e naturali senza conservanti.
Molto bene per il gruppo A anche il consumo della carne bianca così come tutti i semi e la frutta secca. Per quanto riguarda i latticini è meglio affidarsi a quelli derivati dalla soia.
Per condire è possibile utilizzare sia l’olio extravergine d’oliva che quello di girasole, di lino, di semi di zucca, di riso, di vinaccioli. Per quanto riguarda i dolcificanti c’è una sola scelta possibile: la melassa.
I legumi invece sono molto graditi dal sistema immunitario del gruppo A soprattutto la soia rossa, fagioli dell’occhio, fagioli neri, lenticchie, lenticchie rosse, soia gialla e soia verde. Ma non sono del tutto sgraditi nemmeno i fagioli borlotti e i cannellini, così come le fave, le cicerchie, i piselli e i fagiolini.
Per quanto riguarda il pesce la scelta è molto varia: carpe, cernie, merluzzo, persico dorato, salmone, sgombro, trota iridea, coregone, sardine. Non sgraditi nemmeno il pesce spada, lo storione, il tonno, il palombo e la trota salmonata.
Tra le spezie particolarmente gradite a questo tipo di sistema immunitario troviamo senza dubbio lo zenzero e la senape, anche il miso e il tanari di soia, ma non sono del tutto disprezzati nemmeno l’alloro, erba cipollina, semi di finocchio, basilico, cannella, coriandolo, cumino, dragoncello, curry…
Per quanto riguarda le bevande si dovrebbero preferire l’acqua naturale, il tè verde, il vino rosso, il tè bancha, e il caffè di cicoria. Non disprezzate nemmeno quantità ridotte di caffè normale ed anche nelle versioni ginseng e orzo.
Cibi da evitare nella dieta
Il processo di chetosi è uno dei grandi problemi del gruppo A e ne consegue che questa tipologia di organismo abbia serie difficoltà nell’assimilazione della carne rossa.
Questo gruppo in realtà tollera molto poco anche i latticini che possono portare ad importanti rallentamenti del metabolismo. Mentre la carne rossa viene invece immagazzinata direttamente sotto forma di grasso.
E’ dunque molto nocivo per questo gruppo sanguigno cibarsi di agnello, manzo, maiale e salumi derivati dallo stesso, cinghiale, coniglio, montone, cavallo, capretto, oca, vitello ed anche tutte le carni affumicate.
Anche per quanto riguarda il mondo dei pesci sono da evitare le acciughe, orate, ostriche, pesci gatto, anguille, aragoste, aringhe, sogliole, vongole, molluschi, granchi, gamberi, cozze, branzini, caviale, salmoni affumicati, rane, nasello, polpi.
Per i latticini, che abbiamo visto essere compresi nei cibi assolutamente nocivi per questo gruppo sanguigno, le regole sono molto chiare: evitare tutti i latticini specialmente se stagionati. Solo soia e derivati.
Per quanto riguarda gli oli e i grassi è bene evitare l’olio di arachidi, quello di mais, quello di sesamo e anche il burro. Mentre per i legumi sarebbe importante evitare i borlotti secchi, i fagioli bianchi di Spagna e i ceci.
Nel ricco mondo dei cereali e simili è importante considerare nocivi il couscous, il seitan, la semola di grano duro, il frumento, il germe di grano, il kamut, la fecola di patate, il farro, la segale, il muesli, la crusca di frumento, la crusca di kamut e la crusca di farro.
Tra gli ortaggi invece sono da evitare il cavolo cappuccio, patate dolci bianche e rosse, peperoncino, peperoni, pomodori, cavolo rosso, olive nere, melanzane e patate.
Per quanto riguarda la frutta anche qui le restrizioni sono piuttosto nette, sono infatti da evitare banane, arance, meloni, noci di cocco, manghi, papaye, mandaranci e mandarini.
Per le bevande bisognerebbe prestare molta attenzione nell’evitare bevande dietetiche, soprattutto a base di cola, il tè nero, il tè deteinato, la birra e i superalcolici.
Menu di esempio della dieta
Ora che abbiamo assorbito i principi di base di questa dieta per chi appartiene al gruppo sanguigno A e che ne abbiamo sviscerato i punti forti e i punti deboli, vediamo qui di seguito un menu vero e proprio con i tre pasti principali (colazione, pranzo e cena), intervallati da due spuntini (di mezza mattinata e merenda).
Si consideri che la dieta del gruppo sanguigno A è una dieta piuttosto rigida che esclude completamente certi alimenti e quindi la sua struttura tende a ripetersi ma avendo assorbito i principi di base su cui si fonda si può ricorrere alla propria fantasia per rendere questo regime alimentare più vario almeno nella forma.
E’ bene ribadire ancora una volta che questa dieta è da considerarsi una dieta equilibrata solo per certi organismi e prima di intraprenderla è bene consultare un medico a proposito della solidità dei suoi principi.
Una certa varietà è possibile per il gruppo sanguigno A ma bisogna senza dubbio eliminare del tutto quei cibi che sono da considerare assolutamente nocivi.
E’ possibile tuttavia integrare nella dieta, per dare varietà, alcuni cibi che si possono considerare neutri, ovvero non nocivi ma neppure particolarmente benefici per questo gruppo sanguigno.
Con queste idee ben salde in mente abbiamo stipulato la dieta settimanale che segue ma si raccomanda comunque di interpretarla come esempio e non certo di prenderla alla lettera.
Bisogna sempre verificare e tener di conto delle condizioni di salute generale di ogni caso specifico prima di stendere una dieta davvero utile ed efficace per questo si consiglia di consultare sempre un esperto in ambito nutrizionale prima di cambiare regime alimentare.
Lunedì
Il primo giorno della dieta deve dare il nuovo standard all’organismo ed avvicinare immediatamente quei cibi particolarmente salutari per il gruppo A, quindi può andare bene una colazione fatta con una tazza di tè verde, due albicocche e uno yogurt di soia.
Per spuntino di mezza mattinata sarebbe consigliabile una manciata di mandorle. Mentre per pranzo si opterà per del riso integrale condito con zucchine e salmone e di secondo del salmone in carpaccio con contorno di insalata mista.
Per merenda si potrà ricorrere ancora una volta a qualche mandorla o qualche noce. Per cena si andrà a mettere in tavola una bella porzione di tacchino cotto ai ferri con contorno di cicorie lessate.
Martedì
Il secondo giorno della dieta sarà molto salutare iniziare la propria giornata con una colazione costituita da una tazza di latte di mandorle, uova al tegamino e un pompelmo.
Per spuntino di mezza mattinata sarebbe consigliabile una manciata di semi di zucca. Mentre per pranzo si opterà per della zuppa di fagioli dall’occhio, con a seguire dello sgombro con contorno di broccoli cotti al vapore.
Per merenda si potrà ricorrere ancora una volta a qualche mandorla o qualche noce. Per cena si andrà a mettere in tavola del merluzzo crudo condito con il limone e dei finocchi crudi.
Mercoledì
Il terzo giorno della dieta avremo modo di iniziare la nostra giornata con una colazione costituita da un caffè, un uovo sodo e un bel pezzettino di cioccolata fondente.
Per spuntino di mezza mattinata sarebbe consigliabile una manciata di semi di zucca o cinque mandorle. Mentre per pranzo si opterà per del pollo arrosto, con contorno di radicchio rosso, cipolle e carote.
Per merenda si potrà ricorrere ad uno yogurt di soia impreziosito da qualche seme di canapa. Per cena si andrà a servire un bell’uovo in camicia, con contorno di carote e zucchine.
Giovedì
Il quarto giorno della dieta vedrà iniziare la propria giornata con una colazione costituita da una tazza di latte di mandorle, uova al tegamino e un pompelmo.
Per spuntino di mezza mattinata sarebbe consigliabile una manciata di mandorle. Mentre per pranzo si opterà per riso rosso con asparagi, seguito da uno sgombro con contorno di insalata mista.
Per merenda si potrà ricorrere ancora una volta a qualche mandorla o qualche noce. Per cena si andrà a mettere in tavola del tonno cotto, non troppo, alla piastra con ancora un contorno di insalata mista.
Venerdì
Il quinto giorno della dieta vedrà iniziare la propria giornata con una colazione costituita da una tazza di latte di soia, un pezzo di castagnaccio e qualche noce.
Per spuntino di mezza mattinata sarebbe consigliabile ricorrere a 3 o 4 fichi secchi. Mentre per pranzo si opterà per del pesce spada cotto alla piastra e condito con del limone con contorno di insalata mista e qualche fetta di ananas.
Per merenda si potrà ricorrere ancora una volta a qualche mandorla o qualche noce. Per cena si andrà a mettere in tavola del buonissimo brodo di pollo, accompagnato da verza cotta al vapore.
Sabato
Il sesto giorno della dieta vedrà iniziare la propria giornata con una colazione costituita da una tazza di tè verde, un uovo al tegamino e dei fagioli cannellini.
Per spuntino di mezza mattinata sarebbe consigliabile ricorrere una manciata di semi di zucca. Mentre per pranzo si opterà per delle lenticchie, seguite da del petto di pollo con funghi e contorno di spinaci lessati.
Per merenda si potrà ricorrere ancora una volta a qualche mandorla o qualche noce. Per cena si andrà a mettere in tavola del buonissimo minestrone con verdure di stagione avendo cura di non inserire nello stesso quelle verdure particolarmente dannose per il gruppo sanguigno A, come le patate e i pomodori.
Domenica
Il settimo ed ultimo giorno di questa dieta inizierà con una colazione costituita da una tazza di tisana alle erbe, alcune gallette di riso impreziosite da un filo di burro d’arachidi.
Per spuntino di mezza mattinata sarebbe consigliabile ricorrere ad un paio di prugne secche. Mentre per pranzo si opterà per un uovo al tegamino, della cicoria lessata e delle castagne bollite.
Per merenda si potrà ricorrere ancora una volta a qualche mandorla o qualche noce. Per cena si andrà a mettere in tavola del salmone crudo condito con il limone e come contorno delle bietole cotte.
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