Una cena a Siena sotto il tetto dell’ospedale più antico d’Europa, il Santa Maria della Scala, dove io sono nata, non può che essere speciale, soprattutto se a cucinare ci sono grandi “Maestri” e i proventi vanno alla Pediatria di Siena.
Creare i punti tra le culture gastronomiche, è stato l’obiettivo raggiunto dagli chef presenti e gli organizzatori dell’evento, Confesercenti, Particolare di Siena e La consiglieria. Guida gastronomica non convenzionale di Nieva Zanco, all’interno della manifestazione “Il Mercato nel Campo”.
Giuseppe Maglione del Daniele Gourmet di Avellino ha portato in quel di Siena la sua pizza gourmet, la Tuscania Felix.
Peperoni cruschi, chips di barbabietola, barbabietole marinate, crema di barbabietola e ricotta di Agerola, fiordilatte di Agerola e impasto al limone.
Maglione fa ricerca dei migliori prodotti della Campania. La pizza oggi va avanti, la scintilla che lo ha portato al passaggio dalla pizza tradizionale alla pizza gourmet è stata lo studio delle farine di un tempo, e i risultati sono notevoli.
Marco Leonelli (L’Antica Casina di Caccia, Villa di Piazzano, selezione Michelin) reinventa la Pappa al Pomodoro 2018.
Come?
Rielaborare la pappa al pomodoro in chiave moderna e senza scarti, modulata all’ombra della cucina molecolare. L’obiettivo è stato riproporre visivamente un pomodoro, c’è la prima camicia fatta con l’acqua di pomodoro aromatizzata e il picciolo cotto e glassato, all’interno la pappa al pomodoro vera e propria, e un cuore di basilico, il tutto poggiato su una crema al formaggio e un crumble di olive nere.
Giovanni Vanacore (Rossellinis, Ravello, 1* Michelin), e La Caprese Nascosta: rielaborare un classico della cucina italiana, utilizzando la mozzarella come uno scrigno, che nasconde all’interno un tesoro, il pomodoro in versione confit.
Paolo Gramaglia (President, Pompei, 1* Michelin) e la sua idea di mare, il Riso Acquerello Giallo, un risotto fatto con riso Acquerello invecchiato un anno, Pomodoro giallo, Gambero, riccio di mare, crumble ai lamponi.
Chi è Gramaglia? Uno chef stellato, che dalla tradizione, è passato al sottrarre per moltiplicare, e per il 2019 ha lavorato per una nuova idea, “I 5MM”. Cosa significa rappresentare i cinque millimetri? Quando il piatto che mangi ti darà l’emozione, la tua schiena si sposterà indietro per dire WOW.
Ermanno Zago (Le Querce, Ponzano Veneto) con la sua Passaggiata nell’orto veneto d’inverno.
Chips al Prosecco, tapioca sotto l’argilla, radicchio di Treviso tardivo, zucca, Raboso, topinambur, rafano. Verdure semplici, che hanno trovato una giusta collocazione e una cottura perfetta. La “Marca Trevigiana” in tutta la sua bontà.
Daniel Calosci e il piccione tra le nuvole. Lo chef del ristorante Il Particolare di Siena e un grande classico della cucina toscana, il piccione.
Non è semplice fare il piccione in cotture diverse per oltre 150 persone, ma Daniel Calosci, Francesca Ciampalini & Co, hanno accettato la sfida. Come? Proponendolo scottato e farcito, e arricchito da una creme brule d’anatra.
Gran finale con il bis di panettoni di Giancarlo Maistrello della Pasticceria Maistrello di Villaverla (Vi), che a settembre 2017 ha vinto il titolo di Miglior Panettone Tradizionale nella finale della 5° edizione del concorso Panettone Day, arricchito con la crema allo zabaione al Passito di Pantelleria e vaniglia Boubon, preparata dal pasticcere Ettore Beligni pastry chef del ristorante 3* Michelin di Londra The fat Duck e (2° classificato al Valhrona C3 chocolat chef competition di New York 2018). Alla domanda che effetto fa andare a New York a rappresentare l’Italia? La risposta di Beligni è stata: una grande emozione, dove sono arrivato dopo tanti sacrifici.
Dulcis in fundo, un grazie a Marco, Raffaella, Gianluigi e tutto lo staff del Particolare, che in maniera impeccabile ha diretto la sala, creato gli addobbi, apparecchiato con garbo i tavoli, e coordinato tutti gli chef e le cucine.
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