Forse l’ho già detto, forse no, in ogni caso come si suol dire repetita iuvant: io non amo particolarmente utilizzare la quinoa nei miei piatti. E non perché non sia un ottimo alimento, lo è, ricca di lisina e calcio e molto proteica ha tutte le carte in regola per essere un alimento di tutto rispetto nell’alimentazione vegana e non solo.
Il problema della quinoa per me è che non è un alimento sostenibile: proviene dal sud America, e per arrivare fino a noi percorre chilometri e chilometri. Il prezzo negli ultimi anni è triplicato a fronte delle grandi richieste essendo diventata molto “di moda”, ed è diventato proibitivo per quelle popolazioni locali che la consumavano per i quali rappresentava insieme a poco altro un alimento base.
Quindi non sono una fanatica della quinoa, la consumo raramente, è buona, mi piace ma non dovrebbe diventare la classica proposta per vegani. Sembra che i vegani non mangino altro!
Ci sono molti altri cereali interessanti, per esempio il grano saraceno, anch’esso molto proteico e senza glutine. Comunque del grano saraceno parlerò magari in un altro post.
Torno alla ricetta di oggi, dei semplici involtini vegani di verza ripieni di quinoa. Mi sono concessa di utilizzare questo pseudocereale solo in vista delle feste, così per creare un piatto un pò insolito, sfizioso e carino. Passate le feste però possiamo passare al miglio o al grano saraceno o al classico riso ok?
La ricetta è molto semplice, spiegata qui sotto passo passo. Ho evitato il passaggio in forno degli involtini per mantenere il colore e per avere un piatto più leggero di sapore, ma voi potete tranquillamente farli gratinare dopo averli cosparsi di parmigiano vegan ed un filo d’olio.
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