Scatti rubati ad un tramonto d’estate
nella serata che anticipa la
cascata delle stelle cadenti
La notte di San Lorenzo è sempre stata, durante la mia giovinezza, una delle notti più attese: con la sua magia, rappresentava uno dei momenti più affascinanti dell’estate, in cui il cielo fissava un preciso appuntamento per mostrarsi in tutta la sua meraviglia.
Poco dopo San Lorenzo, arrivava il Ferragosto e allora era tutto un lavorare dall’alba al tramonto per allestire feste, riempire gavettoni da lanciare fino allo sfinimento a simpatici e antipatici, scherzi da pianificare come fosse il più goliardico dei carnevali e balli e canti fino al mattino seguente. Erano le ferie di agosto sulla Riviera Romagnola, quando si partiva a cavallo tra luglio e agosto con la macchinina blu stracarica di valigie, ben impacchettate e legate sul portapacchi (c’era da morire dal ridere nel preparare il tutto…) e durante il viaggio si tendeva l’orecchio verso l’esterno e verso l’alto per cercare di capire se il portapacchi non avesse preso il volo. Non ci si fermava a fare soste perchè il viaggio sembrava un esodo, ma noi più piccoli eravamo comunque felici perchè si andava al mare! Ci sentivamo dei privilegiati perchè quel mese di ferie era davvero un lungo periodo e rappresentava una parentesi tra la vita ordinaria di Milano e quella surreale delle ferie in cui tutto sembrava possibile. Arrivavamo a destinazione presso la casa presa in affitto, spacchettavamo tutta quell’impalcatura costruita sulla macchinina e poi si correva a comprare i bomboloni vicino alla spiaggia.
Oggi mi trovo sulla bella Riviera Francese, che conosco ormai bene come la Riviera Romagnola: è una terra bellissima come l’Italia, piena di fascino, di profumi intensi, di ampi e armoniosi paesaggi, dove le mie vacanze trascorrono solitamente un pò più “tranquille” e senza gavettoni…
Oggi per la prima volta abbiamo incontrato i militari in spiaggia.
La nostra bella “Terrazza” su cui amiamo andare ad ammirare il panorama e soprattutto per ballare durante i concerti, è diventata un luogo diverso, con il metal detector all’ingresso.
Questa è un’estate diversa.
I recenti fatti parlano da soli, anzi lasciano senza parole. Nizza è vicina e noi ci passiamo senza riuscire a dire una parola, mentre guardiamo i nostri figli che giocano.
Questa è un’estate in cui mi sto divertendo con la mia famiglia, ma in cui non riesco a mettere insieme le idee. Non passa un giorno senza che i pensieri si fermino in quei luoghi di dolore e ne rimangano attaccati fino a quando non mi sforzo di volgere altrove l’attenzione.
Beviamo il caffè della mattina in silenzio, davanti alla televisione e al telegiornale e poi si lavora per costruire un nuovo giorno, sempre con il sorriso.
E’ un’estate diversa.
Le foto che ho scattato con la mia nuova macchina sono quelle di un bellissimo tramonto, rosso come quei rossi tramonti che guardavamo da ragazzini seduti in spiaggia sulla Riviera Romagnola, citando sempre il detto “Rosso di sera, bel tempo si spera…” E allora questo rosso intenso che sembra colorato con una grossa pennellata su una tela, spero sia di buon auspicio per il domani, così come lo speravamo da ragazzini, sebbene per motivi più futili.
In questi giorni è anche successa una cosa rara e bellissima che a me pare essere un bell’augurio: una tartaruga Caretta Caretta è venuta a deporre le uova vicino alla nostra spiaggia. Un turista, mentre faceva yoga all’alba sulla spiaggia, è stato il primo a dare il benvenuto alla grande tartaruga marina.
Adesso la zona è protetta in attesa della nuova vita.