Com’è nata la pizza, chi ha inventato il babà?
E’ d’obbligo un po’ di storia (poca altrimenti divento noioso)
- La prima narra della bella americana Betsy Flanagan, che nella sua taverna, mesceva drink preparati con whiskey e gin, presumibilmente non di altissima qualità e succhi di frutta. Queste pozioni si meritarono il nome di “Coda di Gallo”, in virtù della ampia gamma di colori proposta dall’intraprendente barista;
- La seconda parla di un barman imbarcato su una nave in navigazione sul Mississipi, che per alleviare la noia del viaggio ai suoi clienti, mesceva ottimi drink utilizzando delle caraffe a forma di galletto, utilizzate da sempre, in Europa, per il servizio del vino;
- La terza appartiene ad un barman di Vera Cruz, in Messico, che mescolava alcolici e frutta utilizzando come decorazione delle bellissime piume di coda di gallo;
- L’ultima, forse la più plausibile, sembra legata al cocktail codificato più antico del mondo, chiamato Sazerac, servito dal barman Jonh Schiller al Sazerac Coffee di New Orleans. Per il suo servizio utilizzava dei bicchieri caratteristici, che ricordavano la forma arrotondata di un uovo, chiamati Coquetelle, da cui il nome “Cocktail”.
Ma che cos’è un cocktail?
La vera innovazione discriminante che lo distingueva dai beveroni a base frutta e soda dell’epoca, era l’utilizzo dei bitter (Angostura e Peychaud) ed infusioni a base di assenzio. Con il tempo verrà incluso anche il famoso Tom Collin’s (1876). Jerry Thomas pur non essendo un creatore di cocktail, viene riconosciuto come il fondatore della moderna mixologist, in quanto codifica e spettacolarizza il mestiere del barman eseguendo con gesti veloci, giostrando bottiglie speciali di sua invenzione, shaker e stirrer; decorati con gioielli luccicanti, tutti i cocktail conosciuti, come Sour e Fix, creando per la prima volta una forte attenzione del cliente sulla gestualità del barman. Il vero successo è dovuto alla trasversalità su tutti le classi sociali e, grazie ad essa, arrivò a guadagnare cifre importanti per l’epoca, di molto superiori agli stipendi di politici e banchieri. Passa il tempo ed il successo del cocktail è inarrestabile ed inevitabilmente arriva il primo “Cocktail Party” organizzato dalla sig.ra Welsh (conta ben 50 invitati).
Nel blog trovi curiosità, tecniche di servizio e le ricette dei cocktails più diffusi.