Canederli ai funghi porcini
Ormai ho preso la strada delle polpettine , se cosi si possono chiamare queste grosse palline che in realtà sono un primo piatto caratteristico del Trentino Alto Adige , regione nel nord est dell’ Italia con panorami alpini mozzafiato .
Anche se abbiamo ancora il sole , il profumo dell’ aria è quello autunnale , tipico da serate davanti al caminetto gustando qualcosa di caldo e fumante
Questa ricetta è nata come piatto di riciclo perchè utilizza prevalentemente pane stantio rimasto nei giorni precedenti , in un secondo momento gli ingredienti sono diventati più ricchi , voi potete fare la versione che vi propongo , arricchita , o quella base togliendo funghi e salsiccia
Ingredienti per 5 persone:
- 300 gr di pane bianco raffermo (meglio se panini con la crosta)
- 100 gr di salsiccia senza pelle
- 150 ml di latte circa
- 40 g di burro
- 2 uova
- 150 g di funghi porcini o funghi champignon o spek
- 1 spicchio d’aglio
- 1 cucchiaio di farina
- 1 cucchiaio di erba cipollina tritata che in Trentino è dovunque
- Sale e pepe
- per il condimento:
- 80 g di burro
- 60 g di parmigiano grattugiato
- Erba cipollina a piacere
Procedimento:
Pulite bene i funghi e tagliateli finemente al coltello. Riducete il pane raffermo a dadini molto piccoli e trasferitelo in una ciotola insieme al latte, da aggiungere poco alla volta .
In una padella antiaderente fate scaldare i 40 g di burro rimanenti e fatevi rosolare lo spicchio d’aglio, sbucciato e schiacciato, quindi unite i funghi per circa 5 minuti, aggiustando di sale e pepe e mescolando di tanto in tanto. Fateli raffreddare ed uniteli al composto di pane insieme alla farina e all’erba cipollina tritata .
Nel frattempo portate ad ebollizione una capiente casseruola (possibilmente larga e bassa per fare in modo che i canederli durante la cottura non si sovrappongano) piena d’acqua e salatela. Prendete il composto a base di pane e formate 10 palle della dimensione di un mandarino, dapprima con le mani inumidite (in modo da non farle attaccare e rendere quindi la superficie più liscia) e poi aiutandovi con un cucchiaio, dovranno risultare compatte e lisce.
Note:
1. la consistenza ottimale dei canederli dipende da numerosi fattori, quali la tipologia del pane raffermo utilizzato e la dimensione delle uova. Pertanto se ottenete un composto troppo umido potete correggerlo aggiungendo altra farina, al contrario se dovesse risultare troppo asciutto aggiungete poco latte per volta;
2. è necessario lavorare la massa con molta delicatezza affinché il pane mantenga la sua struttura e non si rompa;
3. è consigliabile verificare che i canederli mantengano la cottura cuocendone preventivamente uno di prova. Se quest’ultimo si dovesse disfare aggiungete al composto un po’ di farina o del pangrattato;
4. è importante evitare che i canederli presentino crepe o spaccature, perché altrimenti durante la fase di cottura potrebbero riempirsi d’acqua o ancora peggio rompersi