Le novità fanno sempre piacere, e se nella solita sera metti insieme qualcosa di nuovo tra cibo e vino, magari facendo anche comparazioni, l’occasione è ancora più stimolante. E così da Gurdulù a Firenze, il nuovo ristorante dove opera Entiana Osmenzeza per una sera si è unito il cibo insieme al vino dell’azienda Il Conventino di Montepulciano e ai vasi vinari in cocciopesto di DrunkTurtle.
L’idea del cocciopesto di DrunkTurtle cosa è? Semplice, mettere il vino in vasi in cocciopesto come facevano nell’antichità. Già usato dai Romani e ben conosciuto dai Fenici, questa antica miscela, composta da frammenti di inerti lapidei e laterizi macinati, sabbia di diverse granulometrie, legante cementizio in bassa percentuale e acqua declorata ha caratteristiche, come la longevità, la resistenza ed un’elevata porosità, che la rendono unica. E Moreno Chiarugi è l’ideatore di questa innovazione.
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