Frappe friabilissime … la mia ricetta perfetta


Ognuno di noi diventa pittore

a volte sarto a volte scultore

un po’ pagliaccio un po’ saltimbanco

con occhi allegri e sorriso bianco

Gli animi mesti diventano allegri

gli sguardi tristi non sono più pigri

coprono le maschere il volto di tutti

ma i sentimenti rimangono aperti

Si veste Arlecchino dei suoi colori

e Pulcinella dei suoi umori

così lontani così vicini

sorriso comune per tutti i bambini

Allegro l’umore felice il palato

tra frittole chiacchiere e pan pepato

stanche le membra soffuso il fracasso

è in arrivo Martedì Grasso!

(L.Re)


Friabili, croccanti, dorate, fragranti, irresistibili. Che le chiamiate bugie, cenci, chiacchiere, sfrappole, stracci, lattughe, crostoli o frappe è poco importante, sono comunque il dolce di Carnevale per antonomasia, protagoniste indiscusse dei banconi delle pasticcerie e dei forni delle nostre città. Se ne possono scuramente acquistare di ottime, ma mai come nel caso di queste golose sfoglie fritte spolverate di zucchero a velo, l’homemade fa la differenza al momento dell’assaggio. Peraltro, in casa sono facilmente riproducibili basta un poco di pazienza e voglia di friggere. Le frappe devono essere asciutte e non untuose, croccanti tra i denti e fragranti in bocca. Un velo delicato dalla consistenza impercettibile, che potrete arricchite con il classico zucchero a velo, in dose generosa, o con sottili schizzi di miele di acacia, ma vi prego fritte… perché al forno sono buone, ma sono un’altra cosa! E poi il Carnevale è o non è la festa degli eccessi, della sregolatezza e dei peccati di gola? E anche se quest’anno è una festa tenuta al guinzaglio, almeno nelle nostre cucine facciamola vivere nella pienezza dei suoi odori, tra nuvole di zucchero, sbuffi di farina e schizzi di olio!  

Ingredienti

per circa 50 pezzi

250 gr di farina 00

30 gr di uovo intero (albume + tuorlo) + 1 tuorlo

15 gr di strutto a temperatura ambiente

30gr di zucchero semolato

un pizzico di sale

80 ml di vino bianco

5 ml di grappa

Inoltre

farina per lo spolvero

olio di semi per friggere

zucchero a velo

Procedimento 

Mettete nella ciotola della planetaria la farina e lo zucchero, inserite il gancio a foglia e fate mescolare a velocità bassa, mentre gira inserite il vino e la grappa, otterrete un composto “sbricioloso” a questo punto fermate la planetaria, togliete il gancio a foglia e mettete quello ad uncino, aggiungete all’impasto lo strutto morbido e le uova leggermente sbattute con un pizzico di sale. Impastate con il gancio a velocità medio/bassa per circa 5 minuti, o fino a quando non otterrete un composto bello liscio. Incartate l’impasto con pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per 1 ora. Trascorso questo tempo, spolverate la spianatoia con un velo di farina, dividete l’impasto in più parti, tirate la sfoglia con la sfogliatrice fino a farla risultare molto sottile, con la mia macchinetta io la passo due volte al n.3 e due volte al n.6. Se non avete la sfogliatrice utilizzate tranquillamente il mattarello, ma avendo cura di tirare la sfoglia molto sottile, ne va della croccantezza e friabilità delle frappe. Una volta ottenute le sfoglie, tagliatele con una rotella dentellata e incidete ogni pezzo con un piccolo taglio al centro. Mano a mano che le preparate appoggiatele su dei teli da cucina e mantenetele coperte per non farle seccare, se invece volete appoggiarle su altre superfici, in attesa della frittura, ricordate sempre di spolverare i piani con la farina, altrimenti le frappe rischiano di attaccarsi. Mettete a scaldare abbondante olio e iniziate a friggerle, vi consiglio di cuocerne solo tre o quattro alla volta e di girarle spesso, saranno pronte in pochi secondi, appena diventeranno dorate toglietele dall’olio e ponetele a sgocciolare su carta assorbente da cucina. Una volta fredde cospargetele di abbondante zucchero a velo. Le frappe si mantengono perfettamente fragranti fino a tre o quattro giorni, l’unica accortezza sarà quella di conservarle semplicemente coperte con un tovagliolo di carta, mai chiuse sigillate ne perderebbero in fragranza. Buon appetito!

Buona vita 

e alla prossima ricetta!

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