Quante forme di pane ci sono nella tradizione emiliana!
Delle tante forme di pane che faccio in casa, quella del garofano è la preferita di mio figlio, Riccardo: a forza di mangiarne è diventato anche bravo a farli, questi bellissimi garofani di pane!
Cosa aspettate a mettere le mani in pasta? E’ facilissimo, dovete solo provare!
Mi raccomando: non usate la carta da forno, ma ungente appena la teglia con le mani: vi garantirà un sapore davvero unico e vi risparmierete di creare rifiuti da gettare nella raccolta indifferenziata!
INGREDIENTI (per circa 10 garofani)
- farina 1 kg
- acqua 500 ml
- olio extravergine d’oliva 4 cucchiai
- lievito di birra fresco 1 cubetto da 25 gr
- sale fino 1 cucchiaino
- olio extravergine d’oliva per la teglia
PROCEDIMENTO
Mettere la farina dentro una grande ciotola, aggiungere il lievito sbriciolato, l’olio, il sale e l’acqua: cominciare a mescolare con le mani.
Quando comincerà a formarsi una palla da poter lavorare, trasferirla sul piano di lavoro e impastarla per pochi minuti, fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea.
Coprirla con la ciotola e lasciar lievitare almeno tre ore a temperatura ambiente (se la fate lievitare tutta la notte, dimezzate la quantità di lievito).
Dividere l’impasto lievitato in dieci porzioni, lavorarle a pallina, poi a salsicciotto e stenderne uno alla volta con il mattarello leggermente infarinato, ottenendo una striscia lunga circa 20 cm e larga 5 cm.
Tagliare solo uno dei lati lunghi, con un coltellino o le forbici, creando una dentellatura come nelle foto.
Arrotolare su se stessa la striscia, allargando man mano la base del garofano: alla fine premere leggermente alla base per farlo “fiorire”, allargando appena con le dita i “petali”.
Disporre i garofani distanziati su una teglia da forno appena unta con le mani: far lievitare circa 40 minuti (fino a raddoppio del volume).
Cuocere i garofani in forno preriscaldato alla massima temperatura, nel ripiano basso del forno, con la ventola, fino a doratura (circa 15 minuti).
Sfornare, far raffreddare e servire tiepidi, oppure farli raffreddare e scaldarli all’occorrenza.
Quando sono freddi si possono anche mettere in sacchetti per alimenti e conservare in freezer.
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