Il Fagiolo di Sarconi Igp ha una forma ovale o tondeggiante e si caratterizza per la polpa tenera, che lo rende particolarmente digeribile. Viene prodotto in 19 ecotipi locali di Borlotto e Cannellino, ha un colore chiaro, che varia dal giallo pallido al bianco, e può presentare striature scure. Dopo la raccolta, allo stato fresco, può essere conservato in frigorifero per 4-5 giorni. I terreni in cui viene coltivato si trovano al di sopra dei 600 metri di altitudine. La semina avviene tra aprile e luglio.
Il segreto del fagiolo è tutto nell’acqua. Già in passato il merito della qualità del Fagiolo di Sarconi era riconosciuto da tutti nella freschezza delle acque di irrigazione che permettono di mantenere nei semi un alto contenuto di zuccheri semplici, conferendo un tipico sapore dolce.
Storia
In passato era conosciuto già da Greci e Romani, che lo consumavano abitualmente, pur non ritenendolo un cibo prelibato. Virgilio, ad esempio, lo chiamava “vilem phaseulum” perchè lo si poteva trovare in abbondanza. Nel ricettario di Apicio, lo si ritrova negli antipasti, o abbinato a salse piccanti. Nel medioevo, per la facilità della sua coltivazione e per le notevoli proprietà nutritive, diventò un alimento molto diffuso, conquistando l’appellativo di “pane dei poveri”.
Consorzio per la Tutela dei Fagioli di Sarconi IGP
Via Aldo Moro
85040 Sarconi (PZ)
cell. +39 393. 12 92 811
Zone di Produzione
Comuni di: Sarconi, Grumento Nova, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Moliterno, Montemurro, Paterno, San Martino d’Agri, Spinoso, Tramutola e Viggiano (provincia di Potenza).
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