Colazione all’antica: crostatine con confettura di pesche e amaretti

Oggi facciamo colazione insieme? 

Ho chiamato questo articolo “colazione all’antica” perchè vi ho preparato dei dolci classici e semplicissimi che a me ricordano tanto l’infanzia. Se siete cresciuti anche voi con le crostatine alle pesche o all’albicocca, allora mi capirete… Dato che ormai non sono più giovanissima, all’antica mi sembra proprio la parola più giusta.
Ho preparato della frolla e ho sfornato 8 crostatine e un pò di biscotti. Per il ripieno delle crostatine ho usato una confettura di pesche fatta l’anno scorso e degli amaretti, ma per fare più in fretta e se non ne avete la possibilità, potete sempre acquistare una buona confettura al supermercato.

Potete cuocere la frolla e poi farcirla oppure potete cuocerla direttamente con il ripieno. La confettura non ha bisogno di ulteriore cottura, ma se viene cotta insieme alla frolla rimarrà più compatta e faciliterà il taglio.


Ingredienti:
  • 300 g di farina debole per frolla (io ho usato Petra Frolla)
  • 120 g di zucchero
  • 180 g di burro
  • 50 g di tuorli
  • la scorza di 2 limoni grattugiati (fate attenzione a non grattare la parte bianca che è amara)
  • confettura quanto basta per riempire i gusci di frolla
  • una manciata di amaretti per decorare
  • zucchero a velo quanto basta per spolverare i dolci dopo la cottura


Prepariamo la frolla con il metodo classico, ovvero lavorando il burro con lo zucchero, gli aromi, aggiungendo poi i liquidi (uova, tuorli ed eventuale latte) e, per ultima, la farina.
Questo metodo permette di avere una pasta frolla meno friabile, leggermente vetrosa e poco grassa. 

Ricordiamoci che per un’ottima riuscita delle paste friabili dobbiamo usare delle farine deboli, con scarso indice proteico e dobbiamo lavorare poco l’impasto, giusto l’indispensabile, per evitare di avere delle paste che oppongano resistenza e che si deformino durante la cottura. Questo errore genera anche una pasta che si sbriciola perchè la materia grassa si scioglie e si separa dal liquido.

Dopo aver fatto assorbire tutta la farina all’impasto, smettiamo subito di lavorare (a mano o con la planetaria, non fa differenza) e facciamo riposare il panetto in frigorifero, avvolto da carta forno. 
Il tempo necessario per il riposo è mediamente di un paio d’ore, ma io preferisco sempre preparare la frolla la sera prima di utilizzarla e lasciar riposare in questo modo il panetto per almeno 12 ore in frigorifero. 
Il riposo refrigerato deve essere fatto anche dopo la formatura, prima di andare in cottura, per almeno mezz’ora.

Trascorso il tempo di riposo, stendiamo la frolla con il matterello, tra due fogli di carta forno (sotto e sopra) senza necessità di utilizzare della farina di supporto che andrebbe ad alterare il perfetto bilanciamento della ricetta.

Tagliamo dei cerchi della dimensione adatta ai nostri stampi per crostatine, riempiamo gli stampi e facciamo un riposo refrigerato.

Aggiungiamo la confettura sulla frolla e gli amaretti, mentre preriscaldiamo il forno.
Cuociamo a 160°C fino a doratura (circa 20/30 minuti con il mio forno), quindi facciamo raffreddare e spolveriamo con zucchero a velo.

Nota sulla temperatura 
di cottura della frolla:

  • con temperature del forno tra i 150 e 170 °C si ottiene un prodotto più croccante;
  • con temperature del forno tra i 170 e 180 °C si ottiene un prodotto più morbido.



Non mi resta che augurarvi 
buona colazione!




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