Sam Spade (Humphrey Bogart): “La materia di cui sono fatti i sogni…” dal film Il mistero del falco, 1941
Secondo appetizer della mia cena a tema. Su questa base si può spaziare come si vuole, perché la pasta fillo viene cotta in forno a parte, senza niente, per cui rimane bella croccante e leggerissima. E nonostante l’abbia riempita con una crema di peperoni, non è risultata per niente pesante, anche perché ho ovviamente dovuto “trattarli”, dato che la vera parte indigesta del peperone è la pellicina esterna.
INGREDIENTI:
per 4 cocotte
- 2 fogli di pasta fillo
- 1 peperone rosso
- 1 scalogno
- 1 pezzettino di zenzero
- 1 cucchiaio di mascarpone (opzionale)
- 2 cucchiai di olio EVO
- 2 uova di quaglia
- sale qb
- Prosecco di Valdobbiadene
PROCEDIMENTO:
1° step: cuociamo la pasta fillo
Il procedimento è semplicissimo: prendo un quadrato di pasta fillo, lo spennello con un velo leggerissimo di olio EVO, sopra metto un altro quadrato di pasta fillo ma con le punte sfalsate in modo da creare una specie di fiore. Poi basta mettere questi due fogli in uno stampino, io ne ho usato uno in silicone per muffin in modo da creare delle piccole ciotoline. Chi non ne fosse provvisto può usare delle tazzine, può usare ciotoline capovolte e sopra i quadrati di pasta fillo, altri stampini, insomma possiamo sbizzarrirci come vogliamo basta che ne facciamo dei piccoli contenitori.
Mettiamo il tutto in forno già bello caldo, e stiamo molto attenti, perché per cuocerli e farli diventare croccanti bastano dai 3 ai 5 minuti, dipende sempre dal proprio forno. Quando le punte cambiano colore e cominciano a scurirsi togliamola dal forno, e lasciamola lì negli stampini a raffreddarsi, la prenderemo solo al momento di riempirla.
2° step: la crema di peperoni arrostiti e zenzero
Una cremina veramente deliziosa! Prima di tutto bisogna trattare i peperoni per poterli spellare, perché ad essere indigesta è quell’antipatica pellicina. L’ho spiegato già molte volte in molte mie ricette, ne faccio un riassunto anche qui:
- laviamo il peperone sotto l’acqua corrente
- lo mettiamo sulla griglia del forno già caldo a 200°
- lo lasciamo circa mezz’ora, girandolo spesso, finché l’esterno non risulta bello bruciacchiato.
- una volta pronto mettiamolo in un sacchettino di plastica tipo quelli per congelare e chiudiamolo bene con un nodo, e lo lasciamo a intiepidire una ventina di minuti.
- dopo 20/30 minuti, grazie al vapore, la pellicina verrà via in un soffio, lasciando solo la polpa. Puliamolo bene dai residui sotto l’acqua corrente e adesso può essere usato per le nostre ricette.
3° step: rassodiamo le uova
Le uova di quaglia rassodano in circa 1/3 del tempo di un normale uovo di gallina. Prendiamo un pentolino con dell’acqua, mettiamo due uova a freddo, lo mettiamo sul fuoco e appena comincia a bollire abbassiamo la fiamma per non romperle e contiamo 3 minuti. Io le ho cotte in due minuti perché mi piace il tuorlo un pochino più morbido. Una volta pronte le sgusciamo, le tagliamo a metà, e le lasciamo da parte per poi metterle sulla sommità della crema di peperoni. Ovviamente niente vieta di usarne 4 intere, io ho preferito usarne una metà perché avevo paura che fossero pesanti e affondassero, e devo dire che sono veramente gustose pur essendo così piccine.
4° step: assembliamo il piatto e serviamo
Niente di più semplice: prendiamo dallo stampo la pasta fillo, con un cucchiaio la riempiamo per circa due terzi con la crema, che deve essere tiepida o fredda se no ammorbidisce troppo la base, e sulla sommità mettiamo le nostre ovettine sode. Ognuno l’ha mangiata in modo diverso: chi prima ha attaccato le punte, chi invece è partito dal fondo, chi invece col cucchiaio si è mangiato prima l’interno e poi si è sgranocchiato la pasta fillo bella croccante. In qualsiasi modo, mi hanno rimproverata di averne fatte troppo pochi!