Me lo diceva mia nonna. Me lo diceva, quando a 20 anni mi portai lontana da casa, per inseguire l’illusione di un amore.
Me lo diceva mia nonna. Me lo diceva quando cominciai a tinteggiare le pareti di glicine e a ricoprire il divano di cuscini di ogni dimensione.
Me lo diceva, con la saggezza di chi di vita ne ha vissuta tanta e tanto ne ha imparato.
“Piccere’, ce vonno sette anni pe’ vere’ ‘a casa fernuta!”
E quelle parole, a distanza di quasi dieci anni, le ricordo ancora, come se me le sentissi sussurrare ogni giorno nelle orecchie. I miei sette anni cominciano da questo mese di maggio, dalle ciotoline custodite fino ad ora e dalle tende che sono tornate a splendere del loro glicine.
Mi rapisce gli attimi liberi, questo costruire. E io sono felice di farmi rapire, di immaginare e riempire vasetti di erbe aromatiche; felice di scegliere i colori delle lenzuola in cui lasciarmi andare ai sogni; felice di tornare a casa dopo un’intera giornata di lavoro, con un carico di libri da mettere nella libreria bianca. Felice di aver mantenuto la mia promessa.
E in tema di promesse nasce la mia proposta per l’Mtchallenge di questo mese vinta dalla doppia coppia Anna Luisa e Fabio, che hanno proposto il cheesecake, e gatto 1 e gatto 2, che hanno smaltito i cheesecake preparati. L’ispirazione arriva da una richiesta fatta a Fabio durante una premiazione: la Torta Canelli, del Maestro Montersino. Assaggiata a una cena, me ne sono innamorata e la prima persona a cui ho pensato per farmi consigliare la ricetta è stata Anna Luisa. Dal chiedere la ricetta al chiedere la Torta il passo è stato breve e la promessa fatta da Fabio, ancora non ha trovato compimento, causa non esserci incontrati più in tempo per farla. Ecco perché ho deciso di prepararla, adattandola, però, a una cheesecake. Ho mantenuto l’ingrediente principale, il Moscato d’Asti e adattato i restanti ingredienti alla regione di provenienza di questo vino. Ho usato quindi, come base, le paste di Meliga e come formaggio, affiancato alla ricotta, la robiola di Roccaverano.
CHEESECAKE AL MOSCATO D’ASTI, ROBIOLA E PASTE DI MELIGA
INGREDIENTI per una teglia da 20 cm (ricetta adattata dalla cheesecake di Anna Luisa)
Per la base
180 g paste di Meliga
60 g burro di buona qualità
Fondere il burro. Tritare i biscotti e unirvi il burro. Pressare in uno stampo a cerniera e passare a rassodare in frigo per 15/20 minuti.
Per il ripieno
100 g ricotta vaccina
100 g robiola di Roccaverano
200 ml panna fresca
10 g colla di pesce
100 g zucchero semolato
Reidratare i fogli di gelatina in acqua fredda. Riscaldare 50 ml di panna e sciogliervi la gelatina. Intanto, montare la restante panna e tenerla in frigo fino al momento di utilizzarla. Setacciare la ricotta, unire la robiola, lo zucchero e mescolare fino ad ottenere una crema liscia. Unire, con una spatola, la panna montata e la gelatina sciolta nella panna. Mescolare, con movimenti dall’alto verso il basso, e disporre sulla base di biscotti. Porre nuovamente in frigo a rassodare per circa un’ora.
Per la geleé al Moscato d’Asti (ricetta di Luca Montersino)
180 ml Moscato d’Asti DOCG
20 g zucchero di canna (o miele di acacia, come consigliato da lui, ma che io non avevo in casa)
9 g colla di pesce
Reidratare i fogli di colla di pesce in acqua fredda. Riscaldare in un pentolino, 100 ml di Moscato d’Asti con lo zucchero e sciogliervi la gelatina. Spegnere il fuoco e unire il Moscato restante. Far intiepidire e versare sulla crema di formaggio. Far raffreddare in freezer.
Servire decorando con frutta fresca e scaglie di mandorle.
Con questa ricetta partecipo all’MTChallenge 57 proposto da Fabio e Anna Lu’ di Assaggidiviaggio
Ps. Scrivo da un internet point e mi scuso per la poca presenza. Sono in attesa della linea telefonica a casa, che mi metta in collegamento col mondo virtuale. Intanto, mi godo quello reale 