Scrivo ora di Botanica, perchè dovevo ancora rimettere insieme i pezzi. Una serata inaspettata, non programmata, anzi suggerita di cuore da una cara amica: chi meglio di te Stefania per Botanica, ha detto Elena!
E così con 35 gradi suonati, sono partita per Firenze, per il Musart in Piazza Santissima Annunziata, per vedere e sentire cosa avevano architettato Stefano Mancuso, Aboca e i Deproducers.
Questo lo dovrei scrivere alla fine, invece lo metto proprio qua, per farvi capire dove andremo a finire, per farvi capire cosa è Botanica. Ringrazio i Deproducers per la loro musica, e spero che il relatore Stefano Mancuso, sia riuscito a risvegliare attraverso voci, musica, e immagini le coscienze dei presenti verso l’importanza del mondo botanico nella nostra vita.
Dovremmo prendere più cose dalle piante, essere più simili ai vegetali. Prendiamo ad esempio l’essere umano che ragiona con il cervello e comanda tutti gli altri organi importanti. Un modello che è stato plasmato su tutta la società, c’è sempre un cervello e sotto i vari organi, in tutto: aziende, organizzazioni, strutture varie.
Invece prendiamo le piante, loro ragionano con tutte le parti del proprio corpo: applicato al nostro mondo, potremmo dire che internet funziona come le piante, con una struttura molto più orizzontale. Ne è un esempio pratico Wikipedia, dove tutti posono partecipare senza che ci sia un vertice che decida.
Ricordate sempre, che le piante sono il filo della nostra vita, sono l’anello di congiunzione tra il sole e la terra. Basta pensare al miracolo della fotosintesi. Ma sono anche le regine della chimica, per la molteplicità di cose che riescono a fare, e che vivono in una natura psicoattiva.
Meno male che qualcosa di buono hanno fatto, per tutelare tutte queste specie vegetali. Sapete cosa è lo Svalbard Global Seed Vault, ovvero il “Deposito globale di sementi delle Svalbard“? Questo deposito, ha la funzione di fornire una rete di sicurezza contro la perdita botanica accidentale del “patrimonio genetico tradizionale” delle sementi. E’ il più grande e importante “caveau” di semi.
E quante cose importanti ha detto Stefano Mancuso, che nella vita è “Neurobiologo Vegetale“, all’Università di Firenze: sapevate che i girasoli giocano tra di loro, e così imparano a stare insieme?
Sapevate che ogni giorno sulla terra, circa mille specie vegetali (il 50% a noi sconosciuto), sparisca dalla faccia del pianeta?
Le piante, sono il motore del clima, peccato che l’uomo spesso mina le basi che ci permettono di vivere. Meno male che Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Max Casacci e Gianni Maroccolo, ovvero i Deproducers, abbiano creato questo incontro tra musica e scienza, dando lo spunto per riflettere sulla nostra linfa vitale, la “botanca”.
Le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare.
Ricordiamo sempre queste parole di Gianni Rodari, musicate da Sergio Endrigo:
Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l’albero
per fare l’albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole un fiore
ci vuole un fiore, ci vuole un fiore,
per fare un tavolo ci vuole un fio-o-re.
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