Conosciuto anche come Panettone Valtellinese, la Bisciola è un dolce rustico ed antico che vale la pena di riscoprire per i suoi ingredienti buoni e salutari come farina di grano saraceno, frutta secca e semi oleosi.
Oggi per la rubrica @lericettedimenticate voliamo nella magica e bellissima Valtellina a riscoprire la Bisciola, un dolce che da quelle parti è un vera istituzione per le feste natalizie tanto che viene chiamato anche panettone valtellinese. Si tratta di un dolce molto rustico e semplice a base di farina di grano saraceno, fichi secchi, noci e uvette.
La leggenda fa risalire la Bisciola al 1797 anno in cui Napoleone e le sue truppe si fermarono in Valtellina per riposarsi e rifocillarsi. L’imperatore ordinò ai suoi cuochi un dolce con le materie prime tipiche della Valtellina e da lì nacque la Bisciola. A me piace perché è un dolce semplice, con pochissimo burro e zucchero, ma con una gran quantità di frutta secca e semi oleosi che contribuiscono a renderlo goloso, ma anche più salutare di tanti altri dolci.
E’ inoltre, scarsamente lievitato e abbastanza compatto perché doveva potersi conservare a lungo anche nei giorni successivi
Bisciola, una valida alternativa al Panettone
Riscoprire la Bisciola ci aiuta a riportare in tavola un dolce rustico, con farine poco raffinate ed antiche come il grano saraceno, un simil-cereale dalle proprietà riscaldanti ottimo da gustare in inverno.
Sostituire i moderni panettoni industriali ricchi di farine raffinate e glutinose, come la Manitoba, con la Bisciola ci consente di gustare un prodotto artigianale di migliore qualità, gluten-light (il grano saraceno non contiene glutine, tuttavia questo dolce non è adatto ai celiaci) e principalmente dolcificato con la frutta. La mia versione di Bisciola, infatti, contiene solo 70 g di zucchero per 6/8 porzioni.
Seguimi in cucina a preparare la Bisciola
Bisciola valtellinese con grano saraceno
Equipment
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Planetaria
Ingredienti
- 200 g Farina bio tipo 1
- 100 g Farina bio di grano saraceno
- 150 g Fichi secchi senza zuccheri aggiunti
- 150 g Gherigli di noci
- 140 g Acqua
- 100 g Uvetta sultanina senza zuccheri aggiunti
- 70 g Zucchero di canna integrale + 1 cucchiaino
- 40 g Burro bio
- 10 g Lievito di birra secco attivo
- 1 Uovo bio solo tuorlo
- 1 pizzichino Sale marino integrale
Istruzioni
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Stempera il lievito nell'acqua a cui avrai aggiunto un cucchiaino di zucchero.
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Miscela le farine e aggiungi l'acqua con il lievito disciolto, impasta a mano o meglio con la planetaria.
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Con l'impasto forma una palla e lasciala lievitare coperta per almeno 2 ore.
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Metti in ammollo in acqua i fichi secchi e l'uvetta e lascia ammollare per circa 1 ora.
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Trascorso il tempo di lievitazione, aggiungi all'impasto il burro ammorbidito, il tuorlo e lo zucchero.
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Impasta nuovamente per alcuni minuti, quindi lascia lievitare l'impasto coperto da un canovaccio per 30 minuti
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Strizza i fichi e le uvette dall'acqua di ammollo e riduci i fichi a pezzetti
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Trita grossolanamente le noci.
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Unisci la frutta secca e le noci all'impasto, aggiungi un pizzico di sale e impasta nuovamente a mano o meglio con la planetaria poichè l'impasto sarà leggermente appiccicoso.
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Adagia l'impasto su una leccarda da forno rivestita di carta da forno dando la forma di una cupola, incidi una croce sulla superficie e lascia riposare ancora 30 minuti coperto da un canovaccio.
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Porta il forno a 200°, inforna a forno caldo. Cuoci 5 minuti a 200°, quindi porta il forno a 180° e cuoci la bisciola valtellinese per altri 40 minuti
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