Continuiamo con il racconto del nostro viaggio alla scoperta della Berlino nascosta. Oggi scopriremo, pedalando tra le strade dei quartieri Moabit e Wedding: mercati coperti in stile liberty dove gustare prelibati manicaretti, architetture dei primi del novecento, memoriali in ricordo alle stragi naziste, parchi verdi dove rivivere l’atmosfera degli anni ruggenti. Ti sei perso il precedente racconta? Niente paura leggi Berlino nascosta: pedalando tra i quartieri di Kreuberg e Schönenberg
Arminiusmarkthalle
Arminiusstraße 2-4, 10551 Berlin, Germania – prima tappa della giornata il mercato rionale di Arminiusmarkthalle, costruito nel dicembre del 1891 nell’allora emergente quartiere d’affari di Moabit. Dichiarato nel 2010 dal comune di Berlino “monumento di valore storico e culturale”, l’edifico che ospita il mercato è uno spettacolare esempio di quell’architettura in transizione tra il classico e il moderno. Tra i banchi di spezie, frutta, e carne s’alternano piccoli bistrot e ristoranti di cucina asiatica e locale. Durante la giornata l’aspetto è quello di un classico mercato coperto frequentato dagli abitanti del quartiere, mentre in serata si trasforma in un luogo magico dove cenare in una atmosfera suggestiva ( guarda il sito ).
La fabbrica di turbine AEG di Peter Beherens
Huttenstraße, 10553 Berlín, Germania – la fabbrica di turbine dell’AEG è stata progettata nel 1908 da Peter Beherens e rappresenta il primo esempio di architettura industriale contemporanea.
L’architetto, nel cui studio si formeranno le “archistar del 900” come Le Courbosier, Mies van der Rohe e Frank Lloyd Wright, fu membro della Deutscher Werkbund, l’associazione tedesca degli artigiani, dove nacque il moderno legame tra design e industria che influenzerà poi il nuovo modo di pensare all’architettura come funzione che determina il valore estetico della forma.
L’imponente capannone, con l’ampio frontone e la successione dei pilastri verticali rastremati alla base sulle facciate laterali, ricorda un tempio greco costruito per celebrare i macchinari elettrici prodotti dall’ingegno umano al suo interno.
Ho sintetizzato in poche righe vent’anni di storia dell’architettura e sinceramente non so quanto possa essere stato chiaro nel farvi capire che ci troviamo di fronte ad un edificio che è una pietra miliare che ha segnato un cambio di rotta verso tutto ciò che oggi noi conosciamo come architettura contemporanea.
Monumeto in commemorazione delle deportazioni naziste
Levetzowstraße, 10555 Berlin Germania – all’incrocio tra Levetzowstrasse e Jagostrasse è stato realizzato un commuovente monumento dedicato agli ebrei deportati nei campi di concentramento durante le persecuzioni naziste. Prima della seconda guerra mondiale, in questa zona sorgeva la più grande sinagoga della città di Berlino, un edifico che poteva ospitare fino a 2.000 fedeli e dal 1941 proprio in questo luogo, partirono i primi vagoni carichi di persone verso i campi di concentramento di Mauthausen, Treblinka e Auschwitz.
La sinagoga fu severamente danneggiata dai bombardamenti degli alleati e ciò che rimaneva venne demolita negli anni cinquanta. Negli anni novanta è stata posta una lastra di acciaio che riporta le date delle deportazioni, mentre sul pavimento delle placche in acciaio raffigurano le decine di sinagoghe esistenti in città prima dello scempio nazista. Infine un pesante blocco di marmo, dal quale emergono appena abbozzate delle figure umane, sembra essere issato, tramite un serrato cavo d’acciaio, sul vicino carro merci.
Giro lungo il Plötzensee e bibita alla rimessa di barche di legno
Hans-Schomburgk-Promenade 13351 Berlin, Germania – proseguiamo verso la stazione balneare di Plötzensee un spiaggia con ombrelloni e sdraio per gli amanti della tintarella estiva che si apre sull’omonimo laghetto. Un rapido giro di pedali lungo la promenade per terminare poi al Fischerpinte, una rimessa di barche dove il tempo sembra essersi fermato nei ruggenti anni cinquanta – proprietari e avventori compresi – dove consumiamo un fresco apfleshorle accompagnato da uno speziato e gustoso banana bread ( scopri la ricetta di oplà ).
MAUER PARK
Gleimstraße 55, 10437 Berlin, Germania – continuiamo in direzione Mauerpark, dove sopravvivono 300 metri del muro che per oltre cinquant’anni divise la città. Fu solo dopo la riunificazione che l’amministrazione comunale di Berlino decise di trasformare la striscia della morte, così era chiamata la zona che separava il muro dalla prima linea di torrette di guardia, in un’area verde.
Nel 1994 l’architetto paesaggista Gustav Lange regala alla città un spazio di libertà laddove fino a pochi anni prima c’era uno spazio di confine e celebra il ricordo di coloro hanno perso la vita nell’intento di oltrepassare il muro alla ricerca di una sperata nuova libertà.
Oggi Mauerpark è anche un luogo d’incontro dove ogni domenica un mercatino delle pulci e di cibarie orientali si apre a turisti e residenti in cerca di articoli vintage o dell’affare della giornata.
Lascio il parco con una riflessione. Il fanatismo religioso, politico o sociale costruisce muri che impediscono di vedere l’orizzonte.
Pranzo al Restauration 900
Husemannstraße 1, 10435 Berlin, Germania – tardo pomeriggio e finalmente arriviamo al Restauration 900 ( guarda il sito ) un ristorante fuori dai giri turistici e frequentato per lo più da berlinesi. Specialità cotolette, ambiente informale ma curato e possibilità di mangiare all’aperto davanti ad un tranquillo parco.
Prendiamo un menù del giorno e il piatto speciale wiener schnitzel. Tutto buonissimo a meno di 30 euro.
Mappa del percorso
Film E MUSICA
- Lettere da Berlino di Vincent Pérez ( 2016 );
- Auschwitz (canzone del bambino nel vento) di F.Guccini nella versione di Alice ( 2007 );
- Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders ( 1987 )
L’articolo Berlino nascosta: pedalando tra Moabit, Wedding sembra essere il primo su Oplà! ti fa bene.