Philips Pastamaker

tagliatelle pasta maker

Sono molto orgogliosa della mia Pastamaker, la sto utilizzando già da un anno, avrete letto tante mie ricette con la pasta fresca, ma non vi ho mai illustrato questo fantastico strumento per fare la pasta.

Philips Pastamaker offre anche ai principianti la possibilità di preparare la pasta fresca a casa in quindici minuti o meno.

E’ tutto molto semplice: aggiungi alcuni ingredienti (semola, acqua e/o uova), premi alcuni pulsanti e avrai una pasta fresca e consistente pronta da usare in pochi minuti. Le trafile in dotazioni originali Philips ti permettono di fare pochi formati di pasta ma quelli essenziali: spaghetti di vari diametri , fettuccine (che poi sono più delle linguine) tagliatelle e pappardelle (io la uso anche per i pizzoccheri), sedani/penne/tubetti da minestra o lasagne, che puoi usare come base per fare i ravioli, tortellini perfino i gyoza.

Alcune trafile sono molto spesse e non piacciono a tutti, io ad esempio le pappardelle le ritaglio dalla sfoglia e con la trafila pappardelle faccio i pizzoccheri, ci sono comunque pagine facebook e diversi siti online dove poter comprare
trafile compatibili sia in pom che in bronzo, con o senza un adattatore che ci permetteranno di fare davvero ogni tipo di pasta ma queste cose le vedremo più avanti.

Con questa macchina per la pasta, non devi essere uno chef esperto per ottenere una pasta fresca come quella fatta in casa dalle nostre nonne ma richiede comunque delle piccole accortezze e abilità per ottenere i migliori risultati. Anche la pulizia può essere semplice o un po’ più laboriosa secondo la trafila utilizzata, del suo materiale e se l’impasto che abbiamo fatto era idratato bene.

Tulle parti della macchina poi possono andare in lavastoviglie ad eccezione del corpo motore e del frontalino metallico della macchina, però spesso basterà un panno pulito per ripulire la macchina e prepararla al nuovo impasto.

In questo articolo di presentazione di questo stupendo strumento per fare la pasta parleremo di:

  1. Come è fatta Philips Pastamaker
  2. Primo utilizzo di Philips Pastamaker
  3. Fare la pasta con Philips Pastamaker
  4. Opzioni di sicurezza di Philips Pastamaker
  5. Pulizia di Philips Pastamaker

philips pastamaker

Come è fatta Philips Pastamaker

Il Philips Pasta Maker ha due modelli, uno più piccolo la Viva e il modello Avance in varie versioni.

Le macchine si compongono di una base, un coperchio, una pala per mescolare (coclea), un frontalino metallico che si avvita al corpo e una serie di trafile più o meno numerose a seconda del modello, il più fornito è il modello nero con 8 trafile, ci sono modelli con la bilancia integrata e quelli senza che in alternativa hanno dei misurini; c’è poi uno strumento piatto che funge da lama per tagliare la pasta estrusa, uno strumento per la pulizia delle trafile che ha una parte a pennello e una punta per pulire i fori e uno strumento multipunte con tappo per pulire la trafila capelli d’angelo.

trafila capelli d angelo pastamaker

Infine una guida per l’utente e un ricettario multilingue che però consiglio di non seguire visto che è stato ideato in oriente per gusti molto diversi dai nostri.

Appena arrivata a casa la macchina ho letto le istruzioni e ho trovato la macchina facile da montare: appena tirata fuori dalla scatola in poco più di due minuti era già operativa.

La macchina pesa poco più di 9 chilogrammi, con dimensioni di 34 cm per 40 cm pollici per 30 cm. È alimentata da un motore da 200 watt che produce 725 KG di forza sull’impasto durante l’estrusione, secondo quanto illustra Philips.

Il pannello di controllo ha quattro pulsanti : il tasto di accensione/spegnimento, un pulsante di avvio/pausa, un tasto selettore per un impasto con uova o senza e un pulsante di sola estrusione.

Il display mostra il tipo di impasto che si sta eseguendo (con o senza uova) poi il peso della semola e dei liquidi se abbiamo la versione con la bilancia integrata e poi mostra il tempo di impasto (3 minuti) .

Pastamaker primo utilizzo

istruzioni pastamaker

Prima di utilizzare la macchina per la pasta per la prima volta, smontare tutte le parti a contatto con l’impasto, nonché gli accessori, lavarli e asciugarli con acqua tiepida e un po’ di detersivo per i piatti. La base principale della macchina e il frontalino metallico si possono pulire con un panno umido e poi asciugate bene.

Dopo aver rimontato correttamente la macchina e messo la trafila scelta accendiamola. Se abbiamo il modello con bilancia selezioniamo il tasto per il tipo di impasto (con o senza uova): questo serve alla macchina per calcolare i liquidi necessari all’impasto visto che acqua e uova hanno diverso grado di idratazione, poi apriamo il coperchio, aspettiamo che il display segni 000 e aggiungiamo la semola controllando il peso sul display.

Bisogna stare attenti a non superare il massimo di semola lavorabile dalla macchina (per alcuni modelli 500 gr per altri 600 gr) o a mettere più del minimo lavorabile (200/250g).

Chiudiamo il coperchio, la macchina ci mostrerà i liquidi da inserire, premiamo start. La macchina inizia a girare la coclea e mescolare la farina allora iniziamo a versare i liquidi (acqua, uova, succo di verdura o una combinazione) attraverso i piccoli fori sul coperchio.

Bisogna versare i liquidi lentamente e aspettare che la macchina finisca il conto alla rovescia dei 3 minuti dopodichè invertirà il senso di rotazione della coclea e la pasta inizierà ad uscire.

La prima pasta che esce sarà bruttina , spesso frastagliata o poco liscia: niente paura è normale, voi tagliatela via via che esce con l’apposito attrezzo e quando vedete che la pasta esce bene prendete tutta quella bruttina e la rimettete nella macchina aprendo il coperchio.

La macchina ha un sistema di protezione che blocca immediatamente il funzionamento se si apre il coperchio, quindi una volta messa dentro la pasta basta richiudere correttamente il coperchio e ripremere play e il ciclo continuerà da dove era stato interrotto.

Il ciclo di produzione della pasta con pastamaker è fatto per essere terminato in circa 10 minuti (3 di impasto e 7 di estrusione della pasta) e potrai avere della buona pasta da mangiare subito nel tempo che ti bolle l’acqua, ma se vuoi avere un prodotto simile a quelli acquistati con una migliore struttura, porosità e callosità allora dovrai allungare un po’ questo ciclo di produzione (oi ti spiegherò come fare).

A fine ciclo di estrusione la macchina inverte due volte il giro della coclea tirando fuori l’impasto dalla trafila e rimettendolo dentro, questo per far si che si sprechi meno impasto possibile, poi la terza volta lo tira solo fuori per facilitare le operazioni di pulizia e quindi va in pausa e lampeggia sul display ed è quello il momento di spengerla.

Dentro la macchina e tra coclea e trafila avanzerà ancora un po’ di impasto in genere un 40/50 gr, potete volendo congelarlo e poi riutilizzarlo quando ne avrete accumulati abbastanza da poter trafilare della nuova pasta, questa non sarà di buona qualità perché si usa un impasto stressato e scaldato dalla prima trafilazione ma si può usare per la pasta da minestra o da brodo.

Consistenza e sapori della pasta

Mentre Philips afferma nella guida e ricettario che si può utilizzare qualsiasi tipo di farina anche di grano tenero per fare la pasta consiglio di utilizzare solo semola per fare la pasta, meglio non rimacinata ideale per la pasta.

Naturalmente potrete impastare anche altre farine per formati tipici come i soba o i noodles o i pizzoccheri con grano saraceno, si può fare anche la pasta senza glutine o proteica però per la pasta classica è da prediligere la semola di grano duro.

La prima cosa importante per avere una buona pasta oltre lo scegliere buone materie prime è dosare bene l’idratazione.

Misurare accuratamente le quantità di semola e liquidi secondo le semole o le trafile che si usano è fondamentale per avere un buon risultato. Se sei abituato a fare pasta a mano o con altre macchine manuali tenderai ad idratare di più vedendo l’impasto slegato ma ti consiglio di non farlo assolutamente: l’impasto con pastamaker è slegato, bricioloso come un cous cous, mai compatto altrimenti la macchina può bloccarsi o girare a vuoto senza estrudere nulla.

impasto con pasta maker

Le prime volte che fai la pasta puoi attenerti alle dosi segnate dalla macchina e otterrai un prodotto standard soddisfacente però col tempo imparerai che ogni semola, ogni trafila e ogni stagione della tua casa avrà bisogno di piccole o grandi variazioni, con pastamaker anche 10ml di liquido in più o in meno possono cambiare il risultato finale.

Come regola di base io idrato al 36% la pasta corta e al 37/38% quella lunga; come prima prova partite dalla pasta lunga (non per nulla sono le trafile più numerose fornite dalla Philips) che tollera meglio piccoli errori di idratazione e si presta anche a conservarsi meglio mentre spesso le paste cave come i sedani o le penne è facile farle troppo idratate con le estremità che si chiudono al taglio.

Puoi aromatizzare o colorare la tua pasta diversi tipi di farine, succhi, polpa od estratti di verdure o aggiungendo spezie o erbe aromatiche, ma consiglio di farlo dopo presa confidenza con la macchina e le idratazioni.

spaghetti pastamaker
fischiotti pastamaker
tagliatelle pasta maker

Sicurezza della Pastamaker

La Philips Pastamaker ha uno spegnimento automatico in caso di surriscaldamento. Il manuale suggerisce di non usarla per più di 45 minuti alla volta (che ti permetterebbero di fare fino a tre chili di pasta), dopodiché occorre una pausa di 15 minuti.

La Pastamaker è dotata di meccanismo sicurezza che non consente il funzionamento della macchina se il coperchio non è installato correttamente o se lo apriamo (quindi è sicuro usarla anche con i nostri figli) oppure se le trafile non sono inserite correttamente.

Il pannello frontale della macchina che si avvita e svita per cambiare le trafile è in metallo ed è piuttosto pesante: prestare massima attenzione quando lo si toglie o si maneggia specialmente se abbiamo bambini vicino.

Pulizia della Pastamaker

Nel complesso, pulire questa macchina è abbastanza facile a patto di aver fatto un impasto della giusta idratazione e quindi non molle: in questo caso la camera di lavorazione risulterà praticamente pulita, le briciole dell’impasto si staccheranno con un panno che puoi passare con la mano, la stessa cosa con la coclea che risulterà praticamente pulita.

L’estrazione dell’impasto dalle trafile è un po’ più difficile ma non eccessivamente laborioso se si utilizzano gli strumenti per la pulizia. Qualcuno suggerisce di mettere i dischi in freezer per qualche ora prima di utilizzare lo strumento di pulizia per estrarre l’impasto o di metterle in bagno per qualche ora, con alcune trafile in bronzo ho trovato utile l’ammollo mentre per il resto se l’impasto è della giusta consistenza si toglie facilmente con gli strumenti in dotazione.

Come già detto i vari pezzi possono andare tutti in lavastoviglie ma il mio consiglio è di non farlo se non sono troppo sporchi perché comunque è plastica e certe lavastoviglie raggiungono temperature che potrebbero danneggiarla o danneggiare anche il rivestimento antiaderente della coclea. Anche lavando a mano comunque usare solo acqua tiepida e spugne non abrasive o panni umidi.

Nella parte inferiore della macchina per la pasta c’è un cassetto progettato per riporre le trafile o gli strumenti per la pulizia forniti . L’ho trovato abbastanza utile finché si hanno solo le trafile in dotazione, poi considerate altri contenitori e spazio in cucina per le altre trafile che non potrete fare a meno di comprare

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