Le chiacchiere, o bugie, o galani o, come le chiamiamo a Roma, le frappe…sono tra i dolci fritti più buoni che ci siano. Sottili e croccanti, abbondantemente spolverizzate di zucchero a velo o irrorate di miele, piacciono sempre a tutti e una tira l’altra.
La ricetta che vi suggerisco è quella del famoso pasticciere Iginio Massari: mi è piaciuta molto perché l’impasto è perfetto per stenderlo a uno spessore sottilissimo e ne risultano delle chiacchiere molto friabili e leggere, che cuociono in un attimo e non assorbono olio. Con questa dose ne vengono circa una sessantina. Una raccomandazione importante: attenetevi scrupolosamente alla ricetta e friggete le chiacchiere in abbondante olio di arachidi.
Ingredienti:
200 g di farina manitoba, 50 g di farina 00, 87 g di uova (circa un uovo e mezzo), 30 g di zucchero, 30 g di burro morbido, 25 g di rum o grappa, buccia di un limone grattugiata, una bustina di vanillina, un pizzico di sale. Circa 1,5 l di olio di arachidi; zucchero a velo.
Preparazione:
Lasciar ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Nell’impastatrice mettere tutti gli ingredienti e impastare fino ad ottenere una palla liscia e omogenea. Si può anche impastare con un robot da cucina o a mano.
Avvolgere la pasta in pellicola e lasciarla riposare a temperatura ambiente per un’ora.
Dividere l’impasto in 6-8 pezzi e con la macchinetta per tirare la pasta stenderli sottilissimi, fino all’ultimo foro. Con la rotella dentata ricavare da ogni striscia dei rettangoli e praticare in ognuno due incisioni al centro, parallele ai bordi lunghi.
Scaldare l’olio in una padella larga e piuttosto fonda, quando è sufficientemente caldo friggervi le chiacchere 4-5 pezzi per volta, voltandole quando sono appena dorate su un lato. Tenere la fiamma non troppo alta perché la temperatura non salga troppo: le chiacchiere cuociono molto velocemente perché sottilissime e quindi occorre fare attenzione a non bruciarle. Man mano che sono dorate scolarle e passarle su carta assorbente.
Lasciarle raffreddare e servirle spolverizzate di zucchero a velo.
La ricetta che vi suggerisco è quella del famoso pasticciere Iginio Massari: mi è piaciuta molto perché l’impasto è perfetto per stenderlo a uno spessore sottilissimo e ne risultano delle chiacchiere molto friabili e leggere, che cuociono in un attimo e non assorbono olio. Con questa dose ne vengono circa una sessantina. Una raccomandazione importante: attenetevi scrupolosamente alla ricetta e friggete le chiacchiere in abbondante olio di arachidi.
Ingredienti:
200 g di farina manitoba, 50 g di farina 00, 87 g di uova (circa un uovo e mezzo), 30 g di zucchero, 30 g di burro morbido, 25 g di rum o grappa, buccia di un limone grattugiata, una bustina di vanillina, un pizzico di sale. Circa 1,5 l di olio di arachidi; zucchero a velo.
Preparazione:
Lasciar ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Nell’impastatrice mettere tutti gli ingredienti e impastare fino ad ottenere una palla liscia e omogenea. Si può anche impastare con un robot da cucina o a mano.
Avvolgere la pasta in pellicola e lasciarla riposare a temperatura ambiente per un’ora.
Dividere l’impasto in 6-8 pezzi e con la macchinetta per tirare la pasta stenderli sottilissimi, fino all’ultimo foro. Con la rotella dentata ricavare da ogni striscia dei rettangoli e praticare in ognuno due incisioni al centro, parallele ai bordi lunghi.
Scaldare l’olio in una padella larga e piuttosto fonda, quando è sufficientemente caldo friggervi le chiacchere 4-5 pezzi per volta, voltandole quando sono appena dorate su un lato. Tenere la fiamma non troppo alta perché la temperatura non salga troppo: le chiacchiere cuociono molto velocemente perché sottilissime e quindi occorre fare attenzione a non bruciarle. Man mano che sono dorate scolarle e passarle su carta assorbente.
Lasciarle raffreddare e servirle spolverizzate di zucchero a velo.
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