E’ proprio il caso di dirlo, che la pizza sta vivendo un periodo d’oro. Tra i luoghi da citare a Firenze, vi parlo di Berberè, che i fiorentini direbbero: è la pizzeria gourmet “diladdarno“! La particolarità di questa pizza è che quì si fa uso di lievito madre e “farine vive“. A capo delle pizze c’è Andrea, e mi ha raccontato che tutti i giorni ci sono le pizze con la farina macinata a pietra e altre che possono variare di giorno in giorno, fatte con farine miste o di farro o quelle con le farine antiche, poi ci sono gli impasti speciali con semola, kamut, e farina di Enkir, in particolare nel fine settimana. Ed è una delle pizzerie dove oltre ad esserci il forno a legna per cuocere la pizza, per ottimizzare la digeribilità della pizza, da Berberè hanno sperimentato con successo un inedito metodo di fermentazione totalmente privo di lievito, basato sul processo fisico di idrolisi degli amidi.
Volendo prima che arrivi la pizza, si può ingannare l’attesa prendendo un “cicchetto“: ci sono di diversi tipi, anche vegetariani come quello con gorgonzola naturale, pere e noci, oppure si può andare sul piattino di salumi con pane caldo, la vellutata di finocchi, salmone, aneto, barbabietola e pepe e altre ghiottonerie. Questi stuzzichini, che poi sono un vero e proprio antipasto, vanno dai 4€ agli 8€, in base a quello che si ordina. Io ho scelto il piattino di salumi, dove il pane viene portato caldo e condito con dell’olio extravergine, ingrediente giusto per accompagnare lo speck, il prosciutto e la mortadella.
Ma veniamo alle pizze, la preferisci bianca o rossa? Mi fa un po’ sorridere questa voce nel menu, perché per noi toscani la pizza è quella con il pomodoro, mentre non diciamo pizza bianca, ma schiacciata, ciaccino, focaccia ecc…Ma siccome da Berberè funziona così io ho assaggiato una gustosa pizza rossa con pomodoro, acciughe di Cetara e origano. In carta ci sono anche la pizza al pomodoro Fiaschetto di Torre Guaceto, capperi di Salina, fiordilatte, origano, basilico e pepe, quella pomodoro, ‘nduja di Spilinga e caciocavallo e molte altre. I prezzi variano da 6.50€ a 11€. E le pizze senza pomodoro quali sono? Sarebbero state da prendere tutte, ma alla fine ricordandomi di Brisighella e della Romagna, sono andata dritta dritta su quella con Mortadella di Mora Romagnola, broccoli, asiago stagionato e fiordilatte, semplicemente una goduria, anche se devo essere sincera ero combattuta se prendere o no quella con radicchio saltato, Taleggio Dop, riduzione di vino e fiordilatte. Le pizze senza pomodoro sono diverse e vanno dai 12 ai 14€. Se siete particolarmente curiosi, quì trovate il menu completo!
Si respira una bella “identità di sala“: i ragazzi tutti giovani, guidati da Alessandro, hanno una bella preparazione, non recitano le cose a memoria, anzi quando gli chiedi dell’impasto oppure degli ingredienti, sono preparati e ognuno di loro ci mette del suo nel rispondere alla domanda fatta. Per quanto riguarda la voce “bere“, hanno una selezione di birre artigianali, vini al calici biologici e biodinamici e il curioso “biofiasco“.
Non si finisce mai una cena senza dolcino e tra i dessert in carta trovate la creme caramel, il sorbetto al mandarino con panna e scagliette di cioccolato, la Linzertorte con panna acida, e la panna cotta agli agrumi con salsa al cacao e nocciole tostate…Riuscite a capire dalle foto quale dolce mi sono mangiata io?
Piazza de Nerli, 1 (Oltrarno)
Firenze
ORARI
Aperto tutte le sere dalle 19.00 alle 24.00
venerdì, sabato e domenica anche a pranzo dalle 12.30 alle 14.30
PER PRENOTARE
Tel +39 055 2382946
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