Nelle metamorfosi di Apuleio, Lucio, trasformato in asino, attraverso le rose della dea Iside potrà recuperare il suo aspetto umano. E’ una pianta legata a Venere e simbolo di armonia equilibrio e fecondità. Si sono trovate tracce di rose risalenti all’età della pietra. Tra le innumerevoli specie, la rosa canina è forse la più antica. Si pensava che fosse un rimedio efficace contro la rabbia dei cani, da qui il termine ‘canina’. In Germania si dice che mangiando un cinorroide (frutto oblungo della rosa selvatica) nella notte di capodanno ci si immunizza contro qualsiasi infezione.
Il punto focale per cucinare delle rose è che i fiori non siano stati trattati con sostanze chimiche. Poiché il petalo è molto delicato un lavaggio energico le rovinerebbe, consiglio di metterle in infusione in acqua per alcune ore e poi tamponarle delicatamente.
INGREDIENTI PER DUE PERSONE
- 160g di riso carnaroli
- 1 bocciolo di rosa rossa fresca e profumata
- qualche petalo di rosa rossa
- 3 cipolline lunghe bianche fresche
- 25cc di acqua di rose
- 70 cc di prosecco
- pepe rosa
- una noce di burro salato
- olio extra vergine di oliva
- 700 cc circa di brodo vegetale
- 50 gr di robiola
PROCEDIMENTO
Far soffriggere le cipolline fresche in olio e burro. Aggiungere il bocciolo di rosa tagliato al coltello. Tostare il riso ed aggiungere prosecco e acqua di rose e far sfumare. Cuocere lentamente il risotto ed aggiungere il brodo caldo ogni volta che serve. Mantecare il riso con la robiola fresca. Alla fine aggiungere chicchi di pepe rosa.
La prossima volta voglio provare ad aggiungere dell’erba cipollina e dei pinoli tostati o del pistacchio tagliato al coltello.
Servire il risotto con dei petali di rosa freschi, tagliati all’ultimo momento prima di servire in tavola.
e la bacheca Pinterest