Tra una festa e l’altra torno a scrivere! Non sono sparita: semplicemente -e a malincuore- ho dovuto mettere temporaneamente da parte mestoli e padelle, macchina fotografica e computer, insomma tutto quello che amo fare di più.
Ritorno con uno dei dolci più irresistibili del carnevale, ho rivisitato un po’ la ricetta originale, a cui ho voluto aggiungere una parte di farina di mandorle poi, non contenta, una volta cotte le ho tuffate allegramente nel cioccolato fuso! Perché ogni tanto si può eccome, anzi si deve! Qui noi le chiamiamo Bugie ma voi le conoscerete magari come Chiacchiere, Frappe, o Cenci… ogni regione ha le sue tradizioni.
Mi piace pensare a come la terra, il territorio, producano cose straordinarie e irripetibili altrove. Penso al vino che è una grande ricchezza qui in Piemonte, penso in particolare al Brachetto d’Acqui, vino tipico dell’Alto Monferrato acquese. Scrivo volentieri di questo vino, che si accompagna benissimo con questi Triangoli alle mandorle, un vino dolce ed elegante dalla bassa gradazione alcolica, assolutamente particolare. Le caratteristiche organolettiche del Brachetto d’Acqui, quelle che lo rendono unico nel suo genere, sono il colore rosato intenso con sfumature rubine, il profumo ampio e aromatico, con note di fragola e ciliegia. Ha un sapore dolce gradevole, capace di sorprendervi. Ideale da bere come aperitivo, anche con stuzzichini salati, ma sopratutto per accompagnare dolci e frutta.
Come ben sapete da tradizione le Bugie vanno fritte in abbondante olio, ma se non amate il fritto per l’appunto, nulla vi vieta di adagiarle in una teglia foderata di carta forno e cuocerle a 180°, senza aggiungere nessun grasso.
Triangoli alle mandorle o “Bugie” di Carnevale alle mandorle
ingredienti per 50 triangoli (circa)
300 g di farina 00
200 g di farina di mandorle
100 g di zucchero
300 g di cioccolato fondente al 65%
60 g di Brachetto d’ Acqui o Moscato
50 g di burro fuso
3 uova intere
1 limone bio
un pizzico di sale
Olio di semi di Girasole (per friggere)
Unite le farine, disponetele a fontana su di una spianatoia, ( lo stesso procedimento può essere fatto con la planetaria) rompetevi al centro le uova, aggiungete poi il burro fuso, lo zucchero e la scorza del limone, cominciate ad impastare. Unite poi un pizzico di sale, ed il vino. Lavorate l’impasto per una decina di minuti fino ad ottenere una massa liscia ed omogenea. Coprite con una pellicola trasparente, fate riposare in frigorifero per almeno due ore.
Riprendete la pasta e con una macchina per sfoglia tiratela dello spessore di 2/3 mm, tagliate poi a triangoli con l’aiuto di un tagliapasta.
Scaldate abbondante Olio in un’ampia casseruola ( se avete il termometro l’olio deve arrivare a 180°C ) altrimenti provate con un pezzetto di pasta se comincia a friggere l’olio è pronto! Tuffate i triangoli, pochi alla volta, nell’olio per pochi minuti.
Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria, immergetevi i triangoli per metà, come faccio io qui sotto, lasciate raffreddare e servite.
Il Brachetto D’Acqui è uno dei sei vini della linea “Fiocco di Vite” nata dall’esperienza dell’Azienda vinicola Toso, situata nella Valle del Belbo, nel cuore delle Langhe. Una realtà vitivinicola con alla base la naturalità –dalla fitodepurazione delle acque fino all’uso del fotovoltaico per la produzione di energia rinnovabile- e la saggezza con la produzione di prodotti di qualità e nell’invito ad un consumo responsabile. Il bere, con il mangiare, completa l’atto nutritivo a tavola, dove il vino incontra il cibo per esaltare profumi e di sapori.
Non dimenticatevi di accompagnare il tutto sempre con un tazzone abbondante di allegria!! a presto..
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