Torta di mele speziata da “Le mele di Adamo” #Ciakfood

le-mele-di-adamoTorta di mele speziata da “Le mele di Adamo” #Ciakfood… ecco la prima puntata dedicata ai film e al cibo della raccolta Book&Film food a cui partecipo con altre 6 blogger e amiche.
Le mele di Adamo è un film danese del 2005.
Come chiamarlo? commedia, film noir, film grottesco, teatro dell’assurdo?
Forse un mix delle 4 cose.
Vincitore al Sundance festival, e devono spiegarmi perchè tutti i film che passano dal Sundance sono sistematicamente i miei preferiti. una sorta di marchio di garanzia.

*SPOILER ALERT*
Se non avete visto il film, se avete intenzione di vederlo, o se semplicemente odiate sapere di che parla, sappiate che invece io adoro parlare dei film che ho visto, quindi saltate direttamente alla ricetta, grazie XD
*SPOILER ALERT*

Narra la storia di 2 personaggi animati, e uno inanimato, protagonista inconsapevole ma cardine della vicenda, un melo.
I due protagonisti, Ivan e Adam sono totalmente all’opposto – tutto il film è giocato sulle opposizioni tra bene e male, Dio e il Diavolo.
Ivan un pastore di una piccola chiesa protestante, inguaribile ottimista, interpretato dal magnifico Mads Mikkelsen.
Adam un neonazista appena uscito di prigione che deve scontare un periodo di riabilitazione presso la parrocchia.
Il film comincia con l’incontro/scontro dei due, e Adam dubbioso sulla sua permanenza presso la chiesa:
“Non puoi smettere di dire stron*ate e dirmi cosa devo fare?”
Ivan: “No non posso farlo Adam, perché lo devi capire da solo, l’unica cosa che spero è che trovi un obiettivo, per il resto non ti chiediamo niente”

“Mi piacerebbe fare una torta ” risponde Adam.
Ivan, appuntando su un taccuino: “f-a-r-e u-n-a t-o-r-t-a. di mele?”
Adam: “sì, una torta di mele. il mio obiettivo è una gigantesca torta di mele.”
Ivan: “con le mele del nostro giardino? è una buona idea. sai cosa? abbiamo trovato il tuo obiettivo. tu devi fare una torta di mele, curerai l’albero fino al 1 agosto quando maturano le mele. quindi le raccogli e prepari la tua torta. ”
Ben presto ci sarà dato di capire che sarà tutt’altro che un’impresa semplice.
Le mele di Adamo è un film dal sapore biblico, pieno di citazioni e parallelismi, ma tutt’altro che noioso e anche dissacrante.
A partire dal titolo, che in danese è Adams æbler, nell’Eden infatti il melo tentava Eva e non Adamo – nella copertina abbiamo una citazione del suddetto albero con la mano di Adamo, riconoscibile per il tatuaggio della croce di Malta, che coglie il frutto proibito –  qui è il centro di strani eventi che cominciano a susseguirsi dall’arrivo di Adam, come una sorta di presagio del “male” portato dall’ex-detenuto nella parrocchia.
Ivan del resto, un personaggio al limite dell’assurdo, si scopre aver avuto una vita drammatica, aver perso la madre da piccolo, subito abusi dal padre, avere un figlio paraplegico, sua moglie si è suicidata per non aver retto il peso di un figlio invalido e lui si è ammalato di un tumore incurabile al cervello.

Torta di mele di "Le mele di Adamo" #Ciakfood

Torta di mele speziata da “Le mele di Adamo” #Ciakfood

E nonostante questo lo vediamo sempre con il sorriso sulle labbra.
Un sorriso al di là del normale.
Un sorriso che nega la realtà.
Ivan non vuole vedere ciò che lo circonda, il male, la cattiva sorte, li rifiuta e rimuove tutto quello che lo fa soffrire fino a rendersi ridicolo agli occhi di tutti.
Presenta i riabilitati della parrocchia come persone che si sono riscattate, Gunnar non beve un goccio da 26 mesi mentre lo vediamo sempre con un bicchiere in mano.
Khalid non fa una rapina da anni, mentre Adam trova un passamontagna e dei soldi in cucina.
La moglie non si è suicidata ma è stato il figlio – paraplegico – che per sbaglio ha sostituito le pillole per il mal di testa e le ha messe nella ciotola delle caramelle.
Ma forse è una delle scene più belle e crude – per la totale freddezza e distanza di Ivan di fronte al dolore – a mostrare la sua cecità, quando una donna incinta chiede consiglio se abortire o no, visto che i medici le hanno dato il 60% di possibilità che il bambino nasca handicappato, e lui le risponde di essere ottimista e non perdere la fede, lui stesso ha vissuto la stessa esperienza e suo figlio – paraplegico – corre felice nei prati e non sta fermo un attimo.

Quasi si trova a negare la figura di Hitler, guardando la sua immagine sulla parete.
“Chi è? tuo padre?” chiede ad Adam.
“No veramente è Hitler”.
“Ah…pensavo avesse la barba”.
Questo atteggiamento fa impazzire letteralmente Adam che cerca di mettere Ivan di fronte alla verità, fallendo ogni volta miseramente.
Mano mano che il film procede una serie di sventure tragicomiche cominciano a frapporsi tra Adam e il suo progetto “torta di mele”, il melo prima viene attaccato dai corvi, poi dai vermi, Adam si brucia malamente una mano con la stufa della cucina, infine la sfufa si rompe e viene sostituita.

Ivan gli dice che è il Diavolo che sta cercano di mettersi tra lui e il suo obiettivo, che sta cercando di dirgli qualcosa, ma che lui non deve mollare e abbondonarlo.
Una sera Adam si ritrova in chiesa a parlare con Ivan e gli chiede se è davvero sicuro che sia il Diavolo ad avergli reso la vita un inferno, o forse è il suo Dio che lo odia, che gli ha dispensato tanto dolore, un Dio tremendamente lontano da permettere che tutto questo accada?

Una visione che si ricongiunge a quella del libro di Giobbe, per tutto il film la Bibbia continua ad aprirsi esattamente in quel punto ogni volta che cade per terra.
Giobbe fu punito da Dio, gli fu tolto tutto, ricchezze, salute e figli, gli fu inflitto un dolore insopportabile, ma nonostante questo non perde mai la fede e anzi alla fine viene ricompensato.
Ivan allora si sente male, messo di fronte all’inevitabilità delle cose, alla fredda realtà, alla crudezza delle parole di Adam, comincia a perdere sangue dalle orecchie e ha una emorragia cerebrale.
Adam non contento lo prende a pugni e lo lascia esanime sul pavimento della chiesa.
Un forte temporale scoppia e come un segno divino la nuova stufa viene colpita da una saetta, il melo carbonizzato da un fulmine, un occhio in cielo formato da nuvole sembra scrutarlo e giudicarlo per il suo gesto scellarato, mentre un turbinio di vento entra in chiesa immersa nell’oscurità e scuote le porte come in un film horror che si rispetti, con tanto di musica minacciosa in sottofondo.
Adam si pente e presta soccorso portando Ivan all’ospedale, ma è tardi, gli vengono dati solo pochi giorni di vita.

Torta di mele di "Le mele di Adamo" #Ciakfood

Torta di mele speziata da “Le mele di Adamo” #Ciakfood

Tornato in parrocchia Ivan annuncia la cosa, ormai perduta la fede non sa più cosa fare.
Dice:  “arrangiatevi, se ho detto qualcosa che vi è servito usatelo, altrimenti non usatelo…non mi importa”.
Non più guida spirituale ha perso il suo posto nel mondo.
Senza fede ha perso il suo scopo.
Il suo obiettivo.
Anche Adam però nel frattempo è cambiato.
Se all’inizio rappresentava il “male” – con il suo arrivo sono iniziate infatti le piaghe dell’albero di mele – il suo personaggio si è evoluto, le sue certezze sono crollate, così come la foto di Hitler cadeva dal muro ogni mattina al suonare fragoroso delle campane, il suo bildungsroman si è quasi concluso, sta per rinnegare gli amici neonazisti e porgere l’altra guancia esattamente come il suo mentore.
Quando pone Ivan davanti alla realtà delle cose gli dice: “l’ho fatto perchè sono una persona cattiva, e tu non puoi farci nulla”, ma si pente quasi subito del suo gesto vedendo Ivar ridotto in quelle condizioni, Gunnar e Khalid che tornano di nuovo sulla cattiva strada senza la direzione di Ivan.

Alla fine Adam prende le redini della situazione, ergendosi a guida della parrocchia e partecipando addirittura ad una buffa rapina per evitare che Khalid si metta nei guai, rapina durante la quale, già che c’è, ruba un piccolo forno elettrico per la sua torta di mele.
Quando infine i vecchi amici neonazisti verrano a trovarlo in parrocchia lui si schiererà contro di loro che lo accusano di avere stretto amicizia con un “KABUL” – ossia l’arabo Khalid – nella lotta un colpo partirà e colpirà Ivan alla testa.
Ma miracolosamente porterà via il tumore, donandogli una ricompensa, una ricompensa che anche Giobbe ebbe alla fine di una vita di tribolazioni e sofferenza.
Lo stesso medico che aveva in cura Ivan fa le valigie e si licenza sostenendo di essere “un uomo di scienza, che crede nei numeri e nei diagrammi” e ovviamente non nei miracoli.
Adam rimarrà quindi nella canonica assieme ad Ivan a dare il benvenuto ai nuovi ex-detenuti, la sua vita ormai è irrimediabilmente cambiata.
“Chiunque è stato qui, ha trovato Dio in un modo o nell’altro” la profetica frase di Ivan all’inizio del film, quando i 2 si incontrano.
Ivan ha  “finalmente” recuperato la fede e il suo cieco ottimismo.
Il film si chiude così come inizia, Ivan che dà il benvenuto ai 2 nuovi arrivati.
Uno di loro chiede: “si può sapere che ca**o hai fatto all’occhio?” riferendosi a quello evidentemente maciullato dallo sparo.
Ivan risponde: ” Non so di cosa tu stia parlando”.

Torta di mele di "Le mele di Adamo" #CiakfoodE la torta di mele?
Beh 7 mele si erano salvate dal fulmine e relativa carbonizzazione dell’albero, ma vengono mangiate quasi tutte da un ospite della canonica.
Gunnar, che oltre che alcolizzato è anche cleptomane, ne aveva rubata una e alla fine la restituisce.
Adam finalmente riesce a fare una minuscola torta di mele da portare a Ivan in ospedale per la sua convalescenza.
Ed è a questo magnifico film che è ispirata la mia torta di mele speziata.
Che spero con questo lunghissimo racconto di avervi invogliato a vedere.
Un film leggero e da ridere per molti versi, ma denso di significati e substrati nascosti.
Una torta di mele speziata, aromatizzata al limone, amaro, aspro e pungente come questo film.
E alla cannella, la spezia più usata in Danimarca per i dolci.
Con le mele che sono come Adam, dure e croccanti all’inizio, da crude, ma che si sciolgono in cottura e diventano cremose e caramellate, cosparse di un velo di burro e zucchero di canna.
E’ così che me la immagino.

Torta di mele da "Le mele di Adamo" #Ciakfood

Torta di mele speziata da “Le mele di Adamo” #Ciakfood

Ingredienti per la Torta di mele speziata da “Le mele di Adamo” #Ciakfood:

  • 1 disco di pasta brisè pronta oppure fatta in casa
  • 4 mele grandi
  • 2 cucchiai abbondanti di zucchero muscovado
  • 1 cucchiaio abbondante di cannella
  • 1/2 noce moscata grattagiata
  • scorza di 1 limone
  • 20 gr di maizena
  • zucchero di canna sulla superficie a metà cottura
  • burro per spennellare le mele a metà cottura

Procedimento:

Potete usare un disco di pasta brisè pronta, oppure prepararla seguendo questo link dove trovate procedimento e dosi.
Stendere la pasta brisè dentro una teglia da 25 cm, precedentemente imburrata e infarinata.
Io ho usato una pirofila in ceramica, perchè tradizionalmente le apple pie vengono fatte lì dentro.
In una ciotola capiente mettere 4 mele grandi fatte a tocchetti non troppo grandi, 2 cucchiai abbondanti di zucchero muscovado, 1 cucchiaio abbondante di cannella, 1/2 noce moscata grattugiata e la scorza di 1 limone grattugiata.
Con le spezie regolatevi da soli, se non vi piacciono troppo diminuite un po’ le dosi, ma la apple pie deve venire molto scura e speziata.
Unire quindi anche 20 gr di maizena, che servirà ad assorbire i liquidi rilasciati dalle mele durante la cottura, mescolare bene il tutto e riempire il guscio di pasta brisè con il ripieno di mele così ottenuto, poi chiudere i bordi.
Io ho praticato una semplice decorazione usando un coppapasta a fiorellini tutto attorno al bordo, ma potete anche chiuderla con un coperchio di pasta brisè, oppure fare delle strisce.
Mettere in forno a 180 gradi. Il tempo dipende dal forno e dal tipo di teglia che scegliete, quelle di ceramica impiegano più tempo dell’alluminio ad esempio.
Io ho impiegato circa 40 minuti a cuocerla, tenete d’occhio i bordi, solitamente quando sono cotti quelli è cotto anche il resto.
Verso la fine, quando è quasi cotta, spennellate le mele al centro con del burro fuso e cospargete con abbondante zucchero di canna, otterrete così delle mele lucide e caramellate.
Attendete che freddi un poco perchè la torta di mele speziata tende a non essere molto compatta, visto che nel ripieno non c’è legante come uovo o crema pasticcera.
Quando è leggermente tiepida o fredda potete gustarla, anche accompagnata da una pallina di gelato alla crema.

Book&Film Food - raccolta di ricette

 

 

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