Qualche tempo fa sono venuta a conoscenza del concorso “Cucinando con l’Erba Amara” indetto dalla Pro Loco di Castel Goffredo, un comune della provincia di Mantova, per la ventesima edizione della Festa del Tortello Amaro che si terrà dal 16 al 19 giugno. Oggi è l’ultimo giorno per partecipare e, naturalmente, anche stavolta, arrivo sul filo di lana con la mia proposta. Ho deciso di rifare una ricetta della tradizione locale, la Torta del buonumore, ma “contaminandola” con un po’ delle mie origini trentine (e anche un po’ di modernità). Da qui il mio titolo “Torta del buonumore da Mantova al Brennero“. Per realizzare questo dolce, ho deciso di utilizzare per quanto possibile prodotti a chilometro zero mantovani e trentini.
L’ingrediente alla base di questo concorso è l’Erba Amara, conosciuta anche come Erba di San Pietro o Erba del Buonumore (da qui il nome del dolce), un’erba balsamica spontanea dal profumo molto simile alla Menta, ma un sapore tendente all’amaro.
Ho conosciuto questo ingrediente tanti anni fa, andando a mangiare alla sopracitata sagra di Castel Goffredo, ma non l’ho mai utilizzato in cucina. Poterlo fare per questo concorso è stato molto interessante, anche perché ho coltivato qualche piantina sul mio balcone (dovreste sentire che profumo emanano le foglie). Quindi se la mia produzione casalinga si avvia, avrò il piacere di mostrarvi altre ricette in futuro.