Se è vero che l’Italia è celebre in tutto il mondo per i suoi primi piatti è anche vero che ogni regione ha i suoi cavalli di battaglia. Si tratta di tutti quei formati di pasta che si sono tramandati di generazione in generazione. Sono piatti a cui tutti si sono affezionati perché preparati dalle laboriose mani delle nonne o sapientemente cucinati nei ristoranti locali della tradizione.
In Basilicata, ad esempio, sono celebri gli strascinati, un formato di pasta che si presta a una grande gamma di ricette ed è, ovviamente, fatto a mano. Le migliori ricette sono proprie quelle capaci di legare in un unico piatto l’innovazione ai sapori e ai profumi delle antiche tradizioni. Un buon piatto di strascinati potrebbe sposarsi alla perfezione con i vasetti Star Tigullio sughi e innumerevoli altri condimenti, così da assumere ogni volta una veste diversa a seconda degli ingredienti: peperoni e noci, olive e capperi o ricotta, tartufo e pepe nero.
Non resta che approfondire la tradizionale ricetta degli strascinati, tanto amati dai lucani, che spesso consumano durante i pranzi domenicali in famiglia.
Cosa sono gli strascinati
Gli strascinati sono un tipico formato di pasta preparato ancora oggi dai lucani in casa. Richiamano nella forma le orecchiette ma sono molto più grandi e aperti. Si tratta di una pasta fresca, senza uovo, che necessita per la sua preparazione solo di acqua e farina. In origine venivano accompagnati con i prodotti offerta dalla terra, ovvero ortaggi e verdure di stagione.
Secondo gli antichi il nome strascinati deriva dal gesto di trascinare la pasta, su un piano in legno, con le dita della mano, per conferirle il noto aspetto: il lato esterno è liscio e quello interno, per il contatto con le dita, più rugoso. È l’incavo il punto di forza di questa pasta casereccia, perché accoglierà il sughetto e renderà gustoso ogni boccone.
Come preparare gli strascinati
Per preparare la pasta bisogna disporre la farina a fontana e nel centro versare un mestolo di acqua (tiepida), mischiandola con poca farina per volta. Successivamente bisogna procedere aggiungendo dell’acqua e impastando gradualmente con tutta la farina, lavorando l’impasto fino ad ottenere un panetto compatto e liscio. Lasciare riposare l’impasto coperto per circa mezz’ora.
Trascorso il tempo indicato, bisogna prendere un pezzetto di impasto, formare un salsicciotto della lunghezza di circa 3 cm, massimo 4 cm, esercitare pressione con tre dita della mano (indice, medio e anulare) su ogni tocchetto e trascinare verso di sé, formando appunto gli strascinati. Se si utilizzano più dita il formato della pasta aumenterà di dimensione. Bisogna fare attenzione a non esagerare, il rischio è che si “buchi” la pasta. Infine, dopo aver fatto riposare gli strascinati per soli 5/10 minuti, cuocere la pasta in abbondante acqua salata: gli strascinati saranno cotti quando saliranno sulla superficie dell’acqua.
La ricetta tradizionale del Meridione prevede l’utilizzo esclusivo di farina e acqua, ma esistono anche varianti che includono l’uovo. Una volta pronta la pasta non si deve far altro che scegliere il sugo che si preferisce e il gioco è fatto.