Tradizionalmente il Carnevale inizia con la Domenica di Settuagesima: la prima delle sette che precedono la Settimana Santa secondo il calendario Gregoriano (l’inizio del periodo carnevalesco dipende dalla Pasqua che com’è risaputo ha una data variabile) e termina il Martedì Grasso, giorno che precede il Mercoledì delle Ceneri (Nel rito Ambrosiano, che riguarda la Diocesi di Milano, il Carnevale dura 4 giorni di più e termina il sabato che precede la prima domenica di Quaresima).
L’origine del nome sembrerebbe derivare dall’espressione latina “carnem levare”
letteralmente “eliminare la carne” un dovere religioso molto seguito ai tempi medievali secondo cui bisognava non ingerire carne a partire dal primo giorno dopo il Carnevale sino al Giovedì Santo.
Il nome potrebbe anche derivare da Carnalia (le feste romane in onore di Saturno, durante le quali ci si mascherava).
Nell’antica Roma, Febbraio era il mese delle purificazioni in cui venivano celebrati riti in onore del dio Fabris e dei Mani (divinità del mondo sotterraneo) che venivano omaggiati con dei doni: corone, offerte, grano,sale (che venivano lasciati sulle tombe) e preghiere.
La terra iniziava a risvegliarsibdal sonno invernale e, durante il Carnevale, si festeggiava la sua ritrovata fecondità.
Vi erano moltissimi altri festeggiamenti in onore degli dei:
i Baccanali: dedicati a Bacco
i Saturnali, dedicati a Saturno, (in tale feste i plebei si mascheravano da nobili e i nobili da plebei) e,la festa di Cerere e Proserpina, che si svolgeva di notte.
Grande valore veniva attribuito alla risata che, si credeva, avesse il potere di
sconfiggere la morte e fosse collegata alla fertilità della natura
e degli uomini.
Per questo per i Greci e i Romani,le divinità del riso, Ghelos e Risus, erano sacre e venerate.
Nel Medioevo, durante il Carnevale, c’era addirittura…Continua a leggere»
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