Difficoltà: media.
Tempo di preparazione: 15 minuti.
Tempo di cottura: 15 minuti.
Ingredienti per circa 20 rose del deserto:
- 1 uovo intero a temperatura ambiente
- 50 ml di olio di semi
- 20 ml di latte
- 10 ml di acqua
- un pizzico di sale fino integrale
- 2 cucchiai di zucchero di canna
- 8 g di lievito in polvere
- 150 g di farina di avena
- 35 g di farina integrale
- 30 gr di amido di mais
- 100 g di corn flakes
- zucchero a velo q.b.
Procedimento per realizzare le rose del deserto light:
In una ciotola unite inizialmente tutti gli ingredienti umidi: l’uovo, l’olio di semi, il latte e l’acqua.
Mescolate per bene e poi aggiungete gli ingredienti secchi: un pizzico di sale fino, 2 cucchiai di zucchero di canna, il lievito in polvere, la farina di avena e quella integrale e infine l’amido di mais.
A mano amalgamate il tutto per ottenere un impasto omogeneo.
In una pirofila versate i fiocchi di mais interi, dopodiché prendete un cucchiaio di impasto per volta e a mano formate delle palline; a questo punto arrotolatele nei corn flakes in modo che questi aderiscano bene all’impasto e la pallina si ricopra di fiocchi di mais.
Una volta terminato tutto l’impasto, ponete le rose sulla leccarda rivestita di carta forno e fatele riposare in frigo per 15 minuti.
Durante la cottura si gonfieranno per effetto del lievito quindi disponete distanziate tra di loro.
A questo punto infornate le rose del deserto light nel forno caldo a 175°C per circa 15 minuti o finché assumeranno un colore dorato.
Sfornatele, ponetele su una gratella a raffreddare e poi terminate spolverizzandole a piacere con lo zucchero a velo.
Questi dolcetti si conservano per 3-4 giorni all’interno di contenitori ermetici o scatole di latta.
Varianti e consigli
- Potete aromatizzare le rose del deserto light aggiungendo all’impasto la buccia grattugiata di 1 limone.
- Se volete una versione di rose del deserto più golosa, aggiungete una manciata di gocce al cioccolato o di fave al cacao.
Perché questi biscotti si chiamano rose del deserto? Il loro nome deriva dal fatto che la loro forma ricorda proprio le famose pietre tipiche dei paesaggi desertici.