Mi hanno sempre affascinata le storie della mia città. Mi è sempre piaciuto perdermi tra i vicoletti e le sue strade, sentirne il cuore, sentirlo pulsare anche nelle ore più silenziose, quando in strada non passa ancora nessuno e si sente solo l’odore del mare e l’urlo dei gabbiani.
Mi affascinano le storie degli amori traditi, delle donne troppo belle rese pazze dalla cattiveria del popolo, ma perdonate poi, con gli occhi della dolcezza di chi ha capito, troppo tardi ormai. Mi piace ascoltare chi quelle storie sa raccontarle con passione e per un certo periodo averle vissute, diventando di volta in volta Maria di Avalos o la Bella ‘mbriana, di sentirmi parte di quella storia che ha fatto la mia città e i suoi abitanti.
E quelle storie le ho fatte mie. Ecco perché quando entro in una casa vuota dico Buonasera o se passo per via dei Tribunali è d’obbligo la mano a strisciare sulla capuzzella.
Ancora di più mi affascinano le storie legate alla nascita dei piatti tipici della mia città. Tra questi le leggende che adoro sono quelle legate al Dolce di Napoli, la pastiera. Mi piace pensare che sia la nostra sirena Partenope a impastarla, con le sue mani, con i doni ricevuti dal popolo napoletano e come tramite verso gli dei. Mi piace pensare che sia stata capace di far sbocciare il sorriso sul volto sempre triste e rigido di una regina. Mi piace pensare che il suo profumo richiami la primavera, prepotentemente, con il suo profumo di fiori d’arancio e il suo colore dorato.
Per la Giornata Nazionale della Pastiera del calendario del cibo AIFB, la cui ambasciatrice è Francesca ripropongo la mia pastiera, quella che da anni reputo la migliore di tutte: la pastiera di mia madre. Credo che nulla, più della pastiera, sia capace di creare vere e proprie fazioni di sostenitori di un tipo piuttosto che dell’altro e ognuno ha la sua ricetta speciale, sicuramente migliore delle altre. C’è chi la preferisce asciutta, chi più succosa; chi la preferisce con la frolla, chi con la pettola; chi la preferisce con la crema pasticcera, chi senza.
Io la preferisco alla De Filippo: “Aveta e zucosa” e senza crema pasticcera
PASTIERA NAPOLETANA
INGREDIENTI per uno stampo da 26 cm (english version below)
Per la pettola
300 g farina di frumento 00
3 uova
1 noce di burro
sale
Setacciare la farina e fare una fontana. Nel centro mescolare uova, burro e sale e aggiungere la farina gradualmente. Formare un impasto e lasciare riposare mezzora
Per il ripieno
300 g grano cotto
300 ml latte
300 g ricotta di pecora
300 g zucchero semolato
6 uova
1 noce di burro
2 fette di limone
cannella
1/2 fialetta di acqua di fiori d’arancio
In una pentola, cuocere il grano col latte, il burro e le fette di limone per circa 30 minuti. Spegnere e far raffreddare.
In una ciotola, mescolare la ricotta con lo zucchero fino ad ottenere una crema. A parte montare le uova con la cannella, i fiori d’arancio e il grano cotto. Unire la crema di ricotta.
Riscladare il forno a 180°C. Stendere 2/3 dell’impasto in un cerchio. Imburrare una teglia da crostata e ricoprirla con il disco di impasto ottenuto. Riempire con la crema di grano e ricotta. Stendere il restante impasto e ricavare delle strisce. Disporre le strisce sulla pastiera, a formare una griglia. Infornare per 1 ora e 15 minuti, circa, finché la superficie non si sarà dorata.
Prima di servire, far riposare la pastiera almeno un paio di giorni, per permettere ai sapori di amalgamarsi.
NEAPOLITAN PASTIERA
INGREDIENTS for a pan of 26 cm of diameter
For “pettola” dough
300 g of wheat flour 00
3 eggs
1 knob of butter
salt
Sift the flour and make a fountain. In the center, mix eggs, butter and salt and add flour gradually. Form a dough and let stand half-hour.
For the stuffing
300 g cooked grain
300 ml milk
300 g ricotta
300g caster sugar
6 eggs
1 knob of butter
2 slices of lemon
cinnamon
1/2 small vial of orange blossom water
In a pan, cook the grain with milk, butter and lemon slices for about 30 minutes. Turn off and let cool.
In a bowl, mix ricotta with sugar until creamy. Whip the eggs with cinnamon, orange blossom water and add the grain mixture. Combine the ricotta cream.
Heat the oven to 180 ° C. Spread 2/3 of the dough into a circle. Grease a tart pan and cover with the dough got hard. Fill with cream of wheat and ricotta. Roll out the remaining dough and cut strips. Arrange the strips on pastiera, to form a grid. Bake for 1 hour and 15 minutes, approximately, until the surface is golden.
Before serving, let stand pastiera at least a couple of days, to allow the flavors to blend.