Cerco di scrivere questo post da più di tre giorni, procedo a tappe senza buoni risultati, oggi però ho deciso che devo postare e lo farò!
Ma Vi capita mai di programmare l’agenda con meticolosità e poi finire con il renderVi conto che gli impegni sono così tanti da non riuscir concretamente a portarli a termine tutti?…mi chiedo spesso se questo dipenda dal fatto che non riesco a demandare, dovrei riuscire con più facilità a delegare ed invece puntualmente non ci riesco…dico che magari questa o quell’altra cosa potrei farle fare a mio marito, ma poi mi rendo conto che se le facessi io “verrebbero meglio”, il mio alter-ego da maestrina so tutto io in certi casi è difficile da mandar via. Sento quasi una vocina nell’orecchio che mi dice:
“fallo Tu, lo sai che se poi lo fa Lui devi rimetterci mano e perderai il doppio del tempo, suvvia non esitare.”
Finisco poi per impelagarmi di ulteriori impegni…ma la verità sapete qual’è? Che io più sono sotto pressione e più rendo! Non sono una tipa da panico nei momenti del far troppo, anzi, più il tempo incalza e più vado avanti come un carro-armato…parole di mio marito queste, e se me le dice Lui che è un instancabile macchina da combattimento vorrà pur dir qualcosa?!…com’era quella storia che Dio prima li fa e poi li accoppia?!…
Sto di nuovo divagando, io la foodqualcosa che nei suoi post parla solo ed esclusivamente di cucina proprio non so farla, ci provo anche, ma poi inesorabilmente finisco per raccontarVi tutt’altro, ma il punto è che mi piace questa cosa! Insomma, la mia versione foodwriter che parla solo di food potete trovarla tutti i mesi in edicola, questo invece è il mio diario virtuale, culinario e non…sicchè sono libera di parlarVi anche di panni sporchi e serate sushi andate a rotoli!
Ora scappo, per la serie ho sempre mille cose da fare, vado a prendere i bambini a scuola, oggi escono alle 13:00 ed entro sera devo chiudere la rubrica dell’ingrediente del mese per Cucina Semplice, sono a buon punto, ultime tre ricette ed anche questa è fatta!
Vi lascio alla ricetta della Pasta Sablée, a casa la adoriamo, molto più della frolla classica. Ogni volta che la preparo Antonio gira per la cucina esclamando: “Vive la France!”…sì siamo tipi strani noi…
Vi lascio anche la ricettina super semplice del Burro di Mandorle Homemade, con lo stesso procedimento, ma variando la frutta secca, potrete realizzare Burro di Arachidi, di Noci, di Nocciole ecc…ho poi messo insieme le due preparazioni realizzando delle mini crostatine, da mangiare in un solo boccone (oddio uno per una donna è forse troppo, direi 2 per Lei e 1 per Lui!).
Per realizzare le mini crostatine-bocconcino ho utilizzato uno stampo ad hoc, questo qui di Pavonidea.
Pasta Sablée – ricetta base.
INGREDIENTI per 1 kg circa di pasta:
500 grammi di farina 00
375 grammi di burro
10 grammi di sale
200 grammi di zucchero
1 uovo grande
1 tuorlo
TEMPI DI PREPARAZIONE:
Tempo di lavorazione 15’
Tempo di riposo 3h
Difficoltà bassa
Costo al kg euro 3,80
PREPARAZIONE:
In una planetaria o nel mixer versate la farina ed il burro freddo a pezzetti.
Impastate velocemente (il burro non deve scaldarsi troppo), quindi unite il sale, lo zucchero, l’uovo ed il tuorlo.
Travasate l’impasto sulla spianatoia e finite di impastare con le mani.
Ricavate un panetto, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 3 ore.
Prelevate dal frigo al momento dell’utilizzo.
*Quantitativo dell’impasto:
Con 1 kg di pasta sablée potrete foderare 3 teglie da cm 22 di diametro.
**Differenza tra la pasta sablée e quella frolla:
La differenza sostanziale tra i due impasti, oltre alle varianti nei dosaggi degli ingredienti, sta principalmente nella tecnica d’impasto. In entrambi i casi si deve evitare la formazione del glutine, ma mentre nella frolla la farina si aggiunge alla fine, nella sablée si impastano prima la farina con il burro in modo che questo impermeabilizzi la farina. Nella frolla inoltre, il burro va aggiunto intorno ai 20°C, nella sablée invece si impiega il burro a 7°C-8°C tagliato a cubetti.
***Etimologia:
Il nome sablée ha origine francese. In Francia infatti, si utilizza molto di più la pasta sablée rispetto alla pasta frolla, invece chiamata pâte sucrée. È indubbio il legame con la parola “sabbiatura”, tipica di quegli impasti che prima assumono l’aspetto di una massa slegata e informe che poi si compatta.
Burro di Mandorle Homemade.
INGREDIENTI per un vasetto da circa 220 gr:
200 gr di Mandorle
Una noce di Burro a temperatura ambiente
TEMPI DI PREPARAZIONE:
Tempo di lavorazione 10’
Tempo di cottura 10’
Difficoltà bassa
Costo al kg euro 4,00
PREPARAZIONE:
Preriscaldate il forno a 180°C con modalità statica e fate tostare le mandorle per 10’.
Quando ancora calde inseritele nel mixer a lame e tritate ad alta velocità in lunghe riprese, affinché da polvere, le mandorle surriscaldandosi rilascino i propri olii essenziali sino ad attivare il processo di cremazione.
Procedete a lungo e solo quando vi renderete conto che le mandorle rilasciano olio, aggiungete una noce di burro continuando a frullare sino ad ottenere una crema omogenea.
* Potete conservare il burro di mandorle per 5-7 gg. sigillato in un contenitore ben sigillato in frigo.
Mini Crostatine di Pasta Sablée & Burro di Mandorle.
INGREDIENTI per 6 persone:
400 gr di Pasta Sablée realizzata seguendo la ricetta base
Burro di Mandorle q.b. realizzato seguendo la ricetta base
Mandorle intere q.b. per decorare.
TEMPI DI PREPARAZIONE:
Tempo di lavorazione tot. 30’
Tempo di cottura 15’
Difficoltà bassa
Costo al kg euro 6,00
PREPARAZIONE:
Realizzate la Pasta Sablée seguendo la ricetta base e mentre la fate riposare in frigo dedicatevi al burro di mandorle preparandolo seguendo la ricetta base.
Prelevate la pasta dal frigo, ri-lavoratela velocemente su di una spianatoia leggermente infarinata e foderate degli stampi di piccole dimensioni con incavo.
Preriscaldate il forno a 180°C con modalità statica e cuocete le basi delle mini crostatine per 15-20’.
Sformatele e fatele freddare su di una gratella da pasticceria.
Quando fredde farcitele con il burro di mandorle e decorate con mandorle intere.
Al prossimo racconto commestibile,
A.