Nella prima parte vi avevo lasciato sul tragitto verso il Duomo di San Leopardo, altro gioiello di Osimo, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. La primissima costruzione di questo edificio risale al 49 a.C., in epoca romana, quando Cesare fece costruire sul colle Gòmero un tempio dedicato ad Esculapio Dio della medicina, in ringraziamento alla città che lo aveva sostenuto contro Pompeo. Col progressivo diffondersi del cristianesimo, l’edificio, attraverso metamorfosi successive, si trasformò da tempio pagano in chiesa, un po’ come avvenne in tutt’Italia. Dalla mole massiccia e articolata, presenta un esterno in luminosa pietra chiara, decorato da curiose figurine a rilievo zoomorfe e antropomorfe dall’aspetto un po’ primitivo. L’interno è pieno di pregevoli opere d’arte. Veramente bello, richiede senz’altro una visita.
Guardate il bel contrasto che il Duomo bianco splendente crea, stagliandosi contro l’azzurro carico del cielo!
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Duomo di San Leopardo – Osimo |
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Rosone laterale del Duomo contornato da fantasiose figurine zoomorfe – Osimo |
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Lunetta a bassorilievo sotto i portici del Duomo – Vergine tra Santi e Apostoli – Osimo |
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Piazza del Duomo vista dalla sua scalinata – Osimo |
Purtroppo l’interno era molto buio e le foto non sono chiarissime, ma lasciano comunque intuire la bellezza di questa cattedrale.
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Abside e altare maggiore – Duomo di Osimo |
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Cappella del Crocifisso – Duomo di Osimo |
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Cappella del Crocifisso – Duomo di Osimo |
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Cappella del Crocifisso – Duomo di Osimo |
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Cappella del Sacramento – Duomo di Osimo |
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Le possenti colonne del corpo centrale – Duomo di Osimo |
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Cappella di San Giuseppe – Duomo di Osimo |
La cripta, da non perdere, con la sua selva di colonnine ed archi, crea prospettive di suggestiva bellezza. Purtroppo l’oscurità non mi ha permesso di scattare nulla, tranne l’altare maggiore che Stefano mi ha illuminato col suo cellulare.
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Altare centrale del VI sec. nella Cripta – Duomo di Osimo |
Affianco al Duomo sorge il Battistero di San Giovanni. All’apparenza semplice ed insignificante, cela al suo interno tesori di insospettabile bellezza, primo fra tutti lo scenografico soffitto seicentesco, riccamente decorato con soggetti religiosi incastonati in una rete di fregi dorati.
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Battistero di San Giovanni – Osimo |
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Battistero di San Giovanni – Il soffitto a cassettoni – Osimo |
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Battistero di San Giovanni – Parete dell’altare – Osimo |
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Battistero di San Giovanni – Fonte battesimale – Osimo |
E’ piacevole curiosare e perdersi per le strade, le piazze, i vicoli di Osimo, così ricchi di edifici storici, palazzi nobiliari, case antiche e chiese “minori”, alcune semplici e lineari, altre più elaborate e d’effetto, come questa, che mi piace mostrare per la particolarità delle geometrie in rilievo che ne movimentano la facciata.
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Una delle tante chiese di Osimo |
Altri scorci interessanti che mi sono divertita a fotografare in giro per la città.
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Scorcio di Osimo |
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Piazza a Osimo |
Torniamo in zona più centrale dove notiamo la chiesetta della Santissima Trinità risalente al 1272, dalla graziosa facciata rosa e bianca in stile neoclassico. Ingannati dalle modeste dimensioni, ci affacciamo senza troppa convinzione, ma anche qui, restiamo incantati dal tripudio di dipinti e fregi, delicati come pizzi, che impreziosiscono il soffitto, scendendo fin giù per le pareti.
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Chiesetta della Santissima Trinità – Osimo |
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Chiesetta della Santissima Trinità – Il soffitto – Osimo |
Poi ci introduciamo nell’atrio di Palazzo Comunale, ai lati del quale sfilano dodici statue di epoca romana, ritrovate tutte senza testa, sulle quali aleggia il mistero della loro decapitazione. Ciò valse agli Osimani lo scherzoso appellativo di “senzatesta”.
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Palazzo Comunale a sinistra e Chiesetta della SS. Trinità a destra – Osimo |
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Statue acefale nella Chiesetta della Santissima Trinità – Osimo |
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Presepio allestito nel cortile di Palazzo comunale – Osimo |
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Verso Piazza del Comune e Corso Mazzini – Osimo |
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Piazza del Comune – Osimo |
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Piazza del Comune – Osimo |
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Piazza del Comune e Corso Mazzini sullo sfondo – Osimo |
Imbocchiamo Corso Mazzini e poco dopo, sulla sinistra, ci appare il grazioso Teatro della “Nuova Fenice”. La luce del crepuscolo non mi ha permesso foto adeguate, quindi le prime due le ho prese in prestito dal web. La terza invece è la mia.
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Teatro “La Nuova Fenice” – Osimo (Foto dal web) |
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Teatro “La Nuova Fenice” – Osimo (Foto dal web) |
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Teatro “La Nuova Fenice” – Osimo (Foto mia) |
La notte sta per sopraffare il giorno e la Chiesa di San Marco è l’ultima cosa di Osimo che riusciamo a vedere. Ci tenevamo particolarmente perchè, tra le varie opere conservate al suo interno spicca una “Vergine del Rosario” datata 1642 del Guercino . Purtroppo l’impossibilità di avvicinarmi per una funzione in corso e la luce fioca hanno prodotto una foto un po’ sfocata, ma che rende comunque un’idea dell’insieme.
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Chiesa di San Marco – Osimo |
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Pala d’altare del Guercino (1642) – Chiesa di San Marco – Osimo |
Il nostro tempo a disposizione è ormai terminato, ma avremmo voluto vedere e fare ancora altre cose qui ad Osimo. Ad esempio, ci è rimasto in sospeso il giro delle fonti storiche, prima fra tutte la Fonte Magna del I sec. a.C. e il bel Santuario di Campocavallo. Sarà motivo per tornare presto in questo sorprendente centro delle nostre amate Marche.
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