“Il nostro dovrebbe essere una sorta di lavoro da ostriche: fare di ogni dolore una perla” Giovanni Soriano (Vibo Valentia, 1969) scrittore e aforista
INGREDIENTI:
per 12 mattonelle
- 350 g di riso arborio o carnaroli
- 5 cucchiai di aceto di riso o di mele
- 1 cucchiaio di zucchero
- 1 cucchiaio di sale
- 2 cucchiai di olio di sesamo
- 500 g di filetto di tonno già abbattuto
- Foglie di kaffir lime (opzionale)
- olio EVO
- sale maldon
- foglie d’ostrica
- Gewürztraminer Doppf au molin d’Alsace
PROCEDIMENTO:
1° step: le mattonelle di riso croccante
Con questo liquido lo spruzziamo poco a poco sul riso. usiamo le dita: immergiamo le dita nell’aceto e lo spruzziamo sul riso. Mescoliamo, e ripetiamo. Assaggiamo per sentire se le dosi di aceto sale ci soddisfano, non deve sapere troppo d’aceto, sarebbe preponderante, si deve solo sentire una nota di zucchero e aceto. I giapponesi usano le bacchette per mescolare, io per non ridurre a pappa il riso, per mescolare ho usato il manico di un cucchiaio di legno. In questo modo evitavo di fare una pappa ma l’ho tenuto integro e staccato.
Mentre facciamo le operazione di insaporimento, il riso si sarà già intiepidito. Formiamo le mattonelle. Ovviamente le forme le possiamo scegliere come più ci piacciono, quadrate, tonde, romboidali, e via dicendo. Io l’ho scelta rettangolare, e per pressare bene il tutto ho usato i miei coppapasta con stantuffo, sono ottimi per queste cose! ovviamente chi non ce l’avesse assolve benissimo alla sua funzione un batticarne, un cucchiaio, o qualsiasi attrezzo che ci ritroviamo a casa. L’importante è che otteniamo una forma ben pressata, perché andrà fritta.
Le potete fare più alte, ma sconsiglio di farle troppo sottili, altrimenti si rompono.
Una volta pronte le mettiamo su un fogli di carta da cucina per eliminare l’unto in eccesso e le lasciate da parte.
2° step: tartare di tonno e componiamo il piatto
La tartare l’ho fatta coi pezzi che mi erano avanzati quando ho rifilato il tataki, li ho tagliati molto grossolanamente, e li ho messi a marinare un paio d’ore in una ciotola con olio e le mie foglie di kaffir lime. Ovviamente si può insaporire con quello che vogliamo, direi che è ottimo anche con solo un poco di zenzero. Tutto qui, non ho aggiunto altro. Al momento di servire, ho messo su un vassoio i miei germogli di ravanello, le mie mattonelle, il tonno scolato dalla marinata, e per ultimo ma non ultimo le foglie d’ostrica, le regine di questa cena a tema, che avevo lavato, asciugato, e lucidato con un poco d’olio. Io avevo iniziato presentando una mattonella a testa, le mattonelle rimanenti, che erano sguarnite e solitarie su un piatto a parte, sono state letteralmente sbranate come fossero crackers assieme al resto della tartare, assieme alla mia crema acida, alla salsa ponzu, e alle foglie d’ostrica! Ho la vaga impressione che siano piaciute….