Le ultime due settimane di agosto 2016, io e mio marito abbiamo trascorso un soggiorno bellissimo sulle Dolomiti Venete.
Siamo partiti da Rimini alle 7,30. Che emozione quando, superata Treviso e avvicinandoci a Belluno, abbiamo cominciato a rivedere le nostre belle Dolomiti! Erano tanti anni che mancavamo e, anche stavolta, queste splendide montagne non hanno deluso le nostre aspettative. Siamo giunti a Calalzo di Cadore intorno alle ore 13. Abbiamo deciso di scendere al Lago omonimo, dove abbiamo trovato un grazioso chalet per pranzare. Abbiamo ordinato delle semplici bruschette vegetariane. Dopo abbiamo gironzolato un po’ intorno al Lago, detto anche Lago di Centro Cadore, percorrendo una rete di piccoli sentieri tra abeti e larici, tra torrentelli e piccole sorgenti. E’ la zona di Lagole. C’è anche gente in costume che prende il sole. Ecco qualche foto:
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Lago di Calalzo o di Centro Cadore |
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Lago di Calalzo o di Centro Cadore |
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Lago di Calalzo o di Centro Cadore |
Poi, abbiamo proseguito verso Auronzo dove abbiamo alloggiato presso l’Hotel “Panoramic” situato sul grande Lago Santa Caterina, detto anche Lago di Auronzo. Ci siamo trovati molto bene: le stanze sono carine, ben arredate in perfetto stile alpino, la cucina ottima e ben curata, il personale gentilissimo e affabile, la location sul lago splendida, rilassante e lontano dalla strada. Ecco alcune immagini:
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Auronzo di Cadore – Hotel Panoramic sul Lago di Santa Caterina |
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Auronzo di Cadore – Hotel Panoramic sul Lago di Santa Caterina |
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Auronzo di Cadore – Hotel Panoramic sul Lago di Santa Caterina |
E questo è lo spettacolo di cui godevamo ogni mattina, aprendo la finestra della nostra camera.
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Auronzo di Cadore – Hotel Panoramic sul Lago di Santa Caterina |
Il giorno successivo abbiamo deciso di effettuare l’escursione al Lago Sorapiss e Rifugio Vandelli. E’ un percorso abbastanza semplice, con modesto dislivello, anche se un po’ lungo: 6 km all’andata e altrettanti al ritorno. Come tempo di percorrenza danno 2 h + 2 h, ma noi, un po’ perchè siamo un po’ lenti e fuori allenamento e un po’ perchè ci fermiamo spesso a scattare foto e ad ammirare gli scenari mozzafiato che man mano ci si presentano, ce ne abbiamo impiegate 3 + 3. Solo un breve tratto è attrezzato con scale di ferro e cordino per tenersi, perchè esposto, ma con passo fermo e un po’ di prudenza, nulla di particolarmente difficile.
Quindi, dopo una bella colazione all’Hotel, ci dirigiamo con l’auto in direzione Misurina – Cortina (SR48), passando per la Riserva di Foresta Somadida, che merita essa stessa una bella passeggiata, ed arriviamo intorno alle 8,30 sul Passo Tre Croci, nostro punto di partenza a piedi. Ancora non c’è quasi nessuno e riusciamo a parcheggiare proprio davanti all’imbocco del nostro sentiero, il n. 215. Il tempo di infilarci scarponi e zaini e siamo già in cammino, accompagnati dal sottofondo dei campanacci di alcune mucche che pascolano libere e felici sui prati.
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Verso Lago Sorapiss e Rifugio Vandelli |
Nel primo tratto il sentiero si snoda tranquillo e ci regala splendide vedute sulle cime del Monte Cristallo.
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Verso Lago Sorapiss e Rifugio Vandelli – Monte Cristallo |
Ad un certo punto si attraversa un torrente che scorre su un ghiaione ed il percorso aumenta un po’ la sua pendenza e comincia a farsi leggermente più difficoltoso, seguendo spesso il ciglio della montagna. Occorre fare più attenzione. I panorami, però sono impagabili. Sullo sfondo sono sempre riconoscibili le famigerate Tre Cime di Lavaredo.
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Verso Lago Sorapiss e Rifugio Vandelli – sentiero 215 – sullo sfondo Le Tre Cime |
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Verso Lago Sorapiss e Rifugio Vandelli – sentiero 215 – Tre cime di Lavaredo |
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Verso Lago Sorapiss e Rifugio Vandelli – sentiero 215 – le Tre Cime sulla destra |
Arriviamo poi a delle scale di ferro che ci aiutano a superare un modesto dislivello e, successivamente, ad un tratto attrezzato con cordino di acciaio, però facilmente superabile, con la dovuta attenzione. Ci stiamo muovendo tra vertiginosi precipizi ed impressionanti pareti strapiombanti che ci si parano di fronte.
Ormai siamo in dirittura di arrivo, come ci confermano i segnavia.
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Verso Lago Sorapiss e Rifugio Vandelli – sentiero 215 - Ci siamo quasi… |
In prossimità del Rifugio, mi fermo ad osservare questa strana montagna, tutta striata… particolare…
Raggiungiamo il Rifugio Vandelli, mt. 1926, alle ore 11.30…
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Arrivo al Rifugio Alfonso Vandelli al Sorapiss mt. 1926 |
… ed è troppo presto per mangiare, perciò ci dirigiamo verso il Lago Sorapiss e dopo pochi passi eccolo in tutta la sua bellezza con quel colore particolarissimo
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Lago Sorapiss |
Questa guglia, che si staglia contro il cielo, è il famoso Dito di Dio del Monte Sorapiss, che incombe proprio sopra il Lago
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Dito di Dio – Monte Sorapiss |
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Lago Sorapiss |
Ci stendiamo sul prato antistante per riposarci e crogiolarci al sole. Continua ad arrivare gente alla spicciolata, e se ne sta radunando parecchia. E’ arrivata l’ora di pranzare, perciò ci alziamo, facciamo ancora qualche foto…
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Lago Sorapiss |
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Lago Sorapiss |
…e torniamo verso il rifugio. Ci accomodiamo all’esterno, dove l’occhio può spaziare sull’immensità del paesaggio circostante e ordiniamo formaggio abbrustolito sulla piastra con polenta, molto buono con la sua crosticina croccante, accompagnato da ottima birra Dolomite (un po’cara, 33 cl a 4 €, ma non è facile trasportare la roba fin quassù).
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Rifugio A. Vandelli |
Un caffè e via, verso il ritorno. Ci soffermiamo a scattare le ultime foto prima di tornare al Passo Tre Croci.
Ecco di nuovo il Monte Cristallo, in tutta la sua imponenza..
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Monte Cristallo dal sentiero 215 |
Lo stesso intravisto tra il verde degli abeti che si slanciano altissimi verso il cielo terso.
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Monte Cristallo dal sentiero 215 |
Purtroppo le ginocchia non sono più quelle di 10 anni fa ed abbiamo dovuto rallentare la discesa per via di qualche doloretto, scomparso, fortunatamente, nei giorni successivi, in cui abbiamo preso le misure ed imparato a gestire al meglio le nostre forze e possibilità, anche utilizzando dove possibile, seggiovie e funivie varie. Siamo risaliti in auto intorno alle ore 17,00.
Dopo questo percorso, ci siamo resi conto di quanto la montagna ci sia mancata! Escursione bellissima in ambienti meravigliosi. Un bell’inizio di vacanza, non c’è che dire!
Alla prossima “Evasione”… dentro o fuori la mia cucina!
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