Crostata vegana alla canapa

La farina di grano tenero tipo 2 con semi di canapa di Sole Etrusco, che mi è stata fornita da Cibo et Vino Shop, ve l’ho già presentata con le mie piadine semintegrali. E se la consistenza di una farina tipo 2 ed il gusto della canapa avevano richiesto qualche modifica alla classica ricetta delle piadine, realizzare una frolla per di più vegana è stata una vera impresa! Anche perchè per complicarmi la vita ho voluto evitare lo zucchero bianco, particolarmente raffinato, a favore di quello di canna.

Il risultato lo vedete qui sotto: una crostata fragrante e profumata, ricca di gusti, sottile ma non secca, e come ho detto vegana! Le tante prove effettuate (chi mi segue su Twitter le ha viste in diretta) sono state fondamentali per mettere a punto la ricetta, e vi mostro questa crostata solo ora che è assolutamente perfetta!



Ingredienti (tortiera diametro 24 cm):

- 260 gr di farina Premix T di Sole Etrusco, di grano tenero tipo 2, con farina di semi di canapa, fornita da Cibo et Vino Shop
- 350 gr di confettura di albicocche e vaniglia bourbon, fornita da Cibo et Vino Shop
- 160 gr di zucchero di canna
- 100 gr di olio di vinacciolo
- 45 gr di acqua
- un pizzico di sale

Procedimento:

Fare la frolla è piuttosto semplice. Mescolate farina con canapa, sale e zucchero quindi aggiungete l’acqua. Impastate brevemente con una mano e versate anche l’olio di vinacciolo. Lavorate la pasta fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Avvolgete la frolla per la crostata vegana con la pellicola, e lasciatela riposare in frigo per una mezz’ora. Trascorso questo tempo stendete la frolla con delicatezza, sopra della carta forno, e trasferitela poi nella tortiera. Non preoccupatevi se la frolla si fessura: sistematela con le mani, questo tipo di impasto è fatto appositamente per essere lavorato così.
Rifinite i bordi quindi versate la confettura. Sistemate infine le decorazioni tipiche della crostata, che siano strisce di pasta o (come nel mio caso) fiori realizzati con uno stampo per biscotti.
Infornate, in forno già caldo a 175°C, per 40 minuti. Lasciate in forno a raffreddare terminata la cottura.
Servite se possibile il giorno dopo quello di cottura.

Consigli:

Partiamo dagli ingredienti: la confettura fornita di Cibo et Vino Shop è fantastica. Ha un’ottima consistenza e un gusto molto particolare, più intenso e complesso di quello delle classiche marmellate all’albicocca. Ho intenzione di tenere di scorta un vasetto per provare la Sacher questo inverno… Se passate da loro quindi (ci sono pure delle promozioni in atto, che aspettate?) ve la consiglio.

Altra cosa sugli ingredienti: l’olio di vinacciolo potete sostituirlo con quello al mais. Ma quello di vinacciolo è decisamente più salutare, è ricco di antiossidanti tanto per dirne una. Io lo uso normalmente per condire, provatelo!


Sulla consistenza della frolla fidatevi di me e non dubitate delle quantità. So che vi sembrerà diversa da quella classica, più difficile da lavorare. Il problema con le frolle vegane è questo: non c’è il burro freddissimo che tiene tutto insieme! Molte mie colleghe risolvono il problema mettendo più acqua e farina e meno olio. Risultato? Con una crostata potete uccidere qualcuno, tanto diventa dura. 

Ultima cosa, quando servire la crostata. Io l’ho trovata buona da subito, ma il giorno dopo era incredibilmente meglio. L’ho lasciata nel forno ormai freddo, ed i sapori si sono assestati ed amalgamati meglio, così come le consistenze. La frolla si è inumidita, la confettura ha ceduto parte dei profumi alla pasta… insomma, promossa a pieni voti! Fidatevi, una volta di più, e non toccatela fino al giorno dopo.

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