Non sono mai stata una persona competitiva, le gare non mi sono mai piaciute, ne’ quelle che si vincono con la fortuna, ne’ quelle che si vincono con la bravura.
Alle prime non partecipo perché non confido molto nella mia buona sorte, alle seconde non partecipo perché non confido molto in me stessa.
Qualcuno potrebbe dire “bisogna buttarsi, in fondo l’importante non è partecipare?”
Certo! Ma una cosa è partecipare, un’altra è mettersi in ridicolo sfilando sulla passerella di miss bikini.
Una cosa è partecipare, un’altra è procurare lesioni al partner sulla pista da ballo.
In un concorso musicale potrei offendere le orecchie più sensibili, una gara di barzellette si trasformerebbe nella lettura di un saggio e in una di tiro con l’arco potrei perfino ammazzare qualcuno!
Queste possono sembrare solo scuse ma la verità è che in nessun campo credo di avere le abilità necessarie per affrontare una sfida o forse ci sono e si nascondono in qualche parte, forse nelle mani, nelle gambe, nella testa e io non riesco a trovarle perché cerco le cose distrattamente; e quelle che ho trovato poi, non le ho coltivate come si deve perché non sono neanche un pollice verde e a volte dimentico di innaffiare le mie piantine.
Qualche anno fa ho scoperto, non dirò sicuramente talento, ma passione sì, una grande passione per la cucina: mi piace pensare ad una ricetta; ai possibili abbinamenti fra gli ingredienti, ma anche fra piatti, posate, tovaglie e accessori vari;
mi piace inzuppare i savoiardi nel caffè e metterli tutti in fila nella teglia,
mi piace tagliare le verdure a cubetti piccoli piccoli per farle finire in un bel minestrone,
mi piace bucherellare la pasta sfoglia (e quando sei arrabbiata con qualcuno ci provi ancora più gusto!),
mi piace sentire l’odore dell’aglio che sfrigola in padella e quello della cannella che esce dal forno quando preparo la torta di mele,
e grazie a questo blog ho anche scoperto il piacere di condividere e di partecipare.
Nei primi sei mesi di blog ad esempio ho partecipato a vari contest e qualcuno l’ho anche vinto!
La parte che ho preferito però, non è stata quella finale della vittoria ma quella iniziale dell’idea.
Ricordo che era particolarmente stimolante pensare al tipo di ricetta da proporre, soprattutto perché in questi contest devi rispettare un tema preciso, un po’ come a scuola.
Per questi motivi, quando ho scoperto RE-CAKE, mi è subito venuta voglia di partecipare, di sentirmi parte di un gruppo che ogni mese si ritrova a preparare la stessa ricetta.
La ricetta scelta dallo staff per questo mese è quella di un pane della tradizione ebraica chiamato Challah che viene preparato in occasione dello Shabbat.
Solitamente si presenta a forma di treccia ma le ragazze dello staff hanno scelto per questa “sfida” un romantico cerchio di rose.
300 g di farina tipo 1
200 g di farina di farro
10 g di sale
25 g di zucchero di canna
3 cucchiaini di lievito di birra disidratato
1 uovo grande
40 ml di olio extravergine d’oliva
40 g di miele d’acacia
200 ml di acqua
80 g di noci già sgusciate
1 uovo sbattuto per spennellare
Procedimento:
Setacciate le farine, unite lo zucchero e il lievito in polvere e mescolate, versate metà dell’acqua e avviate l’impastatrice, aggiungete l’uovo precedentemente sbattuto e il miele e continuate ad impastare, versate gradualmente il resto dell’acqua e quando l’impasto l’avrà assorbita, cospargete con il sale e continuate ad impastare per farlo incorporare bene, versate l’olio a filo e impastate ancora fino ad ottenere un panetto morbido. Togliete dall’impastatrice e date ancora una breve impastata a mano.
Ungete leggermente la superficie con olio e ponete il panetto in una ciotola unta d’olio, coprite con pellicola (non a contatto!) e fate lievitare per circa 2 ore e 30 minuti.
Trascorso il tempo, l’impasto si presenterà bello gonfio e morbido.
Rovesciatelo sul piano di lavoro infarinato e dividetelo in due parti, così sarà più comodo stenderlo.
Stendete le due parti ad uno spessore di massimo 3 mm.
Con un coppapasta di 12 cm di diametro (io ho usato una tazza) ricavate da ognuna delle due parti, 8 cerchi, per un totale di 16 cerchi.
Prendetene 4 e sistemateli uno di fianco all’altro sovrapponendoli un po’ (foto 1)
Distribuite sui dischi le noci tritate grossolanamente.
Arrotolate in modo da formare un cilindro (foto 2)
Dividete il cilindro a metà in modo da ottenere dei boccioli di rosa che con la lievitazione e la cottura fioriranno! (foto 3)
Pizzicate leggermente la base delle rose per chiudere il taglio e sistematele, distanziandole di 2 cm l’una dall’altra, in una teglia rivestita di carta da forno in modo da formare un cerchio di circa 24 cm di diametro. (foto 4)
Ponete al centro un coppapasta di circa 6 cm (andrà bene anche un pentolino come ho fatto io) e fate lievitare per 1 ora e 30 minuti.
Spennellate con l’uovo sbattuto e mettete in forno preriscaldato a 180° per 25 minuti, dopo circa 15 minuti, togliete il coppapasta per far dorare per bene anche l’interno.
Qui potete leggere la versione ufficiale.
Io ho apportato alcune modifiche, poche a dire il vero, essendo la mia prima partecipazione a Re-Cake, non ho voluto osare con le varianti:
- Ho semplicemente utilizzato farina 1 e farina di farro.
- Lo zucchero di canna in sostituzione di quello semolato
- Un po’ meno lievito
- E molta più acqua
- Le noci nel ripieno
- Ho allungato di un bel po’ i tempi di lievitazione, ma questo dipende oltre che dalla quantità di lievito, anche dalla temperatura ambiente.
In conclusione posso ritenermi molto soddisfatta dal risultato finale e spero proprio che questa sia la prima Re-Cake di una lunga serie!
Auguro a tutti un buon inizio settimana.