Budino di Minerbio

Dopo la pausa estiva si torna a produrre ricette per la rubrica L’Italia nel piatto

Il tema del mese saranno i dolci tradizionali regionali senza glutine.

Sempre più persone soffrono di celiachia, una malattia immunomediata dell’intestino tenue che rende i soggetti malati sensibili al glutine. Anche il nostro gruppo ha voluto dare spazio a ricette tradizionalmente senza glutine o cimentarsi nella preparazione di dolci classici della tradizione togliendo questa proteina.

Per l’Emilia-Romagna ho scelto una vecchia ricetta della tradizione bolognese: il budino di Minerbio, naturalmente senza glutine (controllate che gli amaretti lo siano davvero! Utilizzate le marche segnalate nell’elenco AIC). Questo dessert risale al XIX secolo ed è originario del comune di Minerbio, situato nella provincia di Bologna, a 20 km dal capoluogo.

La ricetta si è tramandata di generazione in generazione, diventando un simbolo della cultura gastronomica locale, ogni famiglia ha la sua ricetta segreta e l’ho scoperto partecipando ad un gruppo di cucina di ricette bolognesi. Quando si parla di questo budino riaffiorano tanti ricordi, le nonne vengono subito citate come fonti e custodi della “ricetta perfetta”, chi usa il liquore di mandorla, chi l’aroma mandorla amara, chi il caffè, chi no, ma la base è uguale per tutti: amaretti, panna e uova non mancano mai.

Dopo aver spulciato post e confrontato diverse ricette, ecco cosa ne è uscito…una vera bontà dal sapore di casa, quello di una volta, ma che si presenta davvero molto bene!

Ingredienti per 6 persone

250ml di panna fresca

100g di zucchero 

1/2 bacca di vaniglia (semini)

3 uova 

50ml di liquore amaretto  (o aroma mandorla amara)  

50ml di caffè freddo

100 g di amaretti sbriciolati 

3 cucchiai di zucchero semolato

Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere  gli amaretti sbriciolati, la mandorla, il caffè e la panna mescolare bene.

stampo caramellato

Caramellare stampo da plumcake in alluminio da 27cm di lunghezza con lo zucchero semolato mettendolo sul fornello basso e senza toccare lo zucchero con il cucchiaio , attendere che si sciolga pazientemente, poi ruotare lo stampo così da coprire le pareti fino a metà, poi inserire il composto.

cottura a bagnomaria in forno

Cuocere in forno già caldo a bagnomaria (immersa dentro ad una teglia  con acqua) a 160 gradi x 2 ore coperto con carta stagnola bucherellata. Fare la prova stecchino finale prova stecchino, raffreddare  e mettere in frigo. Formare il giorno successivo.

Ecco le ricette delle altre regioni:

Liguria: Torta levantina di castagne 

Lombardia: Riso e latte – Ris e lacc ricetta lombarda contadina  

Trentino-Alto Adige: Torta di Fregoloti gluten-free

Veneto: Il tressiàn, dolce veronese di farina di mais

Emilia-Romagna: Il budino di Minerbio 

Toscana: Torta di riso e uvetta 

Umbria: Torcolo al latte senza glutine

Lazio:  Maritozzi senza glutine 

Abruzzo: Torta di mandorle civitellese 

Molise: Pizza crema e amarene senza glutine

Campania: Torta caprese 

Puglia: Paste di mandorle 

Basilicata:  Paparotta di mosto senza glutine

Sicilia: Gelo di Caffè 

Sardegna: Amaretti 

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