Questa settimana di Cook my Books è dedicata a Salt & Time di Alissa Timoshkina e cosa meglio del Borsch può rappresentare la cucina Russa?
Il borsch è una zuppa a base di barbabietole, carote e peperoni. E’ originaria dei paesi dell’Est, molto probabilmente dell’Ucraina, ma è molto diffusa in tutta la zona, dalla Russia, alla Polonia e a tutti i paesi slavi. Essendo così diffusa sul terriorio ha una miriade di varianti.
Io ho adorato questa di Alissa Timoschina perché è vegana, soprattutto se la gustate come ho fatto io, senza neppure la panna aggiunta.
Devo dire che avevo timore di farla. Adoro le barbabietole, ma la commistione con i peperoni, aglio, cipolla, carote e tutte quelle spezie mi ha fatto dubitare che potesse piacermi. E invece è a dir poco divina.
Non saprei dire se le varianti sono tutte buone allo stesso modo, questa è armoniosa nei sapori, accattivante nel colore e il profumo è corroborante.
Pur essendo Alissa Timoshkina una cuoca, scrittrice, esperta di cinema, di origine russe, è molto legata a Olia Hercules chef, scrittrice e stilista di cibo di origine ucraina. Con questa ricetta ho voluto sottolineare la loro amicizia, il loro rispetto reciproco, l’amore per le loro terre e la loro cucina.
Infatti ho presentato il Borsch con il Pampusha tratto dal libro di Olia Hercules, fatta da Giuliana Fabris quando abbiamo presentato il libro Mamushka con Cook my Books e, in fondo, vi lascio la ricetta dettagliata, perché è semplice e gustoso, assolutamente da fare!
Ingredienti per 4 persone
- 1 cipolla grande, affettata finemente
- 1 carota grattugiata
- 6 barbabietole medie (crude)
- 2 peperoni rossi
- 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
- 2 litri di acqua fredda
- 2 foglie di alloro
- 1 cucchiaio di grani di pepe nero
- 1 cucchiaio di semi di coriandolo
- 1 cucchiaio di semi di finocchio
- 4 spicchi d’aglio pelati
- un mazzetto di aneto
- un mazzetto di prezzemolo
- 2 spicchi di aglio schiacciati
- 500 g di cavolo cappuccio fermentato rosso
- 2 cucchiai di melassa di melograno
- 1 cipolla rossa media
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
- 400 g di fagioli rossi
- 2 cucchiaini di paprika affumicata
- 4 cucchiai di panna acida (opzionale)
- Sale q.b.
Scaldate un cucchiaio di olio di semi di girasole in una padella ampia e soffriggete la cipolla e la carota per circa 8 minuti o fino a doratura. Nel frattempo, mondate e grattugiate 2 barbabietole e affettate sottilmente un peperone rosso dopo averne tolto il picciolo e i semi centrali.
Aggiungete le verdure nella padella insieme alla passata di pomodoro e ad un goccio d’acqua. Aggiustate di sale e fate soffriggere per altri 5-8 minuti.
Coprite con l’acqua fredda misurata, aggiungete le foglie di alloro insieme ai grani di pepe e tutti gli altri semi, gli spicchi d’aglio interi e metà di aneto e prezzemolo. Condite con un cucchiaio di sale e portate a bollore. Abbassate la fiamma, aggiungete l’aglio schiacciato e metà dei crauti con la loro salamoia e far sobbollire, coperto, a fuoco basso per 40 minuti/1 ora.
Qui si potrebbe fare un appunto: alcuni esperti dicono che il prezzemolo non andrebbe mai fatto cuocere a lungo. Se anche le vostre nonne vi hanno sempre insegnato questo, ecco, non succede nulla se lo aggiungete alla fine