Sgranocchiando le nostre barrette energetiche vorremmo aprire la parentesi “comodini” e dichiarare che rimaniamo in estasi davanti a quelli perfetti,essenziali, minimal…magari con una lampada in ferro che scende dal soffitto ad illuminare l’ordine anche mentale di chi dorme accanto a quelle piccole opere d’arte. Sono i comodini delle pagine dei giornali di arredamento, che emergono da una carta da parati stile foresta nordica o jungle come vuole la bibbia glamour del momento; ti guardano con il sopracciglio alzato, a dire “ma hai visto il tuo comodino???? mica starai pensando che mi assomigli anche lontanamente eh?!, mettilo a dieta se per l’estate vuoi che ricordi vagamente la mia perfezione!”. Il comodino che se la tira in realtà ha tutte le ragioni per farlo sulla carta: magari pochi fiori e scelti in un bicchiere di vetro (che sembra preso in prestito dalla cucina ma sappiamo che non è così…perchè se lo facciamo noi ci viene da togliere i fiori e mettere il bicchiere in lavastoviglie ^^), un libro dalla copertina super figa, occhiali da vista talmente sottili che occupano 3 mm dello spazio totale (forse appartengono ad uno gnomo da giardino ?!!!) e un cactus di un verde brillante. Dunque, se in un raptus da “voglio la mia camera come quella della copertina” decidiamo di dedicare mezza giornata a liberare le forme di vita alternativa che abitano il nostro comodino, per averne uno come quello figo e insopportabile, il risultato è questo… Tre della notte: cerchiamo a tastoni gli occhiali da vista per guardare l’ora e mentre la mano si muove disperatamente tra il sonno e la veglia ecco che urta quel bicchiere scelto tra i mille in credenza (perché nelle foto viene bene eh!) e ops…l’acqua cade sull’unico libro dalla copertina figa e dal contenuto all’altezza (perché in genere il rapporto è inversamente proporzionale ^^), per salvarlo lo scuotiamo non ricordandoci che l’unico cactus che avevamo in casa misura mezzo comodino e che solo un fachiro potrebbe pensare ad una convivenza onesta con lui…e così mentre alle 4 stiamo colorando la mano di betadine realizziamo che gli occhiali non li avremmo mai trovati…erano finiti nel cassetto causa grandezza da occhi di umano! Una sola la cosa da fare: aprire la pagina del giornale e mangiarci sopra una barretta di avena, goji e semi e in un attimo il comodino è sommerso da briciole, ora chi invidia chi??!! La vendetta non può che essere un pasto energetico!
A parte questo uso alternativo ^^…queste barrette homemade sono così facili, veloci e deliziose che sono diventate un must per noi. Le teniamo in borsa per quei momenti in cui mangeresti una fiorentina ma una certa decenza ti impone di estrarre qualcosa di più discreto mentre sei in fila alle poste. Ne facciamo in abbondanza per tenerne una scorta anche in un barattolo di vetro in cucina, magari a quadrettini da sbocconcellare durante il giorno e sentirci sazie e leggere.
Sono anche perfette da personalizzare per un brunch o una colazione tra amiche, noi abbiamo creato delle piccole confezioni, con carta alimentare, timbri e washi tape..per trasformare il Bistrot in una piccola bakery!
Una cosa l’abbiamo imparata…i fiori meglio metterli in un vaso capiente ^^
PS: ora però siamo un po’ curiose…e voi di che comodino siete??
Se cercate un’alternativa per delle barrette senza cottura in forno e decisamente originali qui la nostra versione con albicocche secche e pop corn di amaranto
Barrette energetiche – avena, goji e semi
Author: Laura & Sara
Prep time: 10 mins
Cook time: 10 mins
Total time: 20 mins
Serves: 10
Ingredients
- 110 g di fiocchi d avena
- 90 g di burro d’arachidi
- 90 g di miele
- 80 g di semi di zucca
- 60 g di mandorle spellate, tostate e tagliate grossolanamente
- 50 g di semi di girasole
- 30 g di bacche di goji
- 20 ml olio evo
Instructions
- Preriscaldate il forno a 180°C e foderate una teglia rettangolare (la nostra era circa 27 cm x 17 cm) con carta forno.
- In una ciotola mettete tutti gli ingredienti meno: il burro d’arachidi, il miele e l’olio evo che dovrete scaldare nel microonde alla massima potenza per circa un minuto. Togliete dal microonde e mescolate per amalgamare il composto e poi versatelo nella ciotola con gli altri ingredienti fino ad amalgamare il tutto.
- Versare il tutto sulla teglia foderata e con una spatola umida pressare il composto in modo che non ci siano parti vuote e che sia tutto ben compatto (l’altezza dipenderà da come vorrete le vostre barrette ^^…la nostra era circa di 0,5 cm).
- Infornate per una decina di minuti e controllate che le bacche di goji non anneriscano altrimenti daranno un sapore amarognolo a tutte le barrette.
- Togliete dal forno, lasciate raffreddare bene e procedete al taglio con un coltello inumidito per avere un taglio netto e poco “sbriciolato”.
- Potrete conservarle in un recipiente chiuso ermeticamente per qualche giorno.
3.5.3226