Cioccolato fondente a dieta
Quando si parla dieta, tutti pensiamo ad eliminare subito il cioccolato sotto qualsiasi forma, dalle barrette
alle merendine, passando per le torte e le beneamate tavolette.
In realtà, la scienza dimostra che il cioccolato, oltre ad avere effetti terapeutici sul nostro umore con il cd.
ormone della felicità (la serotonina), contribuisce anche a ridurre il colesterolo cattivo (LDL) grazie alla
presenza di antiossidanti, riduce la pressione arteriosa ed è ricco di minerali.
Inoltre il cioccolato fondente è adatto anche a chi soffre di glicemia alta perché le sostanze in esso
contenute contribuiscono a ridurre la resistenza all’insulina e l’infiammazione sistemica, annoverate tra
le cause di rischio delle malattie cardiometaboliche.
Quanto cioccolato mangiare e quando?
Per non rischiare di ingrassare, è consigliabile mangiare non più di 50 gr al giorno e soprattutto mai a
digiuno (onde rischiare un’impennata della glicemia).
E’ consigliato mangiare cioccolato a metà mattina o a metà pomeriggio, quando il metabolismo è ancora
sufficientemente attivo per consumare le calorie assunte (quindi, mai la sera).
Ma quale cioccolato scegliere?
Senza dubbio, il cioccolato fondente almeno al 65% e ma quello al latte o addirittura il cioccolato bianco
perché ricchi di zuccheri aggiunti, aromi artificiali, zuccheri e additivi.
Da qualche tempo ho cominciato a sperimentare varie tipologie di cioccolato fondente e tra i miei preferiti
c’è il cioccolato fondente al 99% di Lindt, dall’aroma intenso e deciso, preparato con pasta di cacao,
cacao magro, burro di cacao, zucchero grezzo di canna, e con solo 1 gr di zuccheri per 100 gr di prodotto.
L’apporto calorico è di 590 kcal/100 gr.
Per i very chocolate-addicted c’è anche il fondente 100% Lindt, preparato solo con tre ingredienti (pasta
di cacao, burro di cacao, cacao magro), senza zuccheri ma con un apporto calorico leggermente superiore
al fondente 99% (618 kcal/100 gr).
Un altro cioccolato che mi ha conquistato è il Fondente 100% Ecuador Bio di Venchi, preparato con cacao
biologico, senza glutine, e con un quantitativo minore di zuccheri rispetto a Lindt (0,5 gr/100 gr al posto
di 1gr/100gr).
Ho apprezzato anche il Fondente 95% Bagua di Vanini, dal gusto deciso e raffinato, ma con un apporto di
zuccheri più elevato (quasi il doppio) rispetto ai prodotti Lindt.
Non mi hanno convinto le tavolette di cioccolata vendute da Naturasi e Sorgentenatura, tutte biologiche
ma dal gusto leggermente meno deciso e coinvolgente rispetto ai precedenti.
Dunque, il Cioccolato fondente a dieta si può mangiare ufficialmente! Chiaramente, in quantità moderate
e non tutti i giorni (altrimenti, che dieta è?).
Mi raccomando: nella scelta, leggete sempre le tabelle nutrizionali e preferite i prodotti senza zuccheri,
senza conservanti, senza additivi e senza aroma artificiali, insomma, il più naturali possibili!
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