Settembre è arrivato ed ha portato finalmente con sè, il fresco e la voglia di fare, pasticciare e cucinare che lo ammetto, nei mesi passati era davvero finita nel dimenticatoio sommata però al persistente dolore per essere stata licenziata dopo ben 17 anni.
Pertanto quasi tutte le ricette sin’ora pubblicate, appartengono a diversi mesi fa.
Ma il tempo passa e cose, persone e situazioni si sono mostrate finalmente a me per quelllo che erano ed ho acquistato consapevolezza che chiusa una porta, è vero che si apre un portone o comunque tante possibilità e voglio provare a darmene almeno una!
Procedimento con planetaria nel mio caso:
Pilire bene la patata e lessarla, quando morbida scolarla, togliere la buccia e schiacciarla.
Ancora tiepida versarla nella coppa della planetaria assieme alla farina ed alla semola.
Aggiungervi il sale e l’olio ed iniziare ad impastare utilizzando il gancio a velocità media.
Sciogliere il lievito in un poco di acqua prelevata da quella totale e versarla nella coppa e sempre con la planetaria in funzione aggiungere la restante acqua, poco per volta.
Far lavorare il gancio sino a quando non si saranno amalgamati tutti gli ingredienti e si sarà formato un bel composto liscio ed elastico che si staccherà via facilmente.
Se fosse necessario, ovvero se l’impasto dovesse risultare ancora appiccicoso, aggiungere un poco di farina o di semola.
Lavorarla con le mani sul proprio tavolo e dare all’impasto la classica forma a panetto.
Metterlo a lievitare in una ciotola capiente.
Io l’ho messo nella coppa della planetaria infarinandone leggermente il fondo, l’ho quindi avvolta in un plaid e messa nel forno a microonde con la lucina accesa per emanare calore durante tutte le ore di lievitazione ed ho avvolto in un plaid anche il microonde.
Ho lasciato lievitare più ore più di quelle previste dalla ricetta originale, in quanto preferisco utilizzare poco lievito.
Una volta che il panetto sarà bello morbido, gonfio e con le classiche bollicine dell’avvenuta lievitazione, prelevarlo dalla coppa, lavorarlo di nuovo leggermente sul proprio tavolo e metterlo in una teglia unica rivestita di carta da forno o leggermente unta con l’olio oppure in tante piccole teglie.
Premere l’impasto con i polpastrelli per allargarlo ed in modo anche da lasciare dei piccoli incavi.
In una ciotola preparare l’emulsione con acqua, olio, sale grosso e rosmarino, mescolare il tutto e quando pronta (ovvero quando il sale sarà sciolto) versarla con un cucchiaio sulla superficie delle focaccie in modo che sia abbastanza uniforme e che finisca negli incavi.
Alcune le ho invece fatte con i pachino e l’origano.
Lavare e tagliare a metà i pomodori pachino quindi sistemarli sulla superficie premendoli nell’impasto e cospargere con origano, irrorare leggermente con olio evo.
Cuocere in forno preriscaldato, tra i 180°/200°, nel mio caso elettrico con funzione tutto ventilato, per circa 20/25 minuti, ma per tempistica e temperatura regolarsi sempre col proprio elettrodomestico.
Quando le foccacce saranno cotte farle raffreddare fuori dal forno.
Volendo si possono tagliare a metà e farcirle con ciò che si preferisce.
L’impasto si può fare anche tranquillamente a mano, ci vorrà solo più tempo e più forza.