“Oh quante sono incantatrici, oh quanti incantator tra noi, che non si sanno.” da l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, Canto 8, Strofa 1, vv. 1-6
Ci sono cose che vanno fatte in maniera semplice per essere buone. Il pesce, o nello specifico i crostacei e i molluschi, (che preferisco nettamente al pesce in genere, non amo molto i pesci con le lische!) hanno già un grande vantaggio, cioè quello di avere in sé un gran sapore e una grande morbidezza. Possiamo giocare ma credo che il gioco sia limitato, se davvero vogliamo gustare questi frutti del mare nella loro interezza. Chi non si ricorda i mitici cocktail di scampi, annegati impietosamente in quantità industriali di salsa rosa a base di maionese, ketchup, salsa Worcestershire, e brandy?
Secondo me i crostacei vanno serviti da crudi a poco cotti: vero che io sono una che ama le crudité, ogni tanto faccio delle spedizioni punitive in un ristorantino bistrot in zona ticinese di Milano per “/redirect.php?URL=scofanarmi” (non trovo altre parole che rendano l’idea!) plateau royal enormi di pesce crudo, tartufi di mare, ostriche, gamberi e via dicendo. Chi non ama il crudo apprezzerà questo piatto, il secondo della mia cena a tema, perché i gamberi sono cotti. Vanno cotti poco, se no la carne diventa stoppacciosa e sgradevole, e in un solo colpo accontentiamo gli amanti del crudo e quelli del cotto! Per fare questo piatto della mia cena a tema ci vogliono proprio una manciata di minuti.
INGREDIENTI:
per 4 persone
- 12 gamberoni
- 1/2 bicchiere di gin
- una quindicina di pomodorini datterini
- 3 o 4 foglie di basilico
- 1 costa di sedano
- 1 cipollotto medio
- 1 cucchiai di aceto
- sale e pepe qb
- 2 cucchiai di olio EVO
- 1 cucchiaiata di nervetti conditi con sedano e cipolla di Tropea
- qualche cucchiaiata di salsa al beurre blanc, come spiegato QUI
- Chardonnay
- Gewürztraminer Alsaziano Dopff Au Moulin