Tour Madrid Granada Siviglia

Tour Madrid Granada Siviglia

Stavolta la nostra voglia di viaggiare ci ha portato in un tour dell’Andalusia fatto in soli 5 giorni, toccando le città più belle e accoglienti della bellissima Spagna: Madrid, Granada e Siviglia.

Un viaggio bellissimo, a ritmo di flamenco e accompagnato da buon cibo e buon vino.. Cosa si può volere di più?

 

 

Tour Madrid Granada Siviglia

GIORNO 1: MADRID

Arriviamo a Madrid con un volo diretto da Roma. Con la metro, arriviamo subito al centro città e ci dirigiamo presso l’hotel Vinci Via 66, sulla Gran Via, per il check-in.

L’hotel si trova in una posizione strategica per visitare la città: a pochi minuti a piedi a Plaza Espana, il Palazzo Reale, la Puerta del Sol e la Gran Via.

Si tratta di hotel nuovo, moderno, con una terrazza panoramica stupenda; le camere sono finemente arredate, pulite, accoglienti, spaziose, dotate di aria condizionata, tv, wifi e bagno privato.

Per pranzo, mangiamo un bocadillo con jamon serrano poi ci fiondiamo a visitare il Museo del Prado (il biglietto costa 15€).

Il Museo del Prado, inaugurato nel 1819 e inizialmente sovvenzionato da Maria Isabella di Braganza moglie di Ferdinando VII,  ospita la collezione di pittura spagnola più completa al mondo, più di 9.000 capolavori tra opere e sculture.

Se non siete appassionati di arte, vi consiglio di prendere un audio guida per evitare di buttare all’aria i soldi del biglietto e cercare comunque di apprezzare le meravigliose opere esposte, come “Le dame” di Velazquez, “Le fucilazioni del 3 maggio” di Goya, “L’Annunciazione” di Beato Angelico, “La morte della vergine” di Mantegna, ecc.

Ceniamo da “Arroceria Daniela”, vicino Plaza Mayor, prenotando con thefork e usufruendo di uno sconto del 30% sul totale della cena.

Il locale è accogliente, i camerieri gentili e simpatici; abbiamo mangiato una paella deliziosa di carne e pesce servita in porzioni super abbondanti. Ristorante consigliato!

 

GIORNO 2: MADRID – TOLEDO

Dopo aver fatto colazione in hotel (la colazione viene servita a buffet ed è di tipo continentale: latte, caffè, biscotti e torte di vario tipo, marmellate, frutta, yogurt, salumi, pane di vari tipi, pancakes, omelette e, dulcis in fundo, i mitici churros con salsa al cioccolato, gnammm!), a pancia piena, andiamo alla stazione ferroviaria di Atocha e prendiamo un treno della Renfe per Toledo.

Il biglietto costa 12,39€ e il tragitto dura circa 35 minuti.

Dalla stazione di Toledo, prendiamo l’autobus n. 5 che porta al centro storico, e scendiamo in piazza Zocodover, affiancata dal Museo di Santa Cruz, un complesso formato dall’ex Ospedale di Santa Cruz e il Convento di Santa Fe.

Scegliamo di non visitare il Museo e proseguiamo la nostra passeggiata verso l’Alcazar, la fortezza costruita dai romani nel III secolo e situata nella parte più alta della città.

Leggermente affamati, ci fermiamo per uno spuntino da Viandas de Salamanca, in Calle Comercio, posto scelto per via dei fantastici prosciutti esposti in vetrina.

Tentati, ordiniamo due panini con jamon serrano e pranziamo seduti su una panchina in piazza.

Dopo esserci rifocillati adeguatamente, usciamo dall’Alcazar e andiamo alla Cattedrale de Via Cardenal Cisneros, una chiesa cristiana eretta nel XIII secolo su una moschea musulmana.

Essendo a pagamento (il biglietto di ingresso costa 12,50€), scegliamo di non visitare la Cattedrale ma proseguiamo verso la piazza del Comune, dove si trovano gli edifici del palazzo Arcivescovile e del Comune.

Proseguiamo su Cuesta de la Ciudad e arriviamo alla chiesa dei Gesuiti, chiesa di San Ildefonso, in piazza Padre Juan de Mariana, il punto più alto della città e da cui cominciamo a scattare foto al panorama circostante.

Volgendo lo sguardo verso sud, ammiriamo la vegetazione del fiume Tajo e le magioni dei Cigarrales, le antiche proprietà usate come svago dalla borghesia della città e oggi diventate hotel di lusso.

Proseguiamo il nostro tour verso il quartiere della Juderia, arrivando a piedi a piazza del Salvador, dove si trova l’Archivio Municipale, e poi proseguire fino alla Sinagoga del Transito, sede del Museo Sefardita.

La visita al Museo (il biglietto costa 3€) ci consente di conoscere la storia del popolo ebraico residente in Spagna, dall’epoca romana fino all’espulsione ad opera dei Re Cattolici.

Tornando verso la stazione ferroviaria, ci fermiamo per un giro tra le boutique di artigianato locale, dove troviamo oggetti tipici di ceramica e pelle, oggetti damascati e ricamati.

Torniamo a Madrid per ora di cena e decidiamo di recarci alla Taberna del Chato per la nostra ultima serata madrilena a base di tapas.

 

 

GIORNO 3: MADRID – GRANADA

Dopo aver fatto il check-.out, andiamo alla stazione ferroviaria di Atocha e prendiamo un treno della Renfe per Granada.

Il biglietto costa circa 23€ e il tragitto dura quasi 5 ore, facendoci arrivare in città nel primo pomeriggio.

Ci rechiamo subito all’hotel Casa Palacio Pilar del Toro, vicinissimo all’Alhambra, per il check-in.

L’hotel è situato in un palazzo del XVII secolo, con patio interno in pieno stile andaluso.

Le camere sono pulite, spaziose, dotate di aria condizionata, wifi, tv, minibar, cassaforte e bagno privato.

Espletate le formalità in hotel, andiamo a visitare l’Alhambra, il simbolo del dominio musulmano nella città di Granada, e i suoi splendidi giardini del Generalife, costruiti in epoca moresca.

Il castello dell’Alhambra, concepito originariamente come una cittadella militare e poi diventato residenza della famiglia reale nel XIII secolo, si erge su una collina rocciosa e si compone oggi di un’area militare (Alcazaba), la caserma della Guardia Reale, la Medina e le case di nobili e plebei che vi abitavano.

I giardini Generalife erano l’oasi di pace del re, eleganti, raffinati e dal tocco arabeggiante.

Per visitare l’Alhambra, vi consiglio di acquistare i biglietti online, prima di partire, poiché è previsto un numero massimo di visitatori giornaliero.

Il tour “Alhambra visita guidata” costa 36€ e vi permetterà di apprezzare l’unica città musulmana conservata al mondo, l’Alhambra, e i suoi Palazzi, nonché passeggiare nella Medina e nei Giardini.

Al termine della visita è quasi ora di cena, così ci rechiamo al ristorante Taberna a la pie de la torre, consigliato dal concierge, dove mangiamo una paella eccellente, saporita, ricca di pesce e verdure. Buon rapporto qualità-prezzo e porzioni abbondanti. Raccomandato!

 

GIORNO 4: GRANADA – SEVILLA

Usciamo dall’hotel a stomaco vuoto (non avevamo letto recensioni positive sulla colazione offerta dall’hotel pertanto, siccome non era inclusa nel prezzo della camera, abbiamo deciso di non farla in hotel) e andiamo da Pan y chocolate, una catena di fast food a Plaza Nueva, dove con meno di 5 euro prendiamo due cappuccini e tre donuts. Incredibile!

A pancia piena e con la cartina alla mano, decidiamo di visitare la Cattedrale di Granada e il Bagno Arabo.

La meravigliosa Cattedrale di Granada ospita nella sua cripta il mausoleo funerario dei “Sovrani cattolici” Isabella I di Castiglia e re Ferdinando V d’Aragona.

Usciti dalla Cattedrale, prendiamo la carrera del Darro per arrivare al Bagno Arabo (Banuelo), uno dei pochi sopravvissuti dopo la cacciata dei musulmani dal Paese.

Anticamente, il Banuelo era il luogo di riunione e svago dei mori ma i cattolici lo consideravano un luogo di prostituzione.

Pranziamo al bar La Buena Vida, dove con meno di 5 euro a testa prendiamo una birra e una tapas, veramente ottimo! Tapa consigliata: la tortilla di patate!

Subito dopo recuperiamo i bagagli in hotel e ci dirigiamo alla stazione per prendere il treno della Renfe in direzione di Siviglia.

Il biglietto costa circa 30€ e il tragitto dura circa 3 ore, facendoci arrivare in città per ora di cena.

Ci dirigiamo subito all’Hotel Boutique Casa del Poeta, dove facciamo il check-in e poi riusciamo per cena.

L’hotel è splendido e raffinato, arredato in maniera sublime; le camere sono pulite, spaziose e accoglienti, dotate di wifi, tv, aria condizionata e bagno privato.

La colazione servita è a buffet e spazia dal dolce (torte, biscotti, croissant, yogurt, marmellate) al salato (pane, uova, omelette, bacon, salmone), passando dalle verdure (insalate, pomodori freschi) e dalla frutta. Assolutamente raccomandato!

Il concierge ci ha consigliato il ristorante La Bartola, un locale accogliente con cibo squisito e camerieri gentili.

Noi abbiamo assaggiato il “pollo alla bartola”, servito con verdure saporite e deliziose. Consigliatissimo!

 

 

 

 

GIORNO 5: SEVILLA

Dopo aver fatto colazione, usciamo diretti alla Cattedrale di Siviglia, la più imponente chiesa cristiana dopo la Basilica di San Pietro.

In stile gotico, la Cattedrale è sorta sulle ceneri della Moschea Mayor distrutta nel XV secolo, e si compone di due cappelle e la famosa Giralda, la torre campanaria simbolo di Siviglia.

Alta 96 metri, la Giralda rispecchia pienamente lo stile degli Almohadi, e unisce in maniera impeccabile l’imponenza monumentale e una sublime semplicità.

La Giralda deve il suo nome alla statua della Fede (Giraldillo) che la sovrasta e che ruota su se stessa a seconda della direzione del vento.

Paghiamo il biglietto (9€) e saliamo in cima alla Giralda, da dove ammiriamo il panorama circostante e scattiamo una manciata di foto.

La tappa successiva del nostro tour è l’Alcazar, l’antica fortezza araba, un edificio esempio dell’architettura mudejar.

Accanto all’Alcazar sorge il Palazzo di Carlos V, che ospita una collezione di arazzi raffiguranti la conquista di Tunisi da parte del re; dal Palazzo si accede direttamente ai giardini dell’Alcazar.

Il biglietto di ingresso all’Alcazar costa 9,50€, così, complice anche la fame, decidiamo di non visitarlo e fermarci per la pausa pranzo da 100 montaditos, di fronte all’Università di Siviglia.

Nel pomeriggio, percorriamo il Paseo de Delicias fino ad arrivare al Puente de Isabel II e immergerci nel quartiere di Triana, abitato originariamente da marinai, operai, artigiani e ceramisti.

Ancora oggi il quartiere rappresenta la meta principale per chi vuole acquistare ceramiche e manufatti artigianali.

Oltrepassato il Puente de Isabel II arriviamo in Plaza del Altozano, una piazza circondata da palazzi di mattoni ed azulejos colorati, famosa per i suoi balconi in ferro battuto.

Proseguiamo lungo Calle San Jacinto, Calle del Alfareria, Calle Antillano Campos e le altre viuzze circostanti, tutte ricche di botteghe artigianali.

Acquistiamo gli ultimi souvenir da riportare a casa (io ho comprato tante nacchere e tamburini) e infine decidiamo di cenare a Las Golondrinas 2, in Pages del Corro.

Il locale, tipicamente sivigliano, offre tapas fantastiche a prezzi medio-bassi.

Consiglio: assaggiate il “solomillo”, una fettina di maiale arrostita e servita su una fetta di pane e patatine fritte. Una vera bomba!

 

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