Cosa vedere a Rotterdam: il vecchio porto e le nuove architetture

Partiamo da Colonia ( leggi l’articolo ) e dopo un’ora e mezza di viaggio arriviamo a Rotterdam. Giungiamo in città in prossimità dell’ex area portuale e ci accolgono meravigliose architetture con volumi e altezze che non ti aspetteresti di trovare in una città di mare.

Alloggiamo al Citizen M ( guarda il sito ) un albergo dall’interessante concept design: accoglienza veloce, camere monovolume con bagno e doccia ricavati in grandi cilindri di vetro che suddividono lo spazio della camera nelle diverse aree funzionali ed l’immenso letto addossato alla finestra che s’affaccia sulla baia.

Vista su Oudehavem, il vecchio porto con la Witte Huis sullo sfondo
Living del Citizen M hotel di Rotterdam
Living del Citizen M hotel di Rotterdam
Living del Citizen M hotel di Rotterdam
Camera

NEI DINTORNI DI BLAAK

Blaak è un quartiere di Rotterdam ipermoderno e all’avanguardia – almeno architettonicamente parlando – che s’affaccia sul porto vecchio e comprende la chiesa di Sint Laurens, la nuova biblioteca centrale della città, le famose case a cubo e il nuovissimo Markthal.

Ma andiamo con ordine. Prima tappa le Kubishuis è un complesso residenziale che nasce dall’esigenza di collegare il vecchio porto alla stazione di Baalk, l’architetto incaricato, Piet Blom ( scopri chi è ), concepì questo spazio partendo dall’idea di creare un bosco in città, tant’è che le abitazioni sono inclinate di 45° e sorrette da un grosso palo centrale nel quale corrono le scale che portano alle abitazioni.  Ammetto che una volta saliti nel piano ammezzato dove s’affacciano i giardini e gli ingressi delle singole abitazioni sembra d’essere in un piccolo villaggio.

Usciti della case cubiche è impossibile non notare la cupola della stazione ferroviaria di Blaak e il nuovissimo mercato coperto di Markthal, il primo mercato alimentare coperto in Olanda dove al suo interno trovano spazio 96 bancarelle, 20 negozi di alimentari, 1 supermercato, 8 ristoranti ( tra i quali Jamie’s Italian di Jamie Oliver ), 228 appartamenti e 1.200 posti auto.  Grandi numeri per una enorme struttura ad arco, alta più di 40 metri sui cui lati esterni s’affacciano i balconi delle abitazioni e al cui interno pannelli colorati che tappezzano la superficie della volta riproducono ortaggi e fiori creando uno spazio davvero suggestivo.  Il mercato è spettacolare, al suo interno puoi trovare cibo e pietanze da tutto il mondo, in un ambiente estremamente conviviale e caotico.

E’ martedì e lungo il viale pedonale che dalla stazione ferroviaria porta a Biennerotte centinaia di bancarelle animano il mercato di Blaak: fiori e bulbi, frutta e ortaggi di ogni genere, oggetti usati, capi vintage, biciclette e vinili di artisti locali a noi per lo più sconosciuti, poi ancora tappeti e mobili d’antiquariato. Un’esperienza unica e affascinante soprattutto se si è a caccia di souvenir.

Risaliamo poi per Coolsingel ci imbattiamo nell’esposizione esterna del Museo Marittimo di Rotterdam dove, nella vecchia darsena, sono ormeggiate navi un tempo appartenute alla Compagnia delle Indie Orientali e mercantili di origine più recente come le chiatte per il trasporto della sabbia o  piccoli pescherecci.

Ultima tappa prima di cena. Oudehaven il suggestivo porto trecentesco della città alle cui spalle si trova la Witte Huis ( casa bianca ). L’edificio in stile Art-Nouveau costruito tra il 1897-98 che con i suoi 43 metri d’altezza e 11 piani è stato per anni il grattacielo più alto d’europa e oggi rappresenta l’unica testimonianza prebellica dell’intera area bombardata nel 1940.

Kubikhius di Piet Blom
Kubikhius di Piet Blom
Markthal il nuovo mercato coperto di Rotterdam
Interno del Markthal
Interno del Markthal
Museo Marittimo di Rotterdam
Museo Marittimo di Rotterdam
Museo Marittimo di Rotterdam
Lungo l'argine della Mosa
Oudehaven ossia il vecchio porto di Rottedam
Wittehuis al Oudehaven di Rotterdam
Laurenskerk

Cena e visita a Maaskade passando per il ponte Erasmus

Cena rigorosamente asiatica, più per volontà dei ristoratori che nostra, in quanto devi sapere che in settimana le cucine della maggior parte dei ristoranti chiude tra le 9.00 e le 9.30, quindi bisogna adeguarsi alle abitudine locali e cenare tra le 18.30 e le 20.00 massimo. Al di là di tutto c’è andata proprio bene in quanto abbiamo scelto in Hinoki noodle soup, un delizioso locale  dove servono delle buonissime zuppe giapponesi. Dal conciso menù scegliamo come antipasto delle polpettine di polipo ( takoyaki ), mentre come piatto principale dei ramen con zuppa di miso e pollo teryaki, Tan-tan Men una zuppa lievemente piccante con paprika e macinata di maiale. Il tutto accompagnato dalla classica birra sapporo.

Tan Tan Men
Takoyaki
Teryaki Miso Ramen

Soddisfatti e satolli c’incamminiamo verso il famoso ponte Erasmus, progettato tra il 1990-96 da Santiago Calatrava ( scopri chi è ). L’opera è di un dinamismo quasi commovente, i due puntoni che sorreggono il ponte sembrano le braccia di un moderno Atlante, contratte e in tensione perenne nella loro battaglia contro la forza di gravità. Giungiamo dall’altra parte del fiume Mosa e gironzoliamo per i quartieri di Wilhelminapier e Maaskade, il primo è un aggregato di grattacieli, tra cui i KPN tower, una delle opere più brutte progettate dal nostro connazionale Renzo Piano, mentre il secondo è un insieme di file ordinate di case basse in mattoni con cornicioni bianchi. Arriviamo all’imbocco con Willemsbrug il ponte rosso che ci riporterà in prossimità del vecchio porto.

Ibisbrug
Monumento ai caduti della seconda guerra mondiale
Willemsbrug
Erasmusbrug
Erasmusbrug
Erasmusbrug
un po' esausti dopo 18km di camminata
Erasmusbrug daWilhelminapier
Wilhelminapier
Willemsbrug da Maaskade
Erasmusbrug visto da  Willemsbrug
Opera d'arte nel sottopoassaggio da Willemsbrug  a Oudehaven

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