Pasquetta conclusa, finalmente sul divano in relax, stavo riflettendo sul fatto che in totale, per questa Pasqua, ho rotto n. 24 uova, terminato quasi un kilo di zucchero, consumati quasi tre kili di farina, ho fatto, forse per la prima volta, la crema pasticciera. Una settimana ad amalgamare, pesare sulla bilancia e con forno sempre accesso: CHE GODURIA!!!
#RECIPE
Nelle 24 uova è compresa la Pastiera 2.0 quella con fiori d’arancio. La prima versione – BUONISSIMA – all’unanimità è stata definita come una Crostata di Ricotta e Grano. Il tentativo è stato apprezzato e per me è stato buon motivo per preparare la sera successiva la vera Pastiera o almeno ci ho provato. Per la ricetta, ho chiesto fra amici e parenti ;), visto su web e la conclusione è stata che non ho comunque capito quale sia la vera ricetta napoletana.
La settimana ricomincia e per fortuna che la Pastiera è finita, qualche fetta ancora di Ciambella e tanto profumo di buono e felicità per queste giornate trascorse.
PASTIERA
ingredienti
350 gr di ricotta vaccina
250 gr di zucchero
350 gr di grano precotto
200 ml di latte
2 uova
150 g di gocce di cioccolato
2 cucchiaini di acqua di fiori d’arancio
scorza di 1 arancia
sale
per la crema pasticcera
qui
Cuocere il grano con latte, la scorza di arancia e un cucchiaio di zucchero. Mescolare continuamente fino a quando il latte non si sarà completamente assorbito. Lasciare raffreddare. In una ciotola capiente, lavorare insieme la ricotta con lo zucchero fino ad ottenere un composto morbido e senza grumi. Aggiungere le uova, un pizzico di sale e i fiori d’arancio. Mescolare con un mestolo di legno. Aggiungere le gocce di cioccolato. Lasciare riposare e nel frattempo preparare la crema pasticcera. Lasciare raffreddare anche la crema e appena pronta amalgamarla alla ricotta. Unire il grano freddo e mescolare fino ad ottenere una crema omogenea. Lasciare riposare in frigo. Nell’attesa preparare la pasta frolla. Dopo avere steso la frolla in uno stampo con bordi alti, versare l’impasto di ricotta e grandi. Infornare a temperatura di 180 per 1 ora e trenta minuti.