“Per amore venne in furore e matto, d’uom che sì saggio era stimato prima” da l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, Canto 1, Strofa 2, vv. 3-4
INGREDIENTI:
per 4 persone
- 300 g di formaggio di capra
- 300 g di panna fresca
- 100 g di zucchero
- 12 g di gelatina
- 200 g di pesche saturnia o tabacchiera
- 130 g di zucchero a velo
- 1/4 di bicchiere di prosecco
- lo stesso prosecco usato per la coulis
PROCEDIMENTO:
1° e unico step: prepariamo la panna cotta
La difficoltà è davvero ai minimi sindacali, ed il procedimento è pressoché uguale a tutte le panne cotte del mondo. Iniziamo facendo reidratrare i fogli di gelatina in una ciotola con dell’acqua fredda, dovranno stare a bagno per circa 15 minuti. Mentre la gelatina reidrata, in un tegamino mettiamo a scaldare la panna con lo zucchero, senza però arrivare a farla bollire. Spegniamo il fuoco e aggiungiamo il formaggio, io avevo scelto una robiolina di capra, e con una frusta mescoliamo bene. Per effetto del calore e dell’azione di mescolamento il formaggio si scioglierà completamente, e renderà il composto molto vellutato (e anche profumato!).
Quando mettendoci dentro un dito sentiremo il composto caldo ma NON bollente, intorno ai 37-38°, aggiungiamo la gelatina ben strizzata e mescoliamo benissimo per far amalgamare il composto. Mi raccomando di non mettere mai la gelatina in un liquido bollente o prossimo all’ebollizione perché la snaturerebbe. Quando vediamo che il composto è mescolato in modo perfettamente omogeneo trasferiamolo in uno stampo singolo o in stampini individuali, lo facciamo raffreddare ulteriormente poi lo mettiamo in frigo. Dovrà stare all’incirca 4 ore, ma potete fare come me che con queste preparazioni le faccio tranquillamente il giorno prima così non ci penso più e mi tolgo un lavoro.
Per fare la coulis di pesche sarà ancora più semplice: sbucciamo le pesche e le mettiamo nel bicchiere del minipimer o di un frullatore, aggiungiamo il prosecco (non tantissimo se no la rende troppo liquida) e frulliamo bene. Aggiungeremo per ultimo lo zucchero a velo, regolandoci fino a che non avremo una bella salsa densa. Mettiamola in uno squezeer o biberon e lasciamola in frigo. E’ obbligatorio assaggiarne un cucchiaino per godere dell’estrema dolcezza, e stupirci di quello che abbiamo potuto creare con le nostre umili manine!
Il momento di servire non dovremo fare altro che impiattare la panna cotta (io ho usato i miei nuovi e fiammanti stampini 3D arrotondati!) e spruzzare generosamente la coulis…salvo poi vedere i nostri ospiti appropriarsi dello squezeer (che noi avremo opportunamente portato in tavola) e suggerne il dolce nettare come se non ci fosse un domani!