Panini sofficissimi preparati con il metodo giapponese.

Quando si parla di cucina giapponese, la prima cosa che viene in mente alla maggior parte delle persone è il sushi, raffinato, colorato, minimalista: il sushi è diventato un simbolo globale della gastronomia nipponica. Ma limitarsi a questo è come pensare che la cucina italiana sia solo pasta e pizza. La cucina giapponese è un universo molto più vasto, sorprendente e profondamente radicato nella filosofia dell’equilibrio e della semplicità. Ogni piatto è un invito a rallentare, ad ascoltare i propri sensi, a nutrire il corpo e la mente con rispetto e consapevolezza. È un invito a nutrirsi in modo più consapevole, più semplice, ma anche più profondo. Una delle ragioni che spiegano la straordinaria cucina del Giappone é che la sua tradizione culinaria gira intorno al umami…il quinto sapore. La parola umami è un termine giapponese che significa letteralmente “saporito” o “delizioso”. È considerato il quinto gusto fondamentale, accanto al dolce, salato, amaro e acido. (Ma di questo parleremo un’altra volta…)

Durante il nostro viaggio in Giappone abbiamo assaggiato una miriade di pietanze squisite, piatti prelibati che variano da regione a regione. Scoprire la cucina giapponese significa aprirsi a una nuova sensibilità, a una nuova forma di cura quotidiana. Si impara che anche nel piatto più semplice può nascondersi una straordinaria forma di equilibrio e benessere. Tra le meraviglie della cucina giapponese che mi hanno sorpresa moltissimo c’è anche il pane. Hanno una incredibile varietá di pane, che colpiscono per la loro morbidezza e per il sapore incredibilmente delicato. Uno dei più iconici è lo shokupan, il classico pane in cassetta, diventato famosissimo negli ultimi mesi, considerato uno dei più soffici al mondo. La sua consistenza incredibilmente leggera e vellutata si ottiene grazie a una tecnica chiamata “yudane” o “tangzhong”, che consiste nel cuocere un pó di farina con acqua o latte prima di aggiungerla all’impasto. Questo metodo permette di trattenere l’umidità, creando una mollica incredibilmente soffice, che resta fresca più a lungo. Il risultato è un pane delicato, che si presta perfettamente per preparazioni dolci o salate. Lo shokupan non è solo morbido al tatto e al morso: ha anche una leggerezza che lo rende quasi nuvola, ma con struttura. E se lo si tosta leggermente, sviluppa una crosticina croccante che contrasta magnificamente con l’interno burroso, è un’esperienza sensoriale che parla di cura, precisione e amore per i dettagli. Questo metodo è ampiamente usato nella panificazione giapponese e cinese, ed è il segreto della consistenza irresistibile del loro pane.
Una preparazione semplicissima con poteri straordinari…. trasformare i vostri lievitati, dolci o salati, in prelibatezze soffici e delicate che dureranno morbide a lungo. 

PANINI GIAPPONESI

Vi posso assicurare che l’attesa vale la pena. Per preparare questi deliziosi panini allo stile giapponese la prima cosa da fare é preparare il tangzhong, conosciuto anche come water roux. 

Passo1 il tangzhong

In un pentolino mescolate 20 g di farina con 90g di latte e cuocete sul gas fino a raggiungere una consistenza gelatinosa. Versate in una coppetta, coprite con della pellicola e lasciate raffreddare.

Passo 2 l’impasto

Mescolate 10g di lievito secco con 120g di latte e lasciate riposare per 10 min. In un bol versate 320g di farina, 1 pizzico di sale, 50g di zucchero, 1 uovo, aggiungete il lievito e il tangzhong e cominciate ad impastare. E per ultimo 40 g di burro morbido. Impastate fino ad ottenere un composto molto elastico e omogeneo (se non avete una planetaria almeno 15 minuti). Formate un panetto e lasciate lievitare fino al raddoppio del volume. 

Passo 3 i panini

Quando l’impasto é pronto lo dividete in 6 parti uguali, se preferite che siano più piccolini potete dividere l’impasto in 8 parti. Formate i panini, sistemateli in uno stampo rettangolare imburrato o coperto con carta forno (quello che ho usato io é di 26×15) e lasciate riposare nuovamente per un’oretta circa.

Passo 4 la cottura… (e finalmente ci siamo)

Preriscaldate il forno a 180 C.  Mescolate un tuorlo con un cucchiaio di latte e spennellate i panini. Cuocete per 20-25 minuti, facendo attenzione a non bruciare la superficie.

Lo si puó conservare per giorni a temperatura ambiente, ma per una conservazione più lunga, lo si puó affettare e congelare: sarà sufficiente scaldarlo leggermente in forno o nel tostapane per riportarlo alla sua fragranza originale.

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