Panettone o Pandoro: cosa preferite a Natale?
Sulle tavole delle feste natalizie, non manca mai una fetta di panettone o di pandoro, i dolci vero simbolo del Natale.
Molti distinguono i due dolci semplicemente per la forma e per la presenza (o meno) di canditi e uvetta ma, in realtà, le differenze sono ben altre!
Innanzitutto, l’origine.
Il panettone è di origine lombarda, o meglio, milanese, nato nel ‘200 come pane arricchito con miele, uvetta e zucca.
Una leggenda narra che nacque come dolce da servire per la vigilia di Natale alla corte di Ludovico il Moro.
Durante la cottura, il dolce si bruciò e lo sguattero, tale “Toni”, consigliò al cuoco di corte di servirlo ugualmente, descrivendolo come un “dolce con la crosta”.
I commensali rimasero piacevolmente dal sapore di questo dolce e lo chiamarono “pan del Toni”.
Lo sviluppo del panettone nella forma e nella confezione attuale si deve a Angelo Motta, che nel ‘900 propose il cupolone e il “pirottino” di carta forno.
Il pandoro invece è un dolce veneto, la cui origine risale all’800 e rappresenta un’evoluzione del “nadalin”, un dolce duecentesco della città di Verona.
La data di nascita ufficiale del pandoro è il 14 ottobre 1884, quando Domenico Melegatti deposità all’Ufficio brevetti la ricetta di un dolce soffice e cotto in uno stampo a forma di stella.
Seconda differenza: la forma.
Il panettone, come stabilito dal D.M. 22/07/2005, ha una forma cilindrica e allungata; il pandoro invece una forma di stella tronconica a otto punte, come descritto da Melegatti.
Terza differenza: gli ingredienti.
Entrambi i dolci sono preparati con un impasto a base di farina di frumento, uova, zucchero, burro, lievito, scorza d’arancia e/o di limone.
La vera differenza è che nel panettone possono essere aggiunti uvetta e canditi, mentre nel pandoro questa possibilità è esclusa.
Inoltre, il pandoro viene servito con una generosa spolverata di zucchero a velo, mentre il panettone viene semplicemente tagliato a fette e servito.
Pertanto, scegliere tra una fetta di pandoro e una di panettone non comporta nulla a livello di apporto calorico: si tratta sempre di dolci burrosi ed estremamente zuccherini!
Le differenze sono finite qui: ora sta a voi scegliere cosa servire ai vostri ospiti durante il periodo natalizio.
Panettone o pandoro?
Tanto per darvi un’idea, vi dico la mia opinione.
Il mio pandoro preferito è il Bauli, soffice e profumato, sembra quasi si sciolga in bocca!
Adoro mangiarlo a colazione, inzuppandolo in una tazza di cappuccino, o a merenda accompagnato da una tazza di tè speziato.
Quanto al panettone… beh, qui i miei gusti si fanno difficili!
Oltre al classico, arricchito con uvetta e canditi, adoro quello glassato alle mandorle o farcito con crema di pistacchio.
In questo caso, la mia scelta si orienta sui panettoni Flamigni e Baratti & Milano, senza dubbi.
Come si può non amare il panettone glassato con uvetta e canditi oppure quello al pistacchio di Flamigni? Semplicemente irresistibili!
Se siete in cerca del panettone biologico, rivolgetevi a occhi chiusi al pasticcere siciliano Nicola Fiasconaro, che ha fatto della bontà delle materie prime usate il suo marchio di fabbrica.
E voi? Che ne pensate?
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