Ogni volta che vado a Venezia, mi sono ripromessa che devo vedere sempre qualcosa di nuovo. Dopo avervi parlato dei vetri trasparenti di Vittorio Zecchin, oggi tocca a Pae White e alla sua opera Qwalala.
Si torna un po’ bambini, ci lasciamo incantare dai colori. Questa opera d’arte, che fino al 30 Novembre, colora l’isola di San Giorgio Maggiore, è una penetrante riflessione di Pae White, che riesce a combinare materiali comuni e tecnologie, artigianato tradizionale e ingegneria avanzata.
Il titolo dell’installazione, Qwalala, è un termine coniato dalla tribù di nativi americani Pomo e fa riferimento al corso serpeggiante del fiume Gualala nella California del nord.
Per chi è appassionato d’arte, troverà che anche questa volta, Venezia, sa coniugare l’arte contemporanea insieme al classico. E’ un furore di immagini, sempre diverso, basta spostare lo sguardo e il corpo, ed entrare in un vortice di creatività a tratti mistico.
Il lungo muro curvo, realizzato con migliaia di mattoni di vetro colati a mano, da Pae White, sarà visitabile tutti i giorni, eccetto il mercoledì, dalle 10 alle 16.30, fino al giorno di Sant’Andrea.
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