Il Migliaccio, origini
La parola Migliaccio deriva dal latino migliaccium, pane di miglio. Infatti il miglio era il principale ingrediente per la realizzazione di questo dolce, ma non solo, nel Medioevo i contadini usavano anche il sangue del maiale, ritenuto un alimento molto nutriente, ideale per la vita faticosa dei contadini.
Soltanto nel 700 con l’intervento della chiesa cattolica, che considerava il sangue di maiale tipico della tradizione pagana, questo ingrediente venne sostituito con zucchero, cannella, farina e uova.
Il migliaccio oggi
Come succede per molti dolci della tradizione, alcuni resistono altri vengono sostituiti, come nel caso del miglio che ora ha ceduto il passo al semolino, altro ingrediente fondamentale è la ricotta, possibilmente di pecora e per finire tanto profumo di agrumi. Io ho utilizzato la scorza di ottime arance e limoni naturali. Il risultato è un dolce molto cremoso e incredibilmente profumato, da provare assolutamente.
500gr
latte intero
300gr
acqua
250gr
zucchero semolato
180gr
semolino
250gr
ricotta di pecora
50 gr
burro
2cucchiai
limoncello
1
arancia bio
1
limone bio
1
bacca di vaniglia
zucchero a velo
1pizzico
sale
3
uova
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In una pentola abbastanza capiente, versare il latte, l’acqua, il burro, i semini della bacca di vaniglia, la buccia dell’arancia, sale e 50 grammi di zucchero (tolti dal totale). Mescolare bene e attendere finché inizierà a sobbollire, a quel punto versare a pioggia il semolino e mescolare con una frustina a mano fino a quando il composto si addenserà. Versare l’impasto di semolino in una ciotola e lasciare che si raffreddi.
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Montare in planetaria le uova a temperatura ambiente con il restante zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e gonfio. A questo punto si può aggiungere la ricotta setacciata, montare ancora un po’ per amalgamare bene, poi unire il composto di semolino (senza le bucce d’arancia), la scorza del limone grattugiata e il limoncello
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Imburrare una teglia a cerniera da circa 23 cm, versare il composto e infornare a 180 °C per circa 55 minuti.
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Il migliaccio napoletano sarà pronto quando assumerà un bel colore bruno e con delle crepe in superficie
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Lasciare raffreddare prima in forno e poi un paio d’ore fuori.
Servire con una bella spolverata di zucchero a velo.