I cantucci o cantuccini sono i noti biscotti secchi della zona di Prato e oramai di tutta la Toscana. Gli ingredienti fondamentali sono: le mandorle, che devono essere lasciate intere e non spellate, la farina, le uova e lo zucchero. Gli ingredienti vengono lavorati come fossero un filoncino di pane. Una volta cotto, quando il dolce è ancora caldo, viene tagliato diagonalmente, a fette spesse circa 1cm.
L’Accademia della Crusca li inserì nel suo Dizionario nel 1691 e nel 1867 vennero presentati all’Esposizione Universale di PArigi da Antonio Mattei, un pasticcere pratese.
I veri cantucci devono essere croccanti e in grado di conservarsi per molto tempo.
L’unica tecnica ammessa per ammorbidirli è inzupparli nel Vin Santo.
Ingredienti:
300 g di farina (debole)
200 g di zucchero semolato
150 g di mandorle con pelle
50 g di miele di acacia
30 g di pinoli
4 rossi d’uovo
2 uova intere
1 bustina di lievito per dolci
2 cucchiai di olio extravergine
la buccia grattata di 1 limone
vaniglia
1 raschino per la spianatoia
1 bottiglia di vinsanto
Preparazione:
Tostare leggermente nel forno le mandorle.
In una terrina amalgamare ben bene i tuorli dell’uovo, lo zucchero, il miele di acacia poco forte di sapore, l’olio, la buccia del limone e la vaniglia.
Sulla spianatoia versare a fontana la farina e mescolarci il lievito e il contenuto della terrina di cui sopra, lavorando non troppo, tipo pasta frolla, con le mani e amalgamando gli ingredienti.
A questo punto fare a palla la pasta, raschiare bene la spianatoia e infarinarla leggermente.
Prendere un pezzetto di pasta e ridurla a cilindretto regolare, grosso quanto un pollice e lungo quanto la placca da forno.
Sistemare questi sigaroni sulla carta forno che sarà stata stesa sulla placca, spennellarli con uovo misto a latte e infornare a 180° per una 1/2 ora.
Alla fine dalla cottura dovranno essere di un bel colore nocciola dorato lucido.
Toglierli dal forno e lasciarli intiepidire.
Una volta tagliati i biscotti possono essere rimessi in forno caldo a biscottare per alcuni minuti: il risultato sarà di maggiore croccantezza ma i biscottini son più buoni non biscottati.
Da inzuppare per forza nel vinsanto o si corre il rischio di rompersi denti o dentiera…