Metti una voglia irrefrenabile di qualcosa di dolce, anzi non di qualcosa in generale…
di una torta al cioccolato.
Aggiungici la primavera inoltrata, le gambe che iniziano a scoprirsi e l’obiettivo di una remise en forme in vista dell’estate.
Ora hai due possibilità:
- mangiarti un signor dolce preparato con una degna dose di cioccolato e burro, di quelli che iniziano ad appagare lo stomaco anche solo guardandoli;
- tenerti la voglia e pensare ad altro.
Le conseguenze, in entrambi i casi, non sono mai simpatiche da affrontare.
Nel primo caso considerando che gli anni dell’adolescenza, in cui ti potevi mangiare una pasticceria intera con tanto di insegna senza che la bilancia segnasse un solo grammo in più, più, sono per la maggior parte di noi ormai un lontano ricordo i sensi di colpa e le lacrime “crocodile-style” sono dietro l’angolo.
Nel secondo caso il rischio è quello di ritrovarsi in modalità Homer Simpson con la bava alla bocca mentre una nuvoletta sopra la testa ci mostra una torta Sacher glassata alla perfezione.
Questo plumcake, a mio parere, è un ottimo compromesso ed è ufficialmente entrato a far parte del mio ricettario alla sezione “mi tolgo la voglia senza esagerare”. La ricetta (quasi invariata) è della bravissima Labna, che ringrazio!
Ingredienti (per uno stampo da plumcake da 23 cm)
300 gr di farina di farro
180 gr di zucchero di canna
1 bustina di lievito per dolci
45 gr di cacao amaro
300 ml di acqua
40 ml di rum
Procedimento
Per prima cosa setacciate la farina, il lievito e il cacao e mescolateli tutti in una ciotola.
Unite poi lo zucchero e rimescolate il tutto. A questo punto accendete il forno a 160°C e foderate lo stampo da plumcake con la carta forno.
In una tazza molto capiente (o in un’altra ciotola) unite il rum (o un altro liquore a vostra scelta) all’acqua e unite i liquidi poco alla volta agli ingredienti secchi, mescolando di volta in volta.
Dovrete ottenere un composto liscio, omogeneo e non troppo liquido (la dose di acqua necessaria potrebbe variare a seconda della farina utilizzata, quindi andate ad occhio).
A questo punto versate il composto nello stampo ed infornate per 45 minuti. Prima di sfornare ricordatevi di fare sempre la prova dello stecchino o stuzzicadenti per controllare che l’interno sia ben cotto. Una volta pronto, sfornate il plumcake e lasciatelo raffreddare prima di affettarlo.
Il profumo di cacao è inebriante e all’assaggio non si rimane certo delusi.
Rispetto ad una torta “vera” la consistenza può risultare un po’ più compatta, ma la bontà è garantita.
Per i più golosi, come me, suggerisco di spalmare un po’ di marmellata di more su ogni fetta. Gli zuccheri aumentano, ma il connubio è divino!
Nota da non sottovalutare… il plumcake diventa più buono ogni giorno che passa, diventando via via sempre più umido.
Ps: io lo conservo avvolto nell’alluminio.
Ps: io lo conservo avvolto nell’alluminio.