‘I Dolci delle Feste dei Grandi Interpreti by Mulino Caputo’, l’edizione di quest’anno è stata un ‘celebration day’ per gli Struffoli, tipico dolce del Natale napoletano, insieme ai dolci conventuali classici e ai panettoni e pandoro, adottati anch’essi dalla tradizione napoletana natalizia.
’Struffoli 3.0’ è stato infatti il tema su cui i pasticcieri intervenuti hanno lasciato a briglia sciolta la fantasia, creando (con le farine Mulino Caputo) oltre a scultoree composizioni dolci con gli struffoli classici altrettante splendide composizioni con struffoli in versione più ‘contemporanea’ e inusuale, per forma, composizione e gusto, pur mantenendo per quanto possibile i profumi e gli aromi della tradizione, ma non la consistenza e l’aspetto del dolce, che affonda le sue radici negli στρόγγυλος (strongoulos) greci.
Splendido scenario per la ormai tradizionale manifestazione, il Roof Garden del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, con un colpo d’occhio spettacolare sullo splendido panorama napoletano, reso ancora più suggestivo dall’illuminazione notturna del Maschio Angioino e la Certosa di San Martino, Palazzo Reale, e il Vesuvio e Capri in lontananza.Ospite d’onore della manifestazione, è stato il Maestro Luigi Biasetto, che oltre al suo sofficissimo pandoro ha portato una selezione di ottimi nonché colorati di Macaron delle Feste, tra cui quelli al Caramello e yuzu, allo Zenzero e wasabi e allo Spritz.
Queste invece le creazioni degli altri pasticcieri intervenuti:Salvatore Capparelli, della Patisserie Capparelli di Napoli, ha presentato i suoi struffoli al sapore di agrumi, nella simpatica versione “buccacciello” (barattolino), comoda monoporzione, e una selezione della pasticceria tradizionale natalizia napoletana.Sal De Riso, una imponente torta mariage tutta di struffoli, oltre ai suoi deliziosi panettoni Piemontese, Annurca e Ginger e struffoli al cioccolato.Pasquale De Simone, executive chef del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, ha proposto “Rivoluzione”, ispirandosi al moto dei pianeti attorno al sole: una spirale di geleè di agrumi su cui ha disposto gli struffoli morbidi, accompagnati da una fresca mousse al miele. Mario Di Costanzo, della Pasticceria Di Costanzo in Piazza Cavour a Napoli, ha proposto lo Struffolo Bianco: qui delicati struffoli al forno, anziché fritti, quindi molto morbidi, quasi delle bignoline, compongono una struttura piramidale a 4 piani, con base di Pan di Spagna, un cremoso alla cannella, una mousse al cioccolato con coriandolo e pisto e rivestita appunto da struffoli bianchi.Carmine Di Donna, pastry chef del Ristorante stellato Torre del Saracino, di Marina d’Equa a Vico Equense, ha portato in degustazione, struffoli disposti su una base di Pan di Spagna alle castagne e una gelée di cachi, struffoli in bicchiere e il Panettone farcito con l’albicocca del Vesuvio (la Pellecchiella).
Salvatore Gabbiano, il Maestro della Pasticceria Gabbiano -Dulcis in Pompei, ha proposto gli struffoli in una versione agrumata, con una base sablée al cioccolato e nocciola, glassa al cioccolato fondente, miele agli agrumi con zeste candite di arance e limoni; in degustazione anche il suo pandoro e il suo panettone.Marco Infante, brioso erede della dinastia di Leopoldo 1940, ha presentato in degustazione Struffolo 3.0: una fusion della tradizione napoletana e siciliana, con un cannolo fatto di pasta di struffolo fritto e farcito con delicata crema di ricotta e decorato con miele, confettini e naspro.
I Fratelli Pansa, Andrea e Nicola, dell’omonima pasticceria, locale storico di Amalfi, hanno puntato sulla territorialità con gli Struffoli Amalfitani, ricoperti con miele al limone e scorzette di limoni I.G.P., prodotti nella loro tenuta Villa Paradiso, delizioso anche il cremino “principe” con nocciole di Giffoni e crema alla nocciola di loro produzione, Alfonso Pepe, di Pepe Mastro Dolciere di Sant’Egidio del Monte Albino, in provincia di Salerno, ha creato un’ indovinato mix tra due sue specialità, presentando gli struffoli classici (la sua versione li prevede morbidi) serviti su cubetti di Panettone alle albicocche del Vesuvio. Gianluca Ranieri, art creator che ha dato vita a due pasticcerie artigianali al Vomero e a una a Pozzuoli, ha firmato la sua versione bianca degli Struffoli, serviti su un letto di mousse di ricotta con inserto di croccante di cioccolato al pistacchio e ricoperti da miele di millefiori biologico, sia in versione torta, simpaticissima e colorata, che in versione “bicchierino”.Sabatino Sirica, decano della pasticceria napoletana, ha fatto degustare gli Struffoli classici e tante specialità tradizionali, come i raffaioli a cassata, i ricciarelli, il divino amore e i mustaccioli, tutti must della Pasticceria Sirica di San Giorgio a Cremano.Del maestro pasticcere Salvatore Tortora, della partenopea Caffetteria Etoile, è la Torta Struffolosa che fa il paio con la mignon Struffolina: una base di frolla con mousse al miele, disco di cioccolato fondente e namelaka al cioccolato bianco e lime. Salvatore Varriale, della omonima Pasticceria napoletana,infine ha presentato una versione degli struffoli classici, arricchiti con zenzero e limone, il suo panettone e i suoi deliziosi dolcetti di mandorla e limone.
Ufficio stampa a cura di ‘Dieffe Comunicazione’ di Carmen Davolo, che ringrazio per l’invito.